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Paesaggi industriali del Novecento. Siderurgia e miniere nella Maremma Toscana.

Curator: A cura di Massimo Preite.
Publisher: Polistampa.
Date of publ.:
Details: cm.23,5x24, pp. 240, ill. bn.nt. legatura ed.soprac.fig.a col.

Abstract: Dopo un'analisi storica della siderurgia in Toscana dal XVI al XX secolo, sono descritte - anche attraverso il nitore della fotografia di Bernard Bay - le miniere dell'Elba, le fonderie di Follonica, l'area siderurgica di Piombino, le miniere in Maremma, la miniera di Caporciano e quella di Ravi Marchi, la "Etruscan Mines", le miniere di pirite. I capitoli finali sono dedicati agli impianti e alle infrastrutture, descrivendo le tipologie dei castelli di estrazione, dei silos e degli altiforni e la storia e lo sviluppo delle ferrovie e teleferiche maremmane.Gli impianti dismessi formano un paesaggio specifico la cui conservazione costituisce un obiettivo primario nelle politiche di oggi. Le macchine ancora presenti, oltre a rivelare un inaspettato repertorio di valori formali, testimoniano un processo di trasformazione economica che ha ridisegnato il volto del territorio maremmano e ha fatto sì che la Toscana fosse la prima regione a porre le basi, nel Novecento, dell'industria pesante. È nella Toscana meridionale che ha preso avvio lo sviluppo della siderurgia a ciclo integrale (Portovecchio e Piombino) e della grande industria chimica basata sullo sfruttamento dei giacimenti di pirite delle Colline metallifere grossetane.

EAN: 9788859601401
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Traduzione di Giorgio Monicelli. Introduzione di Paolo Caruso. In appendice un'intervista a Sartre. Milano, Arnoldo Mondadori Editore 1974, cm.11x18,5, pp.226,(6), brossura copertina figurata a colori. Coll. Oscar Mondadori,350.
Note: Segni d'uso al dorso.
EUR 7.00
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Venezia, Marsilio 2019, cm.13,5x20,5, pp.348, brossura. Collana Universale Economica Feltrinelli. Quando si chiede qual è stato il principale disastro del XX secolo, quasi nessuno risponde l'influenza spagnola. Davvero l'abbiamo dimenticata? Eppure nel 1918 ha letteralmente cambiato il mondo uccidendo in soli due anni milioni di persone. Tra le vittime anche artisti e intellettuali del calibro di Guillaume Apollinaire, Egon Schiele e Max Weber. Nonostante l'entità della tragedia, le conseguenze sono rimaste a lungo offuscate dalla devastazione della Prima guerra mondiale e relegate a un ruolo secondario. Laura Spinney ricostruisce la storia della pandemia seguendone le tracce in tutto il globo, dall'India al Brasile, dalla Persia alla Spagna, dal Sudafrica all'Ucraina. Inquadrandola da un punto di vista scientifico, storico, economico e culturale, l'autrice le restituisce il posto che le spetta nella storia del Novecento quale fattore in grado di dare forma al mondo moderno, influenzando la politica globale e il nostro modo di concepire la medicina, la religione, l'arte. Attraverso queste pagine si legge il passato, ma si può tentare di immaginare il futuro: la prossima pandemia influenzale, le armi a disposizione per combatterla e i potenziali punti deboli dei nostri sistemi sanitari. Arriveremmo preparati ad affrontare un'eventuale emergenza?

EAN: 9788829702886
EUR 10.00
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