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Bisdosso o'vero Diario del Pastoso, a Firenze, in Italia, in Europa nel Seicento.

Author:
Curator: Ediz.a cura della Sovr.Archivistica della Toscana. Presentaz.di A.Carmi. Premessa di P.Benigni.
Publisher: Edifir per Cassa di Risparmio.
Date of publ.:
Details: 3 voll.in cofanetto. cm.24x34, pp.936 compl. legature editoriali copp.figg. Ristampa anastatica del manoscritto del XVII secolo.

EUR 45.00
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#120227 Arte Pittura
Prefaz.di Sira Borgiotti. Collana diretta da Francesca Cagianelli e Dario Matteoni. Firenze, Mauro Pagliai Ed. 2008, cm.17x24, pp.126, ill.a col.nt. brossura cop.fig.a col. Coll.I Maestri della Luce in Toscana,6. Cafiero Filippelli (1889-1973), dapprima partecipe dei fermenti dello storico Caffè Bardi, quindi membro del Gruppo Labronico, deve ascriversi a quegli innovatori della sintassi macchiaiola in direzione di un personale e suggestivo divisionismo, nonché del postimpressionismo. Sia nell’ambito delle mostre del Gruppo Labronico, sia nelle sedi dell’Internazionale degli Amatori e Cultori di Roma, della Biennale di Venezia, della Primaverile Fiorentina e della Quadriennale di Torino, Filippelli assurge alla fama di “mago degli interni”, specializzato in effetti di luce artificiale. Spesso sottovalutato dalla critica anche in ragione di tale fama, l’artista viene ora finalmente riletto nella giusta complessità di una tempra creativa tutt’altro che univoca. Fedele certamente all’insegnamento fattoriano, saprà comunque trovare una formula personale dapprima grazie a una seducente rilettura delle avanguardie spagnole, in particolare Zuloaga, quindi, a partire dagli anni Trenta, tramite un’ambizione compositiva in linea con il Novecento Italiano

EAN: 9788856400274
EUR 12.00
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Traduz.di Giulio De Angelis e Maria Teresa Ferrari con uno scritto di Gilles Deleuze. Milano, SE Ediz. 2021, cm.13x22, pp.172, brossura copertina figurata a colori con bandelle,. Coll.Testi e Documenti,258. «Un destino ineluttabile grava sulla seduzione. Stregonesca o amorosa che fosse, per la religione rappresentò sempre la strategia del demonio. La seduzione è sempre riferita al male. O al mondo. È l’artificio del mondo. Questa maledizione si è mantenuta inalterata attraverso la morale e la filosofia, e oggi attraverso la psicoanalisi e la “liberazione del desiderio”. Può apparire paradossale che proprio oggi, nel momento in cui i valori del sesso, del male e della perversione sono divenuti promozionali e tutto quel che è stato maledetto festeggia la propria risurrezione spesso programmata, la seduzione sia comunque rimasta nell’ombra – vi sia definitivamente rientrata. […] La seduzione è sempre all’erta, pronta a distruggere ogni ordine divino, foss’anche quello della produzione o del desiderio. Per tutte le ortodossie la seduzione continua a rappresentare il maleficio e l’artificio, una magia nera che perverte tutte le verità, una congiura di segni, un’esaltazione dei segni nella loro utilizzazione malefica. Ogni discorso è minacciato da questa improvvisa reversibilità o assorbimento nei propri segni, senza traccia di senso. È per questo che tutte le discipline, il cui assioma sia costituito dalla coerenza e dalla finalità del proprio discorso, non possono che esorcizzarla. Ed è qui che seduzione e femminilità si confondono, si sono sempre confuse. L’incubo del maschile è sempre stata la possibilità improvvisa di reversione nel femminile. Seduzione e femminilità sono ineluttabili come il rovescio stesso del sesso, del senso, del potere. Oggi l’esorcismo si fa più violento, più sistematico. Entriamo nell’era delle soluzioni finali, ad esempio quella della rivoluzione sessuale, della produzione e della gestione di tutti i godimenti liminali e subliminali, micro-processione del desiderio di cui la donna, produttrice di se stessa come donna e come sesso, è l’ultima incarnazione. Fine della seduzione. Oppure trionfo della seduzione molle, femminilizzazione ed erotizzazione bianca e diffusa di tutti i rapporti, in un universo sociale ormai esaurito. Oppure, ancora, niente di tutto questo. Perché niente potrebbe esser più grande della seduzione stessa, neppure l’ordine che la distrugge».

EAN: 9788867236534
EUR 20.00
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EUR 15.00
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#323223 Ebraica
Prima traduzione italiana di Diego Valbusa, con illustrazioni e carte. Milano, Società Editrice Libraria s.d.circa 1920, 2 volumi. cm.16x24, pp.916, 872, con numerose illustrazioni n.t. di cui molte a pagina intera, con tavole semplici ,doppie, carte geografiche. Belle legature inizio Novecento in mezza pergamena con angoli, due tasselli in pelle al dorso, titoli e fregi in oro. Piatti fasciati in carta marmorizzata. Tagli rossi. Sezione Prima, Volume Settimo , Tomo I e II. : Storia Universale Illustrata per cura di Gugliemo Oncken. Storia del giudaismo anteriore al cristianesimo sino all'epoca della dominazione greca, allo stato giudaico e origine del cristianesimo.
EUR 140.00
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Con proemio e note biografiche di G.Pipitone Federico. Palermo, Libreria Editrice Ant. Trimarchi 1910, cm.12,5x19,5, pp.LX,192, brossura.
EUR 16.00
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