CART go to cart
Books
Total
FREE SHIPPING COSTS
FOR ORDERS OVER
35 € TO ITALY
70 € TO EUROPElimits and conditions
#201807 Religioni

Canti Sciamanici Coreani.

Curator: A cura di Antonietta L. Bruno e Boudewijn C. A. Walraven.
Publisher: UTET.
Date of publ.:
Details: cm.15x23, pp.508, alcune tavv.bn.ft. legatura ed.in tutta tela, titoli e fregi in oro al dorso.

Abstract: È possibile affermare che la Corea è un Paese dove, all’inizio del XXI secolo, lo sciamanesimo è più vitale che in qualsiasi altra regione del mondo. Il numero dei suoi officianti, in gran parte donne, si aggira sulle centinaia di migliaia, a testimonianza di come non si tratti certo di una reliquia di un attardato passato rurale destinata a scomparire in fretta. L’animata metropoli di Seoul è circondata da luoghi destinati alla celebrazione dei suoi rituali: lo sciamanesimo coreano è vivo e vegeto all’interno di una società fortemente industrializzata e urbanizzata.Ugualmente, è necessario riflettere sul significato del termine quando lo si applica alla realtà della Corea. Se si accetta la definizione di Mircea Eliade, popolare ma empiricamente mal fondata, secondo cui lo sciamanesimo è una tecnica dell’estasi, laddove l’estasi implica che lo spirito dello sciamano lasci il suo corpo per viaggiare verso regioni celesti, ben poche tracce se ne possono trovare in Corea. Poiché qui, generalmente, gli sciamani non stabiliscono un contatto con il regno degli spiriti e delle divinità facendo viaggiare il loro spirito per incontrarli, ma piuttosto li fanno «discendere» nei loro stessi corpi e prestano la loro voce agli esseri soprannaturali da cui sono posseduti. Qualcuno potrebbe definirli medium, ma il termine suggerirebbe un’attitudine passiva, mentre in realtà gli specialisti religiosi che i coreani solitamente chiamano mudang mantengono decisamente il controllo dei procedimenti e, una volta completato il percorso iniziatico, sono in grado di mettersi in contatto con l’altro mondo quando e dove vogliono. La caratteristica li farebbe rientrare nel novero degli sciamani anche applicando il criterio formulato da Gilbert Rouget, il musicologo che adattò le idee di Eliade allo studio del ruolo della musica nei rituali di possessione, indicando nella possessione volontaria un tratto distintivo della categoria. Ulteriori motivi per ascrivere i mudang al novero degli sciamani si possono rinvenire nel processo con cui i cosiddetti mudang posseduti accettano la loro vocazione, rivelando sorprendenti somiglianze con il cammino per cui lo sciamano siberiano prototipo viene condotto alla sua carriera….

EUR 65.00
-40%
EUR 39.00
Available
Add to Cart

Recently viewed...

Traduz.di Roberta Rambelli. Milano, Arnoldo Mondadori Ed. 1993, cm.14,5x22, pp.463, legatura ed. sopraccop.fig. (firma a penna al frontespizio). Coll.Omnibus.

EAN: 9788804367994
EUR 11.00
Last copy
Oxford, Clarendon Press 1970, cm.15x23, pp.XXIV,838, hardcover, dustjacket.

EAN: 9780198120070
EUR 9.00
Last copy