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Letteratura italiana saggi e critica

Laus vini. Introduzione, traduzione e note a cura di Lucio Coco. Firenze, Olschki Ed. 2018, cm 12 x 17, 24 pp., brossura Particelle elementari. Dallo sterminato repertorio bibliografico di Michele Psello, altro grande intellettuale di quella Bisanzio che non cessa di stupire per l’originalità e la modernità dei suoi contributi letterari e poetici, viene offerta per la prima volta la versione dell’Encomio del vino. Lo studioso costantinopolitano compone questo breve testo quasi certamente per ristorare lo spirito dalle fatiche delle altre scienze, che coltivava con più assiduità e impegno, come la filosofia, la matematica, la medicina, il diritto e la pedagogia. Il genere encomiastico era del resto una peculiarità della cultura classica, dall’Elogio della mosca di Luciano a quello della calvizie di Sinesio. Lo stesso Michele Psello, oltre a quello sul vino ne scriverà altri quattro (due sulla pulce, uno sul pidocchio e una sulla cimice) a testimoniare che «l’arte dell’elogio» non è solo un esercizio retorico ma un modo per dare risalto e ospitalità in letteratura a qualcosa di minore, per prestare attenzione al piccolo e al quotidiano, svelando che anch’esso – come il gesto appunto di bere un bicchiere di vino – contiene e significa qualcosa di essenziale per l’uomo.

EAN: 9788822266101
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Edizione critica a cura di Francesco Borghesi. Firenze, Olschki Ed. 2018, cm 17 x 24, xii-190 pp. con 10 figg. n.t., brossura Studi pichiani,19. A più di cinquecento anni dalla parziale raccolta approntata dal nipote Giovan Francesco Pico della Mirandola, le lettere di Giovanni Pico della Mirandola (1463-1494) vedono per la prima volta la luce in una edizione critica volta a restituire un testo filologicamente corretto delle missive del filosofo mirandolano, facendo luce sui suoi rapporti con personalità del calibro di Angelo Poliziano, Marsilio Ficino, Lorenzo de’ Medici, Ermolao Barbaro e Federico I Gonzaga, per fare solo alcuni nomi tra i tanti dei corrispondenti. Il presente studio propone anche un’accurata localizzazione, nonché un’esaustiva recensione, dei manoscritti e delle edizioni a stampa quattrocentesche e cinquecentesche d’interesse per le epistole pichiane. Oltre a proporre una approfondita analisi della editio princeps delle lettere pichiane, pubblicata a Bologna nel 1496 dallo stampatore Benedetto Faelli e curata dal nipote Giovan Francesco, il volume risulta arricchito di un prezioso capitolo che offre un’inedita ricerca ad opera di Maria Agata Pincelli sul più importante tra i manoscritti portatori di lettere del Conte di Concordia e Mirandola: il manoscritto vaticano Capponi 235.

EAN: 9788822265746
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Leonardo Sciascia e le culture di lingua tedesca. A cura di Albertina Fontana e Ivan Pupo. Firenze, Olschki Ed. 2019, cm 17 x 24, xiv-256 pp. con 8 figg. n.t. e 16 tavv. col. f.t., brossura Sciascia scrittore europeo. Associazione «Amici di Leonardo Sciascia»,3. È risaputa la predilezione di Leonardo Sciascia per il Settecento francese e per la tradizione ispanica. Nondimeno nel ricco edificio a dominante romanza è anche da mettere in conto un ampio padiglione riservato alle letterature di lingua tedesca. Un padiglione non idillicamente sereno, ma entro il quale trovano posto Dürer e Goethe, Böll e Canetti, Schnitzler e Kluge, insieme a tanti altri noti e meno noti. Gli articoli, i saggi, le cronache giornalistiche, le lettere inedite che Albertina Fontana e Ivan Pupo raccolgono in questo volume sono quanto mai utili per una conoscenza compiuta dell’autore. Gettano uno sguardo più sicuro sulla sua biblioteca ideale, ritessono una moltitudine di contatti qualificati che egli seppe stabilire nel corso degli anni. Se non ne viene un drastico rivolgimento degli studi a lui dedicati, non mancano tuttavia le sorprese: e con le sorprese, ecco le occasioni per aggiustare meglio la mira; almeno per ciò che riguarda un habitus intellettuale desideroso di ordine e di nitore ragionante, ma anche inquieto, in cerca di contrappesi fantastici, o mitici, che insieme lo affratellano e lo contrappongono agli interlocutori d’Oltralpe.

EAN: 9788822266712
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Carteggi con Lazzari ... Luzán. A cura di Maria Lieber e Daniela Gianaroli. Con la collaborazione di Josephine Klingebeil e Chiara Maria Pedron. Firenze, Olschki Ed. 2020, cm 21,5 x 30,5, 508 pp., brossura Centro di studi muratoriani. Modena. Edizione nazionale del carteggio muratoriano,25. Si pubblicano le lettere scambiate tra Muratori e 49 suoi corrispondenti: tra essi spicca Leibniz, che come storico ufficiale della casa di Hannover lavorò a fianco di Muratori, storico e archivista estense, nella ricerca sulle comuni origini delle due dinastie, che sfociò nella battaglia contro la Santa Sede per i possedimenti ferraresi, e diede poi il via agli studi medievistici di Muratori, aperti nel 1717 (poco dopo la morte del tedesco) dalle Antichità Estensi. Tra gli altri corrispondenti, editi qui per la prima volta, si segnala il poeta lodigiano Francesco de Lemene, che già nel periodo milanese di Muratori discusse con lui questioni di poetica, e dopo la morte del Maggi collaborò alla biografia muratoriana del comune amico; qualche anno dopo, a Muratori toccherà di redigere pure la biografia del Lemene per l’accademia dell’Arcadia. Notevoli infine i carteggi con due ecclesiastici: il cardinale modenese Giuseppe Livizzani, che dalla curia romana protesse Muratori dagli attacchi degli ecclesiastici più retrivi, che ostacolavano la stampa degli scritti religiosi muratoriani; e il siciliano Andrea Lucchesi Palli, poi vescovo di Girgenti, che contribuì a diffondere nell’isola la “regolata divozione” sostenuta da Muratori.

EAN: 9788822266699
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Speculazioni accademiche. A cura di Linda Bisello. Firenze, Olschki Ed. 2017, cm 17 x 24, xxvi-120 pp. con 2 figg. n.t., brossura Istituto di Studi Italiani. Università della Svizzera Italiana. Biblioteca,3. Ovidio Montalbani (Bologna 1601-1671) è autore dei cinque Discorsi sugli elementi naturali presentati nell’edizione. Uomo di scienza e di lettere, Montalbani pare inverare, nel tessuto del proprio tempo, la possibile giunzione delle “due culture” nell’età della rivoluzione scientifica. Prosecutore dell’opera naturalistica di Ulisse Aldrovandi, Montalbani ricopre la cattedra di medicina a Bologna, e in questo ruolo redige un «tacuino» annuale di predizioni astrologiche; egli compila così, sotto la «dettatura delle stelle», regolari pronostici. Di questi vaticinii i Discorsi risultano l’appendice trattatistica nella forma di dissertazioni di carattere monografico, e sono raggruppati, nella presente edizione - la prima dopo quelle apparse singulatim anno per anno nel Seicento - secondo la partizione degli elementi, che valgono anche come criterio di suddivisione dei segni zodiacali. Dai Discorsi di Montalbani emerge la sua curiositas barocca verso le scienze naturali: uno sguardo che porta a tutto vedere e inventariare nelle forme dell’enumerazione, e che similmente si ritrova nelle raccolte di reperti naturali dei contemporanei, tra i quali il linceo Cassiano dal Pozzo, Ulisse Aldrovandi, dove la classificazione non cristallizza il senso del movimento del reale, l’immaginario dell’epoca essendo appunto dominato da una «cinegetica dell’immagine» (Calcaterra).

EAN: 9788822265258
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Firenze, Olschki Ed. 2018, cm 17 x 24, xxiv-330 pp. con 3 figg. n.t., brossura Biblioteca dell''«Archivum Romanicum». Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia,481. Lo studio si propone di ridurre uno spazio inopinatamente lasciato semivuoto dalla critica indagando il tema cruciale del filoanimalismo di Umberto Saba, ossia la peculiare considerazione accordata dal poeta triestino alle creature non umane. Ai componenti del domestico «bestiario» sabiano, non gravati da ipoteche antropomorfiche tradizionalmente declinate, viene riconosciuto paritario diritto di cittadinanza con l’«animale uomo» proprio in ragione del loro specifico statuto ontologico, in quanto cioè detentori di un’ancestrale autenticità, illesa dalla storia, che li rende intermediari privilegiati per attingere la verità profonda della «calda / vita». Alla presenza delle bestie nel Canzoniere e nelle altre opere sabiane è dunque sottesa la fondazione di un postumanesimo aderente alla comune madre natura: recuperata la sua origine biologica, lo scrittore opera una radicale metabole prospettica, scoprendosi partecipe della medesima essenza e del medesimo destino dei «sereni animali / che avvicinano a Dio». L’elezione di tale disertato osservatorio si rivela strategica per ispezionare gangli nevralgici della Weltanschauung di Saba, conducendo a incidere il nodo della sua controversa judéité: l’equiparazione di uomini e bestie accusa infatti una profonda radice biblica, essendo l’uguaglianza dei viventi agli occhi del Signore asseverata in libri veterotestamentari, Ecclesiaste in primo luogo.

EAN: 9788822265531
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Evolution in the Poetics of Delight Appendice documentaria su CD-ROM. A cura di Nicola Badolato. In collaboration with Amyrose McCue Gill . Firenze, Olschki Ed. 2017, cm 17 x 24, xii-280 pp. con 11 figg. n.t. con CD-ROM., brossura Historiae Musicae Cultores,132. Testo in Inglese. La fortuna dell’Ariosto nel teatro italiano per musica del Seicento è copiosa, ramificata, affascinante: in un’epoca di profonde innovazioni stilistiche e compositive, letterati e musicisti trovano nella esuberante materia narrativa dell’Orlando furioso una miniera per le loro invenzioni sceniche. Allo storico della letteratura, del teatro, della musica, dell’arte e della cultura lo studio dei testi per musica ispirati al poema ariostesco offre un campo lussureggiante per meglio conoscere e comprendere la disseminazione del poema epico-cavalleresco nell’Europa moderna, esaminata in passato soltanto per campionature ed esempi specifici. Il lavoro del compianto italianista statunitense Edward M. Anderson, Ariosto, Opera, and the Seventeenth Century: Evolution in the Poetics of Delight, ripercorre le tappe principali della diffusione e influenza dell’Orlando furioso sulle scene musicali del Seicento italiano, sia attraverso la ricostruzione di un profilo storico-critico complessivo, sia mediante il recupero e la trascrizione filologicamente accertata di una quarantina di testi drammatici derivati dai principali filoni narrativi ariosteschi.

EAN: 9788822265012
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Firenze, Olschki Ed. 2019, cm 17 x 24, pp.VIII,110, con 30 figg. n.t. e 48 tavv. a colori f.t., brossura copertina figurata. Biblioteca di bibliografia. Documents and Studies in Book and Library History,211. Nel 1911 Leo Samuel Olschki stampa con la tipografia Giuntina (fondata allo scopo un paio di anni prima) una storica edizione della Divina Commedia, inaugurata da un proemio di Gabriele d’Annunzio attorno al quale ruotarono per lunghi mesi i rapporti del poeta con l’editore e con Giuseppe Lando Passerini, curatore dell’opera monumentale. Lo studio ricostruisce le fasi di questa collaborazione tanto ambita quanto tormentata, sulla base dei carteggi e dei documenti conservati negli archivi della Casa Editrice e del Vittoriale, rivedendo la versione aneddotica e a tratti incongrua dei fatti trasmessa dalle biografie dannunziane. Chiave di volta della vicenda è il ritrovamento di un disperso manoscritto autografo della prima stesura del proemio, che con le lettere inedite a esso correlate offre nuovi elementi per una corretta definizione della trattativa. Viene inoltre chiarito l’episodio della tentata vendita, nel 1910, di una cospicua sezione di autografi dannunziani, da cui emerge il ruolo fiduciario di Olschki come libraio antiquario ben inserito nei circuiti del collezionismo internazionale.

EAN: 9788822266743
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La vita, l'umanesimo, le opere letterarie. Firenze, Olschki Ed. 2016, cm 17 x 24, xxii-174 pp. con 9 tavv. f.t., brossura Biblioteca dell''«Archivum Romanicum». Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia,447. I saggi proposti nel presente volume si concentrano sull’Alberti umanista e scrittore. I primi quattro capitoli considerano la vita e l’umanesimo dell’autore e offrono un inedito confronto tra la Vita dell’Alberti e la rappresentazione fattane da Burckhardt, un’analisi approfondita del significato del nome «Leo» per l’identità dell’autore, uno studio della nuova direzione degli studi umanistici inaugurata da Leon Battista (con una nuova spiegazione del famoso Quid tum?) e la prima trattazione esauriente delle fonti del Canis. Gli ultimi tre capitoli riguardano tre opere fondamentali: prima uno studio della struttura del De familia (cap. 5), poi un’analisi della straordinaria gamma delle fonti del Theogenius (cap. 6), e nell’ultimo capitolo una considerazione del trattato tecnico più impegnativo e significativo, il De re aedificatoria. In tutti i capitoli, ma soprattutto in quest’ultimo, si nota il complesso rapporto di ammirazione e senso critico nei confronti dell’antichità tipico dell’Alberti. L’approccio seguito in tutto il libro è quello di cercare di spiegare ciò che l’Alberti scriveva tramite quello che leggeva, nel tentativo di fornire un più autentico e più preciso ritratto dell’Alberti umanista, lettore e scrittore.

EAN: 9788822264305
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Curiosità, conoscenza, impegno civile Atti della Giornata di studio (Firenze, 21 aprile 2017). Firenze, Olschki Ed. 2017, cm 17 x 24, xxiv-298 pp. con 4 tavv. f.t., brossura Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux. Studi,28. Il volume riunisce gli atti della Giornata di studi su Maurizio Bossi (12 dicembre 1945 - 21 aprile 2016) promossa dal Gabinetto Vieusseux a un anno dalla prematura scomparsa, insieme a testimonianze di colleghi e amici che sono stati ‘compagni di viaggio’ nella fertile e innovativa attività di studioso e di operatore culturale come Direttore del Centro Romantico del Gabinetto Vieusseux. Completa l'opera una Bibliografia dei suoi scritti. Il Centro Romantico, attivo dai primi anni Settanta, ha operato lungo una molteplicità di linee di ricerca di cui si dà pienamente conto: da un Ottocento indagato attraverso pubblicazioni, convegni e progetti che fanno perno sul ricco patrimonio documentario e librario del Gabinetto Vieusseux, fino a più recenti interessi verso la realtà delle periferie di Firenze o specifiche relazioni culturali con l’Oriente. Quello di Maurizio Bossi è stato un percorso intellettuale vario e coerente, durante il quale ha saputo far dialogare esemplarmente discipline diverse, nella convinzione che l’istituzione culturale Vieusseux sia chiamata, seguendo lo spirito del fondatore Giovan Pietro, a mettere in colloquio Firenze e l’Italia con scenari ampi, e ad esprimere valori civili di apertura culturale e di accoglienza.

EAN: 9788822265494
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A cura di Lorenzo Abbate e Laura Melosi. Introduzione di Gloria Manghetti. Firenze, Olschki Ed. 2019, cm 17 x 24, 258 pp., brossura Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux. Studi,30. Il volume raccoglie 119 lettere inedite di Paolina Leopardi (1800-1869), indirizzate alla cognata Teresa Teja che le trascrisse nel 1878 dagli autografi, in vista di un’edizione mai realizzata. Ripercorrono i viaggi compiuti dalla sorella di Giacomo negli ultimi dieci anni della sua esistenza attraverso le principali città dell’Italia centro-meridionale, alcune delle quali luoghi di soggiorno del poeta. Un corpus epistolare decisamente interessante, tanto per l’identità biografica della viaggiatrice, quanto per i notevoli e spesso suggestivi spunti di storia sociale e di storia delle donne che esso offre. Quel che ne emerge è la curiosità intellettuale di questa touriste colta ed esigente, e insieme la vivacità e la spontaneità di un’intima conversazione da cui affiora la trama dei pensieri, dei rapporti e degli stili di vita dell’élite femminile ottocentesca.

EAN: 9788822266293
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Dopoguerra 1943-1999. Il patrimonio del passato e le sorprese del presente. Firenze, Olschki Ed. 2019, cm 17 x 24, x-514 pp. con 48 figg. n.t. e 40 tavv. f.t. a colori, brossura Biblioteca dell''«Archivum Romanicum». Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia,458. L’opera, in quattro volumi, racconta la fortuna dello scrittore di romanzi d’avventure Emilio Salgari (1862-1911), e cerca di demitologizzare lo straordinario fenomeno culturale provocato dal suo successo. Questo terzo volume approfondisce i diversi aspetti della ricezione salgariana nella seconda metà del Novecento, periodo di sviluppi molto vari nei settori intellettuali e commerciali (edizioni ridotte, film, fumetti), e nella dimensione internazionale: traccia l’emergere dell’opera dagli effetti nefasti del patronato fascista e il consolidarsi dell’accoglienza tardiva del romanziere da parte di studiosi e della critica seria. Negli Anni Sessanta infatti il mondo intellettuale forniva – in lettere private – giudizi favorevoli sullo scrittore, rispecchiati dall’accademia solo dal 1980 in poi. Intanto la malpratica editoriale era continuata con lo sfruttamento abusivo dei testi, mentre invece negli Anni Settanta uscì una magnifica edizione dei maggiori romanzi. Importanti chiarimenti sulle pratiche fraudolente e sulla bibliografia vennero effettuati negli Anni Ottanta e prima del fine secolo si manifestarono trionfi televisivi e una nuova industria pubblicitaria. Degli ultimi anni del secolo sono l’edizione della prima monografia letteraria, della prima bibliografia moderna, affidabile, e del primo romanzo semi-biografico sullo scrittore.

EAN: 9788822266279
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Studi sulla narrativa arturiana in Italia. Firenze, Olschki Ed. 2018, cm 17 x 24, x-278 pp., brossura Biblioteca di «Lettere italiane». Studi e testi,78. Questo libro raccoglie quattordici saggi di soggetto arturiano pubblicati dall’autrice in diverse riviste e volumi sia in Italia sia all’estero. Si sofferma con particolare attenzione sulle traduzioni-rielaborazioni italiane del Tristan en prose, il Tristano Riccardiano (fine ‘200), il Tristano Panciatichiano (inizio ‘300) e la Tavola Ritonda (prima trentennio ‘300), diffuse fra Toscana e Veneto. In queste antiche redazioni in prosa, destinate prevalentemente a un pubblico comunale-borghese, Tristano non incarna solo la riproposta di qualche archetipo mitico e folklorico (musico-poeta, trickster, uomo selvaggio, folle), ma l’amante tragico di Isotta la Bionda rappresenta anche il paradigma di valore cavalleresco-cortese della Tavola Rotonda, garante dell’ordine sociale e della giustizia. Oltre al confronto fra i testi si esaminano le vicende di personaggi ignoti alla restante tradizione come Ponzela Gaia, Ferragunze il Cortese e il Cavaliere Fellone, la ‘lettura’ italiana delle figure leggendarie di Isotta dalle Bianche Mani, la Dama del Lago e Galvano, e la rappresentazione della regalità. Completano il quadro due contributi dedicati a problemi tecnico-narrativi (l’uso delle formule stereotipe dell’entrelacement) e retorico-stilistici (gli inserti epistolari).

EAN: 9788822265890
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Dialoghi dell'amore ferito. Firenze, Olschki Ed. 2016, cm 15,5 x 21,5, vi-156 pp., brossura Cinque dialoghi, cinque atti di un unico dramma. A far da cornice sono episodi occasionali, visite di cortesia, incontri avvenuti realmente o soltanto ipotizzati fra personaggi quali Paul Celan, Martin Heidegger, Fëodor Dostoevskij, Ivan Turgenev. Gli interlocutori appaiono legati da una certa affinità spirituale e anche da sentimenti amichevoli, ma la realtà è un’altra. Questi scrittori, poeti, filosofi si mostrano radicalmente ostili. Si invidiano e si detestano. Si fronteggiano. Si sfidano. La posta in gioco è alta. A entrare in conflitto sono visioni opposte e prospettive inconciliabili, donde un senso di dolorosa incomunicabilità. Eppure è come se questo disperato parlarsi avvenisse alla luce di una verità che trascende tutto e tutti e che nasconde una nostalgia d’assoluto. Accade così che momenti alti di una storia delle idee ancora tutta da scrivere vengano esplorati nei loro snodi essenziali e al tempo stesso colti allo stato nascente, ossia nella biografia di coloro che ne sono stati i testimoni e i protagonisti.

EAN: 9788822264527
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Canis Laudatio. Introduzione, traduzione e note a cura di Lucio Coco. Firenze, Olschki Ed. 2016, cm 12 x 17, 32 pp., brossura Particelle elementari. Ristampa 2019. Teodoro Gaza († 1475) appartiene a quella folta schiera di intellettuali che nel corso del XV secolo avevano dovuto lasciare l'oriente cristiano per effetto delle invasioni dei turchi ottomani e riparare in Italia in cerca d'asilo, contribuendo non poco allo sviluppo della cultura umanistica grazie alla diffusione dell'idioma e della cultura greca nelle corti italiane. Della vasta opera di traduttore e filosofo, l'Elogio del cane è forse il lavoro più breve e meno conosciuto ma è anche il testo che sicuramente si presta a una lettura assai gradevole e godibile. Occasione dello scritto è il dono di una cagnolina che egli fece a un illustre signore, cosa che gli permise di tessere le lodi di questo antico amico dell'uomo attraverso l'enumerazione delle sue innate qualità come la fedeltà, la versatilità, l'intelligenza, la natura amorevole e affettuosa. In tal modo, scorrendo l'Elogio, che viene presentato per la prima volta in una edizione moderna, si ha come l'impressione di avere un cane accanto a sé, quasi un doppio del dono che Gaza aveva realmente fatto, stavolta non all'illustre signore ma a noi che lo leggiamo più di cinque secoli dopo.

EAN: 9788822264671
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Erasmo, Montaigne, Pascal. Premessa di Valeria Giannetti. Firenze, Olschki Ed. 2017, cm 16,5 x 23,5, xii-204 pp. con 1 fig. n.t., brossura Istituto di Studi Italiani. Università della Svizzera Italiana. Officina,1. La scrittura e il pensiero pirandelliano si rivelano profondamente nutriti da un dialogo ininterrotto con i moralisti classici, che accompagna lo scrittore siciliano sin dagli anni dei suoi studi universitari. Il processo di disgregazione e moltiplicazione dell'io e la visione del mondo che caratterizzano l'arte pirandelliana sono ispirati dallo studio attento dei grandi moralisti, nei quali si intuiscono i germi di quella frammentazione. Queste premesse, arricchite da puntuali raffronti testuali, consentono anche di far luce sulla particolare natura della religiosità dello scrittore, da lui «gelosamente nascosta». La ricerca prende le mosse da minime, preziose indicazioni di Leonardo Sciascia e Giancarlo Mazzacurati intorno alla presenza di Blaise Pascal e di Michel de Montaigne nell'orizzonte dell'opera creativa di Pirandello, e le sviluppa con un esame approfondito delle fonti, rivelando anche un sostrato erasmiano che affonda le radici nell'umanesimo del paradosso, della maschera e della follia. La ricerca si focalizza così sulla linea di pensiero umanistico che Pirandello riscatta in una dimensione di grande modernità, orientandola a plasmare l’orizzonte problematico del suo universo poetico.

EAN: 9788822265234
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Seconda edizione. A cura di Giuseppe Fornari. Firenze, Olschki Ed. 2017, cm 17 x 24, xxvi-296 pp. con 20 ill. n.t., brossura Eraclito d’Efeso è il primo grande pensatore dell’Occidente di cui possiamo cogliere in modo ampio e articolato la ricchezza e originalità di pensiero e la personalità singolare, con tratti idiosincratici che ne fanno una figura unica nel mondo greco. Pure, la quantità d’informazioni a nostra disposizione non ha diradato la nebbia intorno al significato dei suoi detti, in diversi casi esemplati sul modello degli enigmi oracolari, ma resi ancor più enigmatici dalle pregiudiziali razionalistiche di non pochi interpreti, oltre che dall’oggettiva difficoltà a ricostruirne e capirne il contesto. Questo volume, nato dal convegno La luce dell’Oscuro tenutosi a Bergamo nel 2009 per iniziativa di Giuseppe Fornari, esce ora nella sua seconda edizione riveduta e aggiornata. Concepito dal suo curatore all’insegna del dialogo tra filosofia e filologia, il libro intende fornire nuovi elementi e strumenti per una migliore comprensione di Eraclito, tra i quali spicca per importanza la ricostruzione ipotetica della perduta opera eraclitea realizzata da Serge Mouraviev, e qui presentata al pubblico italiano nella sua più recente versione.

EAN: 9788822265326
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Edizione critica e commento. a cura di Carlo Alberto Girotto e Giovanna Rizzarelli. Premessa di Giovanna Rizzarelli. Firenze, Olschki Ed. 2017, 2 volumi, cm 17 x 24, 2 voll. xxxiv-944 pp. con 73 figg. n.t., brossura Biblioteca dell''«Archivum Romanicum». Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia,408. Opera centrale nella biografia intellettuale del fiorentino Anton Francesco Doni (1513-1574), i Marmi, pubblicati tra 1552 e 1553, registrano i dialoghi scambiati tra personaggi più o meno illustri sulle scalinate del Duomo di Firenze. Crocevia di testi e di immagini inserite sapientemente nel corpo dei dialoghi, i Marmi sono stati spesso riconosciuti come un prodotto significativo del Rinascimento italiano, ma finora non hanno beneficiato di una moderna edizione critica commentata. La presente edizione cerca dunque di far giustizia di un lungo oblio, e di ripercorrere i molti itinerari suggeriti da un testo apparentemente divagante. Tenendo sullo sfondo la Firenze di Cosimo I de’ Medici (e, in filigrana, la città di Venezia, dove il Doni si era rifugiato dal 1548), nei Marmi convivono chiacchiericci, allusioni polemiche e vivaci lazzi linguistici. Da queste pagine, che contribuiscono a riscoprire ulteriormente la prosa e gli ‘umori’ di Anton Francesco Doni, emerge una visione diversa, talora dissonante, degli anni centrali del Rinascimento italiano.

EAN: 9788822262233
EUR 109.00
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Filosofia, religione, politica. A cura di Simonetta Bassi. Firenze, Olschki Ed. 2019, cm 17 x 24, viii-190 pp., brossura Istituto nazionale di studi sul Rinascimento. Quaderni di «Rinascimento»,52. La costituzione del mondo moderno ha posto da sempre alla storiografia una domanda cruciale: fra Cinquecento e Settecento si è consumata una rottura o ha preso forma una ridefinizione concettuale in sostanziale continuità rispetto all’età umanistico-rinascimentale? Si è trattato di una discussione che ha riguardato non solo i filosofi, ma anche gli storici della cultura e delle diverse discipline. Nei lavori raccolti in questo volume si vuole far emergere una parte della fitta trama di letture che sottende la formazione di alcuni dei concetti più caratterizzanti della nuova età applicando il metodo costellatorio. Dall’intreccio di materiali diversi – redazioni multiple, epistolari, abbozzi – vengono individuate le costellazioni concettuali e le reti che hanno unito in modo dinamico fonti, autori, lettori, trasformazioni lessicali. In questo quadro, i testi vengono considerati come laboratori che agiscono simultaneamente in una duplice direzione: sincronicamente, sull’innovazione del lessico in senso stretto; diacronicamente, sulla circolazione di opere, nel doppio versante delle fonti da un lato, della loro complessiva fortuna critica dall’altro. Ciò consente di far affiorare con maggiore chiarezza la pluralità e articolazione delle vie della prima età moderna.

EAN: 9788822266330
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Trame, drammaturgie, contesti a confronto. A cura di Fausta Antonucci e Anna Tedesco. Firenze, Olschki Ed. 2016, cm 17 x 24, 340 pp., brossura Biblioteca dell''«Archivum Romanicum». Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia,461. Testo in Ita / Altre. I rapporti fra teatro italiano e teatro spagnolo del Seicento sono oggetto di specifiche ricerche disciplinari da una quarantina d’anni. Questo volume è il primo a tentare, da una parte, di tracciare la storia di questi studi nei campi dell’ispanistica, della musicologia e della storia del teatro, e dall’altra di individuare nuovi percorsi di ricerca interdisciplinari, esemplificati nei saggi in esso contenuti. Le cinque sezioni di cui il libro si compone mostrano alcune delle tematiche più proficue: il rapporto di scambio con la Commedia dell’Arte; l’appropriazione di trame e drammaturgie da parte degli autori teatrali italiani (anche di quelli che scrivono testi per musica); lo scardinamento dei generi provocato dal modello della Comedia nueva; il ruolo della committenza e degli interpreti; la geografia della ricezione. Il panorama che ne risulta arricchisce la nostra conoscenza della circolazione della Comedia nueva in Europa, e allo stesso tempo illumina un periodo interessante della storia del teatro italiano, a torto misconosciuto.

EAN: 9788822264756
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A cura di Aurelio Malandrino. Presentazione di Arnaldo Di Benedetto. Firenze, Olschki Ed. 2016, cm 17 x 24, xiv-306 pp., brossura Accademia delle Scienze di Torino. I Libri dell’Accademia,13. La corrispondenza qui raccolta è parte del carteggio di Vittorio Cian (1862-1951) conservato presso l’archivio dell’Accademia delle Scienze di Torino, e del quale è stato pubblicato il catalogo in questa stessa collana. Il volume comprende 187 missive di Cian e 69 del suo allievo Carlo Dionisotti (1908-1998). Le lettere di Cian, come quelle del suo allievo, introducono - oltreché al mondo dei loro affetti familiari e delle simpatie e antipatie - al loro lavoro di studiosi. Dionisotti è seguito da Cian con attenzione, affetto e stima sincera. Nel giovane torinese Cian vede un originale continuatore dei suoi interessi di ricerca; ne apprezza l’intelligenza e ammira l’«abnegazione eroica» con cui si dedica all’elaborazione degli Indici del «Giornale storico della letteratura italiana». Dionisotti risponde al maestro con affetto e gratitudine, ma non raccoglie le provocazioni politiche e razziste, mantenendo per lo più il suo discorso entro l’àmbito degli interessi scientifici.

EAN: 9788822264848
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Firenze, Olschki Ed. 2017, cm 17 x 24, xvi-236 pp., brossura Biblioteca di «Lettere italiane». Studi e testi,76. Nei sette capitoli (e una quasi-premessa) del libro, si effettuano altrettante esplorazioni nella narrativa di Boccaccio, in ogni caso senza pretesa di giudizio. Infatti, la grande scrittura narrativa coincide con la rivelazione alla coscienza dello spazio infinito aperto alla parola e, per conseguenza, del carattere episodico, irriducibile, del contenuto e della forma del racconto. Boccaccio, fin dall’apprendistato retorico (si pensi allo Zibaldone Laurenziano) e fin dagli esordi napoletani (Filocolo; Filostrato), ha reso disponibile la sua scrittura ad ogni eventualità tecnica, come il dictamen medievale, alle cangianti prospettive della diegesi, alla varietà di impiego delle auctoritates più venerate e dei topoi della tradizione letteraria, alle anfibologie del linguaggio. In conseguenza di questa coraggiosa consegna alle circostanze narrative di tutti miti (compresi quelli più intimi e personali) e delle varie forme della loro rappresentabilità, l’autore del Decameron è giunto in zone pressoché inesplorate della psiche e ha riprodotto con gli effetti anche spettacolari della verisimiglianza il vitalismo e la dissimulazione, la gloria e la miseria umane e, insomma, la molteplicità di quanto può accadere nel mondo per mirabile virtù della parola.

EAN: 9788822264947
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Thinking with Literature in the Twenty-First Century. 2009 Balzan Prizewinner. Firenze, Olschki Ed. 2015, cm 17 x 24, 82 pp. con 6 tavv. f.t. a colori., brossura The Annual Balzan Lecture,6. Testo in Inglese. What is the object of knowledge in literary studies? What is the relation between the academic study of literature and the public sphere? Terence Cave addresses these and other questions about the discipline as a human activity by inserting it into a wider interdisciplinary frame that is at once flexible and respectful of its special character as an object of knowledge: a cognitive approach to the study of literature. Cave spent five years exploring this approach in a series of intensive workshops and discussion groups that constituted the research project for his 2009 International Balzan Foundation Prize for Literature. In this sixth Annual Balzan Lecture, Cave begins by sketching out a general perspective within which the work of the interdisciplinary Balzan research project ‘Literature as an Object of Knowledge’ (St. John’s College Research Centre, Oxford, 2010-2013) has taken shape, with considerations on some of the problems encountered, in particular the relation between literary study and cognitive science. He then focuses on literary texts, applying cognitive approaches to offer a new perspective on the material out of which literature is made.

EAN: 9788822264077
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A cura di Giuliana Di Febo-Severo. Firenze, Olschki Ed. 2020, cm 16,5 x 23,5, iv-222 pp. con 1 fig. b/n n.t., brossura Istituto di Studi Italiani. Università della Svizzera Italiana. Officina,4. Il volume offre un panorama del dialogo tra due protagonisti della poesia italiana di secondo Novecento, Giorgio Caproni e Vittorio Sereni, muovendo dalla loro corrispondenza, scambiata nell’arco temporale compreso tra il 1947 e il 1983. Coniugate in un’unica prospettiva esegetica, sono messe in campo diverse direttrici documentarie: la parte strettamente epistolare, costituita dalle settantacinque lettere superstiti; quella più sotterranea, ma non meno significativa, delle letture reciproche, indagate a partire dalle note apposte ai volumi conservati nelle rispettive biblioteche d’autore; i non pochi scritti critici vicendevolmente tributati nel corso del cinquantennio di scambio. Il saggio introduttivo di Giuliana Di Febo-Severo delinea un quadro di questo sodalizio, illuminandone i principali snodi tematici e i riverberi nella produzione creativa dei due: i diversi luoghi e le città del loro vissuto, l’incontro condiviso con la poesia di René Char, il consorzio letterario e i contesti intellettuali in cui hanno variamente operato. Si restituisce qui un’amicizia duratura, non esente da venature di dubbio e nicchie di silenzio, ma sostenuta con forza dall’idea che «la poesia è sempre un rimedio» (G. Caproni, 31 luglio 1956).

EAN: 9788822266125
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