Caravaggio.

Milano, Motta 24 Ore Cultura 2012, cm.15,5x21,5, pp.80, num.figg.a col. legatura ed.cop.fig.a col. Coll.I Misteri dell'Arte. Le Storie di san Matteo impressero una svolta alla carriera di Caravaggio e, con lui, alla stessa storia della pittura. Dietro il loro mistero sta un processo creativo senza precedenti, con scelte e ripensamenti svelati dall'analisi radiografica, il Merisi era allora un trentenne turbolento, attivo come pittore di opere di formato medio-piccolo, commissionate da privati. Sebbene inizialmente, dunque, il cardinale Mathieu Coyntrel non intendesse coinvolgerlo nella decorazione della propria cappella gentilizia, nella chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma, fu la sorte (una buona sorte, se riletta alla luce della storia dell'arte), sotto forma di una serie di contrattempi e di coincidenze, a offrire a Caravaggio l'occasione della sua vita: diventare, pubblicamente, un "maestro".

Milano, Electa - Il Giornale 2005, cm.17,5x27, pp.144, num.ill.a col. legatura ed.cop.fig.a col. Coll.Artbooks,16.

Milano, Motta 24 Ore Cultura 2012, cm.15,5x21,5, pp.80, num.figg.a col. legatura ed.cop.fig.a col. Coll.I Misteri dell'Arte. Ciò che conosciamo della vita di Hieronymus Bosch non lascia presagire l'esplosione di fantasia, le demoniache bizzarrie della sua opera. La destinazione e la funzione delle sue opere più importanti rimangono tuttora un mistero irrisolto. A che cosa servivano i trittici popolati da una brulicante marea di figure? Chi poteva immergersi in quell'universo di simboli, di rimandi, di allusioni? "Il Giardino delle Delizie", capolavoro assoluto del pittore, è ancora legato all'immaginario gotico ma insieme già si affaccia sulle straordinarie novità del Cinquecento... compresa quella delle grandi scoperte geografiche nelle Americhe, dai Caraibi al Brasile, e nell'Africa meridionale: mistero ulteriore e non ultimo di un dipinto tra i più enigmatici e affascinanti dell'intera arte europea.

Milano, Electa 1996, cm.14,5x23, pp.64, 8 illustrazioni in bianco e nero num. n.t., 42 illustrazioni a colori num. n.t. brossura, copertina figurata a colori. Collana Pockets.

Firenze, La Nuova Italia Ed. 1976, cm.13x21, pp.168, brossura Coll.Biblioteca di Cultura,137.

Traduzione di Salvatore Quasimodo. Torino, Giulio Einaudi Editore 1967, cm.16x21,5, pp.174, brossura. Coll.Collezione di Poesia,17. Quinta edizione.

Grange Books 2000, cm.23,5x30,5, pp.174, ill.col. hardcover, dustjacket

Proverbs Chap. III ver:16 : Length of days is in her right hand, In her left hand riches and honor. William Hogarth's Industry and Idleness: Plate 12. Engraving. September 30, 1747, cm.40x27, su foglio di cm.62x48, incorniciato con cornice in legno di cm. 66x50. In William Hogarth's twelfth and last scene of Industry and Idleness, the newly elected Lord Mayor of London sits in his coach and leads a procession of guilds displaying various banners. Spectators watch and cheer. Others, however, occupy themselves in activities such as drinking or love making. To the right a comic group of city militia mill about. One stupidly discharges his gun. Besides them a boy holds a broadsheet entitled, "A full and true Account of ye Ghost of Tho. Idle". The gala occasion is observed the Prince of Wales and his peers, who occupy the upper balcony. William Hogarth's moral statement and primary purpose in this series is to illustrate the benefits of sincere and honest work. This is truely empathized in this final plate.