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Letteratura Medievale

Traduz.e note di Cristina Noacco. Introduz.di Francesco Zambon. Milano, Luni Ed. 1999, cm.10,5x18, pp.466, brossura cop.fig.a col. Coll.Biblioteca Medievale,75. Testo francese a fronte. Un giovane e valoroso cavaliere della Tavola Rotonda Erec, sposa la bellisima Enide dopo aver vinto per lei il "torneo dello sparviero". Ma i piaceri del letto coniugale gli fanno ben presto dimenticare i suoi doveri cavallereschi. Le accuse di recreantise, di mancanza ai propri impegni, che incominciano a circolare a corte giungono alle orecchie di Eneide, che una mattina, tra le lacrime, le rivela allo sposo biasimandolo per il suo comportamento: questi, punto sul vivo, decide allora di partire con lei "non sa dove, ma all’avventura". Solo dopo una serie di peripezie quasi da romanzo di "cappa e spada" - duelli, imboscate nella foresta, fughe notturne, inattesi colpi di teatro - i due protagonisti porteranno a piena maturazione il loro rapporto amoroso e infine si riconcilieranno. Prima della loro incoronazione regale a Nantes, con cui si conclude il romanzo, la misteriosa avventura della Gioia della Corte- Erec, penetrato in un giardino chiuso da mura d’aria, vince un cavaliere condannato per magia a difendere la sua amica da chiunque le si avvicini - ne riassume simbolicamente il valore ultimo: l’amore non deve essere un piacere egoistico e asociale, ma un’esperienza aperta agli altri e alla società. Primo capolavoro di Chrètien de Troyes, Erec e Enide inaugura il grande ciclo narrativo della Tavola Rotonda e, in un certo senso, il romanzo moderno: se ne presenta qui al lettore italiano la prima traduzione con testo originale e fronte e ampio commento.

EAN: 9788879841931 Note: Leggere sottolineature a lapis alle prime 28 pagine.
EUR 18.00
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Commentato da N.Sapegno. Milano, Fabbri 1977, 4 volumi. cm.21,5x30, pp.863 complessivi+ 218,, num.figg.bn.e tavv.a col.nt. legature editoriali in tutta tela.
EUR 43.00
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Roma, Donzelli Ed. 1999, cm.12x20,5, pp.277, brossura Coll.Universale,29.

EAN: 9788879894807 Note: Data a penna al frontespizio
EUR 23.00
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Cambridge, The PArker Library.College of Corpus Christi anc the blwessed Virgin Mary, MS 53 (FF.189R-210V). Introduzione di lucy Freeman Sandler. Trascrizione di Christopher de Hamel. Traduzione di Valerio Marucci. Roma, Salerno Ed. 200,4 cm.21x29,5, pp.94, legatura editoriale cartonata,sopracoperta in acetato trasparente. Codice Mirabiles Praeside Guilelmo Cavallo. Volumen V. Questo "Commentario" all'edizione in fac-simile del "Bestiario di Peterborough" è strumento indispensabile per approfondire la conoscenza di questo manoscritto medievale conservato a Cambridge. Il bestiario, liber bestiarum, è una raccolta illustrata medievale, di origine inglese, di descrizioni dell'aspetto e dei comportamenti di animali. Lo scopo ultimo dei bestiari non era l'insegnamento delle scienze naturali, ma quello della morale cristiana: le descrizioni vive e realistiche degli animali e dei loro comportamenti impartivano insegnamenti sulla funzione sacrificale e redentrice di Cristo, nonché sulla condotta pia e virtuosa necessaria all'uomo per la salvezza.

EAN: 9788884024572
EUR 95.00
3 copies
A cura di Antonio Marzo. Roma, Salerno Ed. 1990, cm.13,5x21, pp.230, brossura copertina figurata. Coll.Omikron,35.

EAN: 9788884020352 Note: copertina brunita
EUR 16.00
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A cura di Elisabetta Benucci. Roma, Salerno Ed. 1992, cm.12x16,5, pp.112, brossura copertina figurata. Coll.Minima. Vergata da anonimo, quasi certamente fiorentino, intorno alla metà del Trecento, la leggenda di Vergogna è una delle novelle più originali e “trasgressive” dell’età tardomedievale, giocata com’è noto intorno al caso tragico, pietoso e insieme paradossale di un doppio incesto. La scena si svolge nel regno di Aragona, in un anno imprecisato.

EAN: 9788884021090
EUR 8.00
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A cura di Maria Valeria D'Avino. Roma, Salerno Ed. 1993, cm.12x16,5, pp.180, brossura cop.fig. Coll.Minima,38.

EAN: 9788884021229 Note: copertina lievemente scolorita.
EUR 8.00
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EUR 7.00
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Edición crítica, traducción y estudio de Victoria Recio Muñoz. Firenze, Sismel Edizione del Galluzzo 2016, cm.17x24, pp. XII,882, legatura editoriale cartonata, sopracoperta figurata a colori. Edizione Nazionale dei Testi Mediolatini d'Italia, 40. Serie II, 18. En este volumen se ofrece la primera edición crítica y la primera traducción al español de la llamada Practica redactada por Plateario, maestro de la Escuela Médica salernitana de mediados del siglo XII. La obra pertenece a un tipo de texto médico muy popular durante toda la Edad Media, «el compendio», un manual didáctico que define a capite ad calcem las diversas enfermedades que afectan al cuerpo humano. La edición y la traducción se acompañan de un estudio introductorio en el que se analiza el contexto del compendio, se arroja luz sobre la controvertida figura del médico Plateario, las fuentes en las que se inspiró el autor, así como el impacto que la obra tuvo en la medicina medieval posterior, tanto en tratados salernitanos como en otros ajenos a la Escuela, especialmente en los compendios enciclopédicos del siglo XIII. Además, se atestiguan varias traducciones a lenguas vernáculas, lo que confirma la importancia de la obra objeto de nuestro estudio.

EAN: 9788884507327
EUR 98.00
-50%
EUR 49.00
2 copies
In questa edizione curata da Ennio Sandal, le cinquantuno pagine di testo mancanti all'esemplare queriniano sono state restituite mutuandole dalla copia della Biblioteca Trivulziana di Milano (Inc. Petr.1 ). Edizione anastatica dell'incunabolo queriniano G.V.15 (Venezia, Vindelino da Spora,1470). Brescia, Grafo 1995, cm.20x28, pp.XVIII,168 carte numerate solo in recto. il volume riproduce anche tutte le illustrazioni a colori e le note manoscritte a margine dell'edizione originale. legatura ed.titoli e fregi in oro ai piatti e al dorso. In appendice un contributo di Ennio Sandal e Pietro Gibellini, sull'incunabolo queriniano. Edizione su carta vergata. CON COFANETTO A COLORI.

EAN: 9788873852889
EUR 170.43
-35%
EUR 110.00
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A cura di Giuseppe Petronio. Torino, Einaudi 1949, cm.14x22, pp.XXII,670, num.tavv.a col.ft. legatura editoriale in tutta tela, dorso colorato, cofanetto in mezza tela, colorato. Coll.I Millenni,8.
EUR 46.00
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Le carte autografe di tutti i protagonisti della letteratura e della cultura cinquecentesca. Sannazaro e Galilei, Tebaldeo e Trissino, Dolce, Domenichi e molti altri. A cura di Matteo Motolese, Paolo Procaccioli, Emilio Russo. Roma, Salerno Ed. 2013, cm.21,5x30, pp.224, 160 tavv.ft. legatura editoriale in tutta tela, sopracoperta figurata a colori. Coll.Pubblicazioni del Centro Pio Rajna.

EAN: 9788884027498
EUR 76.00
-22%
EUR 59.00
Available
A cura di Fabio Troncarelli. Milano, Garzanti Ed. 1979, cm.11x18, pp.XXXIII,123, brossura,cop.fig.a col. Coll.I Grandi Libri,235.

EAN: 9788811582359
EUR 6.50
-23%
EUR 5.00
2 copies
A cura di Lorenzo Bernardiniello. Pisa, Pacini Editore 2021, cm.15x21, pp.326, brossura copertina figurata a colori. Collana Saggistica. Scrittori Latini dell'Europa Medievale,15. Nel Medioevo il personaggio di Alessandro Magno suscitò un tale interesse che su di lui si scrissero romanzi in latino e in volgare, poemi, cronache, commenti biblici e sermoni. Tra queste opere spicca l’Historia Alexandri Magni o Alexandreis di Quilichino da Spoleto che, per primo, adattò ai distici elegiaci la narrazione di una delle tante ramificazioni del celeberrimo Romanzo di Alessandro dello Pseudo-Callistene, in cui erano riunite tutte le leggende fiorite su Alessandro. L’eroe macedone, nell’avvincente racconto di Quilichino, percorre ogni regione in una sorta di odissea terrestre, incrocia popoli mostruosi e linguaggi ignoti, per sete di conoscenza esplora l’abisso marino e vola in cielo su un carro trainato da quattro grifoni: uno degli episodi più famosi e tra i più rappresentati, solitamente simbolo di colpevole orgoglio. Il testo latino, accompagnato a fronte dalla prima traduzione in italiano, nonché la prima in una lingua moderna, si giova di un puntuale commento e di una introduzione che ricostruisce la biografia dell’autore, analizza il sostrato ideologico cui rimanda la rappresentazione di Alessandro, esamina il rapporto con la fonte impiegata, indaga le ragioni della notevole diffusione manoscritta di cui godette il poema e infine offre una sintetica valutazione delle peculiarità stilistiche.

EAN: 9788869959387
EUR 20.00
-20%
EUR 16.00
Available
Le carte autografe di tutti i protagonisti della letteratura e della cultura quattrocentesca. A cura di Francesco Bausi, Maurizio Campanelli, Sebastianmo Gentile, James Hankins. Roma, Salerno Ed. 2013, cm.21,5x30, pp.240, 160 tavv.ft.e nt. legatura editoriale in tutta tela, sopracoperta figurata a colori. Coll.Pubblicazioni del Centro Pio Rajna. Avviato nel 2006, il progetto degli "Autografi dei letterati italiani" intende realizzare un censimento delle carte autografe dei principali letterati attivi tra le Origini e la fine del Cinquecento. L'opera è articolata in tre serie divise cronologicamente (Le Origini e il Trecento; Il Quattrocento; Il Cinquecento), curate da un'equipe di studiosi, per uno sviluppo complessivo di otto tomi. I tomi sono costituiti da una serie di schede monografiche, redatte da specialisti. Ogni scheda si apre con una ricostruzione della storia dei manoscritti dell'autore (con indicazione delle linee di indagine per eventuali ampliamenti), seguita da un elenco di tutti gli autografi noti, con sezione autonoma riservata ai postillati, elenco redatto nella forma agile di uno short-title e corredato da riferimenti bibliografici essenziali. La scheda è completata da un dossier di immagini, commentato in una Nota sulla scrittura: illustrate e ragionate, le riproduzioni intendono mettere in luce i tratti distintivi della grafìa dell'autore e tracciarne, laddove possibile, le linee di evoluzione, offrendo uno strumento primario, e dalla funzionalità immediata, per il riconoscimento dell'autografia. Ogni volume, infine, è corredato di ampi indici: dei nomi, dei manoscritti, dei postillati. Così impostata, l'opera è frutto del contributo di storici della letteratura, filologi italiani e romanzi, paleografi, storici della lingua e dell'arte... Consulenza paleografica di Teresa De Robertis.

EAN: 9788884028891
EUR 74.00
-27%
EUR 54.00
Available
Roma, Editrice Il Calamo 1995, cm.16x24, pp.378, brossura. Biblioteca di Ricerche Linguistiche e Filologiche,37.
EUR 34.90
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Presentazione di Ettore Orsomando. Centro di Ricerche Federico Frezzi 2020, cm.17x24, pp.144, ill.a colori. brossura copertina figurata a colori. La Frottola de' cento Romiti, scritta da Marco Rasilius (Foligno, metà sec. XV - t 1508), è una narrazione in versi di un'esperienza soprannaturale, ambientata in un virtuale mondo-altro, cristiano e pagano insieme: un affastellamento di parole italiane, latine, dialettali, di neologismi, accozzaglia di suoni in forma di parole mai udite, elencazioni di nomi di pietre magiche, nomi di piante taumaturgiche, unite dai ritmi dei versi dissimili nel numero delle sillabe: un genere burlesco che si inserisce a pieno nel clima culturale del Rinascimento italiano. L'Autore, che si dichiara poeta, medico, filosofo, compone, oltre a La Frottola de' cento Romiti, sonetti, egloghe, strambotti, rispetti d'amore, capitoli d'amore, pastorali, epistole.

EAN: 9788894585704
EUR 18.00
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Roma, Salerno Ed. 2000, cm.15x21, pp.289, brossura copertina figurata a colori. Coll.Sestante,3.

EAN: 9788884022912
EUR 15.00
-26%
EUR 11.00
Available
A cura di Francesco G.b. Trolese, Chiara Ponchia, Daniela Goldin Folena, Sandro Bertelli. Roma, Salerno 2016, cm.21x27,5, pp. 172, con 56 pp. di tavole f.t. a colori. brossura sopracoperta figurata a colori. Collana: Opere fuori collana, 5. Il manoscritto noto come l’Officiolo di Francesco da Barberino, di cui a lungo è stata rimpianta la temuta perdita, fino al fortunoso ritrovamento nella primavera-estate del 2003, non solo ha riportato di attualità un tema di eccezionale interesse – la figura e l’opera di uno straordinario intellettuale toscano vissuto tra il secondo Duecento e il primo Trecento, Francesco da Barberino, recuperate in collegamento con il suo lavoro piú celebrato e piú suggestivo –, ma ha schiuso orizzonti nuovi nel campo dell’alta cultura dell’Italia mediana, tosco-emiliano-veneta, tra la fine del XIII e gli albori del XIV secolo, focalizzata sui nomi illustri di Giotto per l’arte figurativa, di Dante sul piano linguistico e letterario (con tutto ciò che si muove intorno a loro). L’Officiolo di Francesco si distingue come il piú antico “libro d’ore” italiano conosciuto a quella altezza cronologica (1304-1309): il primo libro di preghiere, costruito « nell’uso di Roma », cui viene aggiunto in fine un originale (e finora inedito) trattato allegorico sulla Speranza (ai ff. 165r-172v), che dà una connotazione del tutto inusuale a tale tipo di compilazioni. Si aggiunga che, nella prospettiva dell’alta cultura linguistica e letteraria italiana in formazione, mentre si va plasmando la nuova lingua volgare e Dante, operando la sua ardita, geniale opzione per il toscano contro il latino, fonda la letteratura italiana con quella che resterà la piú complessa e fascinosa opera letteraria di tutti i tempi, la Commedia (poi La Divina Commedia); Francesco – già noto come il primo che ne abbia lasciato menzione (ante 1314), forse il primo che ne abbia avuto conoscenza diretta, almeno dell’Inferno, quando ancora il poema era in corso di scrittura – si scopre ora autore di quell’Officiolo che si segnala come il probabile primo documento della suggestione esercitata dagli scenari infernali di Dante sull’immaginario dei suoi lettori contemporanei e postumi. Al tempo stesso, mentre nelle aree piú avanzate dell’Italia mediana e settentrionale (ma non solo di queste) si sviluppa una vivace dialettica tra l’arte figurativa e la scrittura, mentre Giotto va elaborando nuove forme espressive che porteranno a un rivoluzionario rinnovamento della pittura italiana sullo scorcio del Medioevo, l’Officiolo di Francesco da Barberino offre la prima attestazione del fascino esercitato da Giotto, soprattutto l’affrescatore della Cappella degli Scrovegni, sull’arte pittorica contemporanea impiegata a illustrazione del discorso verbale. La riproduzione in facsimile dell’Officiolo, fedelissima all’originale, offre una preziosa documentazione, aperta alla fruizione del grande pubblico, della piú spettacolare invenzione iconografica nell’arte della miniatura italiana fra Due e Trecento: il capolavoro, imprevedibile nella sua magnificenza, di uno straordinario intellettuale dell’autunno del Medioevo. Questo Commentario, affidato alle cure di studiosi tra i piú esperti nei diversi settori di indagine, tenta di operare una prima focalizzazione storica del manoscritto, ormai definito come l’Officiolo di Francesco da Barberino, e dei suoi possibili o probabili rapporti con la piú alta cultura letteraria e figurativa contemporanea.

EAN: 9788869732195
EUR 70.00
-22%
EUR 54.00
Available
A cura di Benedetta Aldinucci. Roma, Salerno Editrice 2019, cm.14,5x22, pp.XLIII,160, brossura con bandelle. Coll.Testi e Documenti di Letteratura e di Lingua,XLIII. Edizione numerata in 999 esemplari. L'identità e la produzione del notaio e rimatore fiorentino ser Jacopo Cecchi sono state per oltre quattro secoli indissolubilmente legate al nome di Dante Alighieri: consacrata sotto la paternità dantesca dalla stampa della 'Giuntina di rime antiche' del 1527, la fortunatissima canzone Morte, perch'io non trovo a cui mi doglia è rimasta legata al nome dell'Alighieri fino alla fine dell'Ottocento, in virtù di una lettura da parte della critica che la voleva tessera estravagante della Vita nuova, necessaria a "completare" un capitolo del libello - quello sulla infermità, morte e assunzione in cielo di Beatrice - avvertito come carente. Copisti ed editori di Dante hanno dunque inteso la canzone quale accorato planctus del sommo poeta cagionato dalla mortale malattia di Beatrice, al punto di oscurare l'identità del meno celebre rimatore fiorentino, riportato all'attenzione degli studi solo sul finire dell'Ottocento, allorché ha cominciato a delinearsi la fisionomia di un poeta minore, mediocre autore di rime amorose, ma abile imitatore di Dante e del Petrarca. Attivo nelle istituzioni fiorentine dal 1315-'26 al 1369, Jacopo Cecchi svolse l'incarico di ambasciatore per il Comune di Firenze e ricoprì l'ufficio di notaio della Signoria per il quartiere San Giovanni. Nel volume viene puntualmente ricostruita, grazie a nuove ricerche d'archivio, la sua identità storica, introduttiva all'edizione critica commentata del piccolo corpus rimico, che annovera, oltre alla canzone alla Morte, la canzone Lasso, ch'i' sono al mezzo della valle e il capitolo ternario O sconsolate a pianger l'aspra vita, ora per la prima volta proposto a stampa. Seguono in Appendice la canzone O Morte, che la vita schianti e snerbi (forse del Cecchi, se lo Jacobus de Florentia cui la assegna il ms. Paris, Bibliothèque nationale de France, n.a. 1745, coincide con il rimatore fiorentino) e l'anonimo rifacimento tardo quattrocentesco o cinquecentesco, Morte, da che convien pur ch'io mi doglia, testimone dell'ampia fortuna arrisa alla canzone Morte, perch'io non trovo. Ogni componimento, opportunamente inquadrato all'interno del panorama poetico coevo, è corredato di apparato giustificativo che consente di verificare le scelte testuali diffusamente discusse anche nella Nota ai testi; mentre il commento è a servizio della comprensione del testo e indica i riferimenti letterari che si sono reputati più probabili e certi.

EAN: 9788869734496
EUR 24.00
-20%
EUR 19.00
Available
Seconda ediz.riveduta e ampliata. Padova, Editrice Antenore 2000, cm.17,5x25, pp.VIII,290, brossura Intonso. Coll.Medioevo e Umanesimo,22.

EAN: 9788884550187
EUR 30.00
-21%
EUR 23.50
Available
A cura di Emiliano Picchiorri. Roma, Salerno 2013, cm.14,5x22, pp.XLIII,256, brossura con bandelle. Coll.Testi e Documenti di Letteratura e di Lingua,XXXIV. Edizione numerata in 999 esemplari. Nel variegato panorama della lirica aragonese del secondo Quattrocento, l'opera di Giovanni Antonio Petrucci (1455 ca.-1486) si caratterizza per una fisionomia del tutto particolare, che appare strettamente legata alla vicenda biografica dell'autore: figlio del segretario personale del re di Napoli Ferdinando I d'Aragona, fu condannato a morte per il coinvolgimento nella cosiddetta "congiura dei baroni" e compose tutto il canzoniere durante i quattro mesi di prigionia nella Torre di San Vincenzo, nei pressi di Castel Nuovo, dedicando l'opera al proprio carceriere. L'eccezionalità della sua condizione di prigioniero ha influito in modo determinante sulle tematiche dei "Sonetti": sebbene non manchi l'argomento amoroso, il canzoniere è dominato dalle riflessioni sul fato e sulla morale, dalle considerazioni sulla storia e dai ricordi della vita da uomo libero. Ne emerge la figura di un giovane di raffinata cultura, cresciuto tra gli agi della corte e gli studi filosofici, che si interroga sui rivolgimenti della sorte e sulla natura dei comportamenti umani. Quella che si presenta qui è l'edizione dell'unico manoscritto relatore dei "Sonetti", conservato alla Biblioteca Nazionale di Napoli (segnatura XIII D 70) e precedentemente pubblicato, nel secondo Ottocento e poi nel primo Novecento, in una veste linguistica non fedele all'originale.

EAN: 9788884028174
EUR 28.00
-25%
EUR 21.00
Available
Commentario all'edizione in fac-simile. A cura di Ennio Sandal, Giordana Mariani Canova, Giuseppe Frasso. Roma, Salerno 2016, cm.21x28, pp. 240, con 44 tavole f.t. brossura, sopracoperta figurata a colori. Il volume di Commentario è un indispensabile completamento della riproduzione in facsimile dell’incunabolo G V 15 della Bibl. Queriniana di Brescia: Francesco Petrarca, Canzoniere, Trionfi, stampato a Venezia, da Vindelino da Spira, nel 1470 e splendidamente illustrato da Antonio Grifo, poeta e miniatore veneziano. Il Commentario è formato da tre ampi saggi, i cui autori sono tra i massimi studiosi di Petrarca e di storia del libro e della miniatura: ENNIO SANDAL si è occupato della Prima edizione delle opere volgari di Petrarca; GIUSEPPE FRASSO di Antonio Grifo postillatore dell’incunabolo queriniano G V 15; GIORDANA MARIANI CANOVA di Antonio Grifo illustratore dell’incunabolo queriniano G V 15. Chiudono il volume una Postfazione di Giuseppe Frasso, che dà conto dei più recenti studi sul Queriniano e su Antonio Grifo, e gli indispensabili indici finali.

EAN: 9788869732218
EUR 98.00
-22%
EUR 76.00
Available
Roma, Editrice Antenore 2004, cm.17x25, pp.CCXVI,104, brossura a fogli chiusi. Coll.Studi sul Petrarca,30. il volume conduce un'indagine a tutto tondo sul piu' rilevante fra i corrispondenti in volgare del Petrarca: sennuccio del bene. sul piano biografico, il ritrovamento di alcune tracce documentarie inedite permette di collocare il rimatore nella vita fiorentina di fine duecento e primo trecento. la presente edizione critica delle rime si basa su una recensio dei testimoni molto arricchita e offre un testo finalmente sicuro e affidabile. il commento, organizzato su materiale di prima mano, esamina la cultura poetica di Sennuccio, allontanandolo dalla parziale immagine di epigono dello stilnovo e illuminandone i tratti esemplari di eclettico trecentista. anche i contatti e le convergenze con petrarca e boccaccio vengono sottolineati, in rapporto all'indirizzo ancora prevalentemente dantesco che polarizza la formazione linguistica e stilistica sennucciana.

EAN: 9788884555762
EUR 32.00
-25%
EUR 24.00
Available
A cura di Gianni Villani. Roma, Salerno Ed. 2005, cm.12x19,5, pp.212, brossura copertina figurata a colori. Coll.Faville,25. Il presente volume offre tre importanti scritti che ci consentono di conoscere alcuni particolari biografici sul Petrarca. Il testo principale è la prima biografia del poeta di Arezzo, elaborata nel 1342 da Giovanni Boccaccio, con il testo originale De vita et moribus Francisci Petracchi poetae (in latino) e la traduzione a fronte. Il Boccaccio incontrò piú volte e conobbe personalmente Petrarca, del quale accettò il suggerimento di non distruggere il suo capolavoro, il Decameron. Importante testimonianza per la storia della letteratura, il De vita boccacciano concentra la sua attenzione sull’erudizione di Petrarca latinista, tramandandone quest’immagine che dominò per oltre un secolo. L’edizione è completata in Appendice da due lettere “senili” dello stesso Petrarca (anch’esse in latino, con traduzione a fronte) in cui egli racconta la propria vita: la famosa Posteritati .

EAN: 9788884024367
EUR 11.00
Available