Lyrics 1962-1985.

Amsco pub. 2001, cm23x30, pp.56, br, Piano/vocal/guitar.

Livorno, Debatte per il Tirreno 2006, cm.24x30, pp.80, ill.bn.nt. brossura, sopracoperta figurata a colori. Coll.Storia.

A cura di Adriano Paolella. Firenze, Edifir 2019, cm.15x21, pp.319, illustrazioni in bianco e nero. brossura copertina figurata a colori. Collana Architettura. Con testi di Elisabetta Arena, Andrea Arrighetti, Stefano Bertocci, Alessandra Biondi, Susanna Bortolotto, Massimo Bottini, Giuseppina Clausi, Maurizio Colozza, Anna Di Bene, Erika Fammartino, Piero Favino, Omar Filippi, Andrea Garzulino, Barbara Gelli, Gisella Giaimo, Anna Guarducci, Giuseppe Lobalsamo, Raniero Maggini, Francesco Mariani, Serena Massa, Liliana Mauriello, Giovanni Minutoli, Giovanni Pancani, Adriano Paolella (a cura di), Oreste Rutigliano, Mariarita Signorini, Lucilla Tozzi.

Köln, Taschen 2015, cm.22,5x30, pp.280, illustrazioni. legatura editoriale cartonata con sopracoperta figurata a colori. Collana Fotografia. Testo Italiano, Spagnolo e Portoghese. Richard Kern negli anni Ottanta l'artista era stato una figura chiave del cinema della trasgressione in veste di regista di pellicole iconiche quali You Killed Me First, Fingered e Submit to Me Now; produttore dei video "Death Valley '69" dei Sonic Youth e Lunchbox di Marilyn Manson; oltre che oltre che editore all'avanguardia della rivista autoprodotta The Heroin Addict, in seguito The Valium Addict. Dopo aver dato un calcio alla propria dipendenza dall'eroina, Kern si è dedicato alla fotografia, iniziando a ritrarre le ragazze della sua cerchia sociale pseudo-punk di New York: nude, sfrontate, tatuate, piene di piercing e in pose casuali dentro a set minimali, che spesso erano semplicemente il fatiscente appartamento di Kern. Erano giovani ma per nulla innocenti, e completamente consenzienti quando si trattava di bondage, gunplay, e della famigerata candle insertion. Il testo era un'intervista a Kern realizzata da Kim Gordon. Tutto questo anticipava SuicideGirls di sei anni, ed era totalmente, superbamente, figo. Questa edizione aggiornata contiene fotografie scartate dalla prima edizione e mai pubblicate finora, oltre a scatti rifiutati perché troppo espliciti per il primo libro e fermi immagine estratti dai suoi 25 film.

Sistema Museale Pistoiese - SIMUP. A cura di M.Bini e S.Di Paolo. Firenze, Mandragora 2025, cm.17x24, pp.128, illustrazioni a colori. brossura copertina figurata a colori. A quasi quattro anni dalla sua costituzione, il Sistema Museale Pistoiese - SIMUP presenta al pubblico una mostra diffusa sul territorio con l'intento principale non solo di mettere in collegamento le tredici realtà museali della Provincia di Pistoia, che a oggi ne fanno parte, ma anche di comunicare una visione d'insieme. "Nuovi percorsi tra passato e futuro. 5 mostre per 1 sistema museale" rappresenta un'inedita e originale esposizione "di sistema", dislocata appunto su cinque sedi ma proposta al pubblico come un unico progetto da visitare in forma itinerante. Afferisce a questo ambizioso obiettivo il Museo di San Salvatore dove sono esposti alcuni reperti che testimoniano la storia stratificata dell'Antico Palazzo dei Vescovi; ancora a Pistoia, presso il Museo Civico d'arte antica, sono indagati importanti aspetti inerenti la genesi delle collezioni della prima e maggiore istituzione museale cittadina. A Monsummano Terme è proposto, invece, un approfondimento sul Tesoro della chiesa di Maria Santissima della Fontenuova, collocato in parte nella sezione museale, che permette di conoscere meglio la raccolta frutto del legame secolare tra il santuario cittadino e i suoi fedeli. Infine a Pescia, due istituzioni diverse - la Gipsoteca Libero Andreotti e il Museo della Carta di Pescia - affrontano rispettivamente una panoramica sull'arte del disegno e la genesi del volume Il Porto Sepolto di Giuseppe Ungaretti, ornato dalle xilografie di Francesco Gamba e tirato in 500 copie numerate su apposita carta filigranata.