Dante.

Libro vincitore del Concorso bandito dal PNF. Quinta edizione illustrata. Firenze, R.Bemporad & F° 1934, cm.15,5x22, pp.232,(2), 4 tavv.in tricromia ft. di cui una all'antip., legatura ed.cartonata, cop.fig.a col. (dorso muto rifatto in tela; dedica coeva a penna al verso della tav.all'antiporta.)

Acquarelli di Aurelio Graffonara. Torino - Catania, Società Editrice Internazionale ottobre 1948, cm.21,5x27,7, pp.55,(1), 13 ill. e tavv. a col.nt., legatura ed.in mz.tela, piatti figg. a col. (piccole lacune al dorso e guasto alla cerniera ant. interna. Interni bruniti, specialmente ai margini.)

Illustrazioni di Francesco Carnevali. Firenze, Casa Editrice Marzocco 1945, cm.13,5x19, pp.140, brossura copertina figurata a colori. Sesta edizione.

Con illustrazioni di M.T. Fabbricotti. Firenze, Libreria Editrice Fiorentina 1948, cm.17x24, pp.222,(2), alcune tavv. in nero nt., legatura ed. in mezza tela, cop. fig. a colori. Coll. Ancore Azzurre, 1.

Genova, Palazzo Ducale, 31/12/08-03/05/2009. Catalogo a cura di Vittorio Bo, Guido Harari, Studio Azzurro. Milano, Silvana/La Repubblica - L'Espresso 2008, cm.17x24,5, pp.125, num.ill.bn.e a col.nt. brossura copertina figurata,

A cura di Corrado Pavolini. Torino, Edizioni di il Dramma, SET 1943, cm.15x21, pp.72, 4 tavv. in bn.ft., brossura, cop.fig.con bandelle. Coll. Teatro, Prima Serie, Vol.II.

Dal sommario: Ungaretti, Slataper, Baldini, Stuparich, Bacchelli, Savinio, Betti, Lisi, Gadda, Vigolo, Alvaro, Comisso, Tecchi, Manzini, Montale, Angioletti, Malaparte, Betocchi, Aniante, Quasimodo, Jovine, Bonsanti, Bigiaretti, Buzzati, Brancati, Piovene, Moravia, Sinisgalli, Vittorini, Landolfi, Pavese, Gatto, Bernari, Bilenchi, Sereni, Pratolini, Luzi. Milano, Marzorati Editore 1963, cm.17,5x25, pp.XIV,869-1701 (numeraz. consecutiva), 20 tavv. in bn.ft., legatura ed. cartonata, titoli in oro al dorso, sopraccoperta. Coll. Orientamenti Culturali.

Prato, Aurora Boreale Ed. 2024, cm.13x19,5, pp.54, brossura copertina figurata a colori. Coll.Simboli & Miti. Il Venusberg ("monte di Venere") è un luogo mitologico ricorrente nelle tradizioni popolari europee. Lo si può infatti ritrovare in varie leggende e racconti epici a partire dal tardo Medioevo, soprattutto nell'area tedesca. Secondo la tradizione germanica, le caverne del Venusberg ospitavano la corte di Venere, Dea dell'amore. L'accesso alla montagna era nascosto ai mortali, ma il valoroso cavaliere Tannhäuser (un trovatore tedesco erede della tradizione dei Minnesänger, storicamente esistito e in seguito mitizzato) riuscì a raggiungerlo e trascorse un anno in adorazione della Dea. Vinto dal rimorso per aver rinnegato il suo Dio, uscì dalla grotta per chiedere perdono al Papa, ma quando l'assoluzione gli fu negata il tornò al Venusberg dove rimase per sempre. Riproponiamo all'attenzione dei nostri lettori l'interessante saggio "Del Monte di Venere ossia Labirinto d'Amore" del grande storico e diplomatico tedesco Alfred Von Reumont (1808-1887), autore di numerose ricerche sulla storia di Firenze e della Toscana. Il saggio, che ripercorre la storia e le origini mitologiche e letterarie della leggenda del Venusberg, venne pubblicato nel 1871 nell'Archivio Storico Italiano. Con intduzione di Nicola Bizzi.