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L'estetica della città europea. Forme e immagini.

Author:
Publisher: Einaudi.
Date of publ.:
Series: Coll.Saggi,774.
Details: cm.16x21,5, pp.XII,218, 43 tavv.bn.ft. brossura sopracoperta figurata a colori. Coll.Saggi,774. Ristampa.

Abstract: Questo libro - scrive l'autore nell'introduzione - tratta un tema apparentemente ovvio, ma trascurato: la bellezza delle città. Il volume, che prende in esame i modelli europei di città, si preoccupa di definire le ragioni che le hanno costituite, il senso che separa lo spazio cittadino dal contado, i rapporti tra cittadini e casa abitativa, i valori di gusto e di ricchezza nei palazzi o nei tracciati urbanistici, che cosa è una strada, il suo uso, l'insediamento ed il suo rango.

EAN: 9788806128067
EUR 30.00
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#333759 Architettura
Torino, Giulio Einaudi Editore 2008, cm.11x18,5, pp.114, brossura. Collana Vele,37. La città europea è da sempre l'ambiente della nostra civitas democratica. Quello dove i cittadini si riconoscono come tali, dove sono cresciuti i diritti umani e le libertà. Per questo i muri dell'urbs sono stati immaginati con la pretesa di offrire una prospettiva di eternità nella quale radicare le nostre speranze terrene e riconoscerci pienamente come cittadini. Il degrado delle periferie europee, i cui abitanti sono privati della loro appartenenza alla civitas, è uno dei disastri del Novecento. L'Europa è stata capace di risollevarsi dalle sbandate per i totalitarismi, salvata dall'antica radice democratica della civitas, ma non sembra ancora avviata a rigenerare con altrettanta consapevolezza la consolidata figura dell'urbs. Senza alcuna nostalgia tradizionalista, Marco Romano ci invita a riscoprire il linguaggio consolidato attraverso i secoli nella sfera estetica della città. Quel linguaggio che non è soltanto una declinazione artistica tra le tante, ma il solo modo con il quale la civitas esprime il sentimento della propria cittadinanza e il riconoscimento della dignità dei suoi cittadini. «Da mille anni in Europa la sfera estetica della città è il mondo simbolico delle nostre libertà e dei nostri diritti. Se vogliamo sanare le ferite delle avanguardie e il disastro delle periferie occorre conoscere e applicare le regole consolidate della bellezza».

EAN: 9788806192563
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PROSPETTIVE – 1939/1943 II^ serie. Ristampa anastatica dei 27 fascicoli della rivista pubblicata tra il 1939 e il 1943. Con il fascicolo rievocativo 1 dicembre 1951/1 gennaio 1952. Nell’Agosto del 1938, con la ristampa del numero sui legionari di Spagna si era chiusa la ima serie di “Prospettive”, la rivista fondata e diretta da Curzio Malaparte. Il 15 ottobre del 1939 riprende le pubblicazioni con un numero dal titolo “Senso vietato” dove trovano spazio intellettuali come: Mario Praz, Alberto Savinio, Alberto Moravia, Aldo Palazzeschi e Ruggero Jacobbi (tra i tanti). Questo l’alto livello generale dei 33 fascicoli riprodotti oggi, per la prima volta in un’anastatica numerata da 1 a 999. La letteratura, l’arte, la filosofia, la politica degli anni tra il 1939 e il 1943 trovavano nella rivista malapartiana una tribuna autorevole in un particolare storico e politico del nostro paese. La ristampa contiene anche il raro numero, chiamato “Fascicolo rievocativo” datato 1 dicembre 1951 – 1 gennaio 1952 che contiene il polemico saggio mapalartiano “Guerra e sciopero”, un epistolario militare: D’Annunzio, Apollinaire, Guynemer, Barbuse, Carco e il bel saggio di De Pisis dal titolo “Venezia o la consolazione della pietra”. La ristampa, elegantemente contenuta in un apposito cofanetto è accompagnata da un fascicolo introduttivo redatto dal professor Giuseppe Pardini. Firenze, Franco Cesati Ed.- Vallecchi- Casa Malaparte 2006, Scatola contenente i 33 fascicoli in anastatica. Collana I Facsimili. Tiratura: copie numerate da 1 a 999.

EAN: 9788876672187
EUR 220.00
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Milano, Mimesis Ed. 2003, cm.11x17, pp.140, brossura copertina figurata a colori. Coll.I Cabiri. Il presente volume indaga il segreto del femminile, inteso non in senso biologico ma come essenza dell’umano. Il Femminile si incarna in figure di donna – dee, sante, mistiche, streghe… – che di esso rappresentano e simboleggiano alcuni aspetti, qui approfonditi in maniera interdisciplinare, utilizzando l’analisi linguistica, filologica, mitica e simbolica. Le figure considerate esplicitano l’arcano che del femminile è caratteristico: quell’aspetto nascosto, oscuro e profondo che risiede nell’inconscio di ognuno e che emerge nel suo legame col Sacro, simboleggiato nel saggio di Lavaroni dal mito di Ishtar. Il Femminile, infatti, si contestualizza nelle figure analizzate manifestandosi attraverso l’irruzione del sacro e del magico, la vocazione, l’ispirazione e la conoscenza arcana. Rappresentazione che, seppur legata a figure note e conosciute (Sibilla, Aurora, Chiara d’Assisi e Sophia), in realtà assume un connotato "collettivo", suggerendo un messaggio che, come le parole di Sibilla, si disperde nel vento perché inafferrabile e oscuro: tale è il contatto con l’arcano che del Sacro è espressione.

EAN: 9788884831941
EUR 9.00
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A cura di Diego Garoglio. Firenze, Soc.An.Editrice "La Voce" 1924, cm.14x19,5, pp.96,(24), rilegatura anni '50 in mz.pelle, piatti in carta francese, titoli e filetti in oro al dorso, segnalibro in stoffa. Cop.orig. conservata. Ottimo esempl. Coll. I Breviari de "la Voce".
EUR 20.00
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Cesena, Società di Studi Romagnoli 2002, cm.17x24, pp.280, alcune illustraz. bianco e nero nel testo, brossura con sopracoperta figurata, Collana Saggi e Rpertori,30.
EUR 12.00
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