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Prefazione di Silvio D'Amico. Milano, Mondadori Ed. 1978, 1986, 2 volumi. cm.14x20, pp.1245,1380, 1 facsimile allegato e 1 incisione in antip. legature editoriali in tutta tela, sopraccoperte figg.in cofanetti. Coll.I Classici Contemporanei Italiani.

Milano, Arnoldo Mondadori 1958, cm.15x22, pp.306, legatura ed. Coll.BMM,407.

Milano, Mondadori Ed. 1989, cm.11x18,5, pp.122, brossura cop.fig.a col. Coll.Oscar Narrativa,372.

Torriana, Orsa Maggiore 1993, cm.14x22, pp.265, brossura cop.fig.a col. Coll.Novelle. [esemplare allo stato di nuovo]

Prefaz.di Giuseppe Carlucci. Roma, C.E.N. Centro Editoriale Nazionale 1967, 3 voll. cm.21x28, pp.659,376-LV,565, alcune ill.bn.nt. legature editoriali in imitlin, titoli in oro ai piatti ant.e dorsi, in cofanetto. (Altra copia,idem, piccolo strappo al dorso del III vol.).

In Appendice: Documenti. Como, Presso la Camera di Commercio 1963, cm.20x27, pp.296, 40 tavv.bn.ft.di cui 1 più volte ripieg. brossura Raccolta di Saggi e Ricerche. Esempl.intonso. Edizione limitata in 1000 esemplari.

Con un saggio di C.Donati. Milano, Franco Maria Ricci Ed. 2002, cm.17x26,5, pp.299, num.tavv.a col.applicate ft. legatura ed.in seta, piatto ant.con tav.a col.applicato. Cofanetto. Coll.Signorie & Principati. Le Italie dal '400 al '700.

Pisa, Edizioni ETS 2007, cm.17x24, pp.102, brossura, cop.con bandelle. [copia allo stato di nuovo] Coll.Testi e Studi di Cultura Classica,36. Partendo dall'interpretazione del finale del Pervigilium Veneris, il volume intende esplorare il trattamento del mito greco di Procne e Filomela in ambito latino, dalle origini alle attestazioni tardo antiche. Tale percorso plurisecolare è in grado di rilevare nell'ambiguità che caratterizza la chiusa del poemetto tardo latino la cifra stilistica della versione cosiddetta "latina" della saga, che alterna indifferentemente nomi e ruoli, metamorfosi e sfondi paesaggistici, fino a fare delle due protagoniste due meri simboli della stagione primaverile. Come in un gioco di specchi, in un rimbalzo immaginifico, Procne e Filomela, alternativamente rondine o usignuolo, moglie o cognata, offrono spunti di riflessione sulla scrittura d'arte e i suoi artifici retorici. E il mistero è destinato a perpetuarsi.