Catalogo della Mostra:
Picasso in Bianco e Nero.
Ancona, Mole Vavitelliana 4 Dicembre 2003 - 28 Marzo 2004. A cura di Vincenzo Sanfo. Pesaro, Arthemisia
2003,
cm.24x26,
pp.90, di figg.bn.nt.
brossura cop.fig.a col.
La mostra è soprattutto un omaggio all’incisione, presentando le cinque serie complete fra le più interessanti della produzione del grande maestro, realizzate tra gli anni ’40 e gli anni ’70: Le Cocu Magnifique, La Tauromachia, La Carmen, La Storia Naturale e la Celestine; ma a testimoniare l’eclettica e sterminata produzione di Picasso, vi sono anche ceramiche, vetri, una scultura, alcuni disegni e una tempera, per un totale di oltre 180 opere.
Caratteristica essenziale dell’operare di Picasso è la capacità di cogliere immediatamente l’essenza delle cose. Tale aspetto assume una valenza particolare nel caso dell’illustrazione e dell’interpretazione di testi poetici o teatrali. Ne risultano creazioni che non sono mai una fedele e piatta traduzione del testo scritto, bensì scene illustrate che procedono autonomamente rispetto alla narrazione. Ed è per questo che nella storia dei “grandi illustratori” va riconosciuto a Picasso un assoluto primato in quanto ad originalità.
Esemplare in tal senso è Le Cocu Magnifique (Il Magnifico Cornuto), realizzata per l’opera del drammaturgo belga Fernand Crommelynck, che racconta un paradossale spaccato di vita sul tema della gelosia: la storia di un uomo che per provare a se stesso l’infedeltà della moglie finisce per farla prostituire a tutto il paese.
Discorso analogo vale per la serie di acqueforti che illustrano la tragedia cinquecentesca La Célestine, dello spagnolo Fernando de Rojas. Una storia tragicomica in cui Celestina riesce, tramite mille sotterfugi, a far sbocciare l’amore tra Calisto e Melibea procurando però, alla fine, la morte a tutti i personaggi.
E nuovamente incentrata su eros, gelosia e morte, temi ricorrenti nella produzione picassiana, è la serie intitolata La Carmen, con 38 incisioni illustrative del breve racconto di Prosper Merimee.
La mostra comprende infine la serie di 31 acqueforti e acquetinte intitolata Storia Naturale (1942), illustrazioni di un componimento settecentesco nel quale gli animali vengono classificati in base al loro rapporto con gli esseri umani, e la notissima Tauromachia, serie di 26 acquetinte illustrative del breve trattato dedicato alla corrida del torero Josè Delgado.