Letteratura Italiana Opere

Firenze, La Giuntina 2019, cm.24x12, pp.112, brossura, copertina figurata con bandelle. Collana Diaspora. «Devo correre il rischio di far uscire la mia storia, una storia che ho tenuto dentro per tutti questi anni, a costo che mi si schianti il cuore, a costo che tu mi giudichi». Perché un figlio ha diritto di sapere qual è il cammino che ha portato suo padre a scegliere la lotta armata per combattere la dittatura, e a morire per la libertà. Bisognerà allora partire da lontano, dalle generazioni precedenti: dalla Russia Bianca di fine Ottocento all'Italia del fascismo, dalle leggi razziali alla fuga in Cile, dall'impegno politico per Salvador Allende al dramma della dittatura di Pinochet. Fino al tragico epilogo.Senza mai cadere nel sentimentalismo e nella retorica, Laura Forti scava negli affetti e nella Storia. Un monologo di grande intensità: a un figlio è narrata la storia del padre che non ha conosciuto e il lettore, da quella storia, trae la consapevolezza che solo l'elaborazione del passato può darci il coraggio di trasformare il dramma in forza, la sofferenza in speranza.

Trad.libera dallo spagnolo e rifacimento dell'Autore Milano, Rusconi Ed. 1977, cm.13,5x22, pp.128, legatura ed.sopracop.fig.a col.

A cura di Ferdinando Carlesi. Roma, Edizioni Cremonese 1965, cm.11x17, pp.XIX,398, legatura editoriale cartonata. Coll.I Classici Azzurri,19.

Seconda edizione. Milano, Arnoldo Mondadori Editore 1979, cm.13,5x20,5, pp.201, legatura editoriale con sopracoperta figurata a colori Coll.Scrittori Italiani e Stranieri.

Milano, Arnoldo Mondadori Ed. 1988, cm.14x22, pp.198, legatura editoriale con sopracoperta figurata a colori. Coll.Scrittori Italiani e Stranieri. Prima edizione.

Milano, Arnoldo Mondadori Editore 1974, cm.14x21, pp.320, legatura editoriale cartonata, con sopracoperta figurata a colori. Coll.Scrittori Italiani e Stranieri.

Milano, Mondadori 1980, cm.13,5x21,5, pp.148, legatura editoriale cartonata con sopracoperta figurata a colori Coll.Scrittori Italiani e Stranieri.

Milano, Mondadori 1974, cm.13,5x20,5, pp.157, Legatura editoriale con sovracopertina figurata a colori. Coll. Scrittori Italiani e Stranieri.

Milano, Mondadori 1992, cm.14x21, pp.172, legatura editoriale, sopracoperta figurata a colori. Coll.Scrittori Italiani. Prima edizione.

Milano, Mondadori 1986, cm.14x21,5, pp.214, legatura editoriale cartonata, con sopracoperta figurata a colori. Scrittori Italiani e Stranieri. Prima edizione.

Prima edizione di questi diari del 1955-56 quando l'autore era direttore sanitario del manicomio di Lucca. Milano, Arnoldo Mondadori Editore 1990, cm.14x21,5, pp.180, legatura editoriale cartonata, con sopracoperta figurata a colori Prima edizione.

Firenze, Vallecchi Ed. 1949, cm.13x19, pp.325, legatura editoriale cartonata. Sesta edizione.

Introduzione di Riccardo Scrivano. A cura di Nicoletta Trotta. Milano, Bompiani 1975, cm.13x21, pp.XX,410, brossura, copertina figurata a colori con bandelle. Coll.Narrativa.

Milano, Arnoldo Mondadori Ed. 1974, cm.11x18,5, pp.260, tascabile, cop.ill.a col. Coll.Gli Oscar,2.

All'Est qualcosa di nuovo: Ungheria, Polonia, Cecoclovacchia… Milano, Rizzoli 1963, cm.14x22, pp.164, legatura editoriale cartonata, copertina figurata. Collana Diapason.

Seconda edizione. Milano, Garzanti Ed. 1979, cm.13,5x21, pp.244, brossura.

Milano, Giangiacomo Feltrinelli Editore 2004, cm.14,5x22,5, pp.234, brossura sopracoperta. Collana I Canguri. Il mondo è pulito. Le risorse rispettate. I bisogni soddisfatti. Un soffice rigore governa l'esistenza. Tutto secondo i diritti e i doveri del Piano Vidor. Siamo in un altrove temporale e nel migliore dei mondi possibili, sia pur a fronte di un controllo totale. Il Piano Vidor ha a cuore il benessere e la felicità delle coppie e infatti DiFo e Natura sono felici, secondo programma. Lavorano, fanno l'amore, frequentano amici, si lasciano intrattenere dalle forme di spettacolo consentite. Ma questo tempo, apparentemente così simile al nostro, è segnato da una profonda alterazione socio-biologica che ha a che fare con il mistero del nascere, del venire al mondo. I protagonisti sono destinati a imbattersi in quel mistero...

Venezia, Marsilio 2023, cm.14x21,5, pp.144, brossura con copertina figurata a colori. Collana Romanzi e Racconti. Roberta, Emilia, Lea, Elvira, Ada e Carla sono le protagoniste dei sei pannelli che compongono questo romanzo di università e di amori. Sono state amiche e rivali, hanno studiato insieme - o comunque si sono incrociate -, hanno condiviso passioni, assemblee, seminari. Corpi e stanze. Dalla prossimità della giovinezza sono passate, senza forse rendersene conto, senza in fondo sceglierlo, alla vita adulta. Quando il romanzo comincia, sono passati trent'anni. Qualcuno è morto, come pure succede. Roberta, Emilia, Lea, Elvira, Ada e Carla, e i loro compagni Arturo - serio e impacciato - e Guido - enigmatico e affascinante -, si trovano a fronteggiare amori perduti, matrimoni falliti, conflitti professionali, rivalità familiari. Le illusioni del Sessantotto sono definitivamente smarrite, ma resta loro una tenace resistenza all'aspra indifferenza dell'età adulta.

Asti, Tipografia Astese Editore 2012, cm.15x22, pp.239, brossura.

A cura di Lucio Felici. Roma, Melita 1987, cm.14x21, pp.414, brossura con sovraccoperta figurata a colori. Collana Letteratura,7.

Con una nota di Emilio Sereni. Milano, Edizioni Mantovani 1956, cm.12x14, pp.43, brossura con sovraccoperta. Esemplare numero 458.

Milano, Mondadori 1995, cm.15x21, pp.250, legatura editoriale con sovraccoperta. Collana Scrittori Italiani.

Firenze, Giampiero Pagnini Editore 2008, cm.14x22, pp.168, brossura copertina figurata a colori. Collana Tracce, 72. “Lo zero non è un numero. Sembra un numero ma non lo è. Si camuffa da numero e per numero spesso è confuso, ma non lo è. È un non luogo, una terra di trapasso, una landa di nessuno, senza sogni, senza orizzonti né promesse, senza albe né tramonti. Zero ha il negativo sotto di sé, lasciato, dimenticato, evitato e il positivo sopra, alto, distante, inaccessibile. Zero è dove i sogni non arrivano perché non sono previsti; non arriva il dolore né la gioia. E il ricordo? Il ricordo è un bagliore su un orizzonte che non c’è, un’alba virtuale e eterna. O un tramonto.”

Firenze, Giampiero Pagnini Editore 2016, cm.14x22, pp.206, brossura sopracoperta figurata. Collana Tracce, 119. "Lo zero non è un numero. Sembra un numero ma non lo è. Si camuffa da numero e per numero spesso è confuso, ma non lo è. È un non luogo, una terra di trapasso, una landa di nessuno, senza sogni, senza orizzonti né promesse, senza albe né tramonti. Zero ha il negativo sotto di sé, lasciato, dimenticato, evitato e il positivo sopra, alto, distante, inaccessibile. Zero è dove i sogni non arrivano perché non sono previsti; non arriva il dolore né la gioia. E il ricordo? Il ricordo è un bagliore su un orizzonte che non c'è, un'alba virtuale e eterna. O un tramonto."