Lerner,Robert E.
Scrutare il futuro. L’eredità di Gioacchino da Fiore alla fine del Medioevo.
Cewntro Internazionale di Studi Gioachimiti. Roma, Viella
2008,
cm.17x24,
pp.288,
brossura copertina figurata.
Coll.Opere di Gioacchino da Fiore: Testi e Strumenti, 21.
Malgrado le proibizioni contenute nel Vangelo e duramente reiterate da teologi quali Agostino d’Ippona e Tommaso d’Aquino, una vena millenaristica percorre il Medioevo occidentale, nello sforzo di prevedere la fisionomia dei tempi a venire, prefigurando un tempo di pace sulla terra prima del giudizio finale.
Una singolare pagina della cultura ecclesiastica e laica dell’epoca è data dalla ricezione delle profezie, diffuse in scritti ma anche oralmente, in un numero sinora insospettato di testimonianze. Esse circolavano con attribuzioni pseudonime alle più famose autorità del profetismo medievale, a cominciare da Gioacchino da Fiore, oppure con vere e proprie invenzioni di nuovi profeti e visionari, allo scopo di rendere credibile un mondo di attese, rivolte a comprendere passato e presente e a tentare di prevedere il futuro.
Tra gli eredi dell’abate di Fiore emergono le figure di due frati dell’Ordine dei Minori, il provenzale Pietro di Giovanni Olivi, cui si rifecero i Beghini di Linguadoca e di Catalogna, e Giovanni da Rupescissa, ai cui testi ricorrevano quanti cercarono di fare della profezia una sorta di scienza del calcolo di avvenimenti futuri.
EAN:
9788883343605