Romano, Lalla.
Nei mari estremi.
Milano, Mondadori
1987,
cm.14x23,
pp.IX,200,
legatura ed.soprac.fig.a col.
Coll.Scrittori Italiani e Stranieri.
Prima edizione.
Una donna deve affrontare nel giro di pochi mesi la malattia mortale del compagno di un'intera vita. Questa donna, che è poi l'autrice, rievoca il lontano incontro con il giovane che sarebbe diventato suo marito, i primi sei mesi del loro sodalizio, e gli ultimi sei mesi, segnati dalla prospettiva irreparabile della fine. Il confronto con la morte produce un'esasperazione della sincerità, cioè il contrario della rimozione: diventa amore di conoscenza, ricerca dei significati ultimi, perché "non può darsi pietà senza spietatezza".