Morgante e Lettere.

A cura di Domenico De Robertis. Firenze, Sansoni 1984, cm.13x21, pp.LXV,1126, legatura editoriale cartonata, sopracoperta. Coll.I Classici Italiani.

Nota critica al testo, indice dei nomi, indici. A cura di Franca Ageno. Milano, Napoli, Riccardo Ricciardi Ed. 1950, cm.15,5x23, pp.XXX,1179, legatura ed.in tutta tela. Coll.La Letteratura Italiana Storia e Testi,17.

Con un discorso di Ugo Foscolo. Milano, Istituto Editoriale Italiano s.d.ma c.anni '30, 2 voll. cm.12,5x19, pp.456, 1 tav.bn.in antip. legatura ed.in tutta tela, titoli in oro al dorso e al piatto anteriore. Coll.Classici Italiani,53-54. Fregi di Duilio Cambellotti.

A cura di George B.Weston. Bari, Gius.Laterza & Figli 1930, 2 voll. cm.14x22, pp.480,536, brossure. Coll.Scrittori d'Italia,131,132.

Milano, Xenia Ed. 1994, cm.13x19,5, pp.126, brossura cop.fig.a col. Coll.Tascabili,19.

A cura di Paolo Boschini. Pisa, Ediz.ETS 2003, cm.12,5x19, pp.132, brossura Coll.Tracce,20. Harnack (1851-1930) fu un intellettuale che partecipò consapevolmente alle vicende del suo tempo, mettendo in campo le sue competenze specialistiche di storico del cristianesimo, ma anche la propria personale adesione al modello religioso di Lutero. Gli elementi essenziali della Riforma, che Harnack si sforzò di applicare a tutti i campi dell’esistenza umana, furono l’affermazione del primato dell’individuo e della sua libertà di ricerca e di azione, la creazione di una comunità spirituale dotata di forte senso etico e religioso, l’opzione prioritaria per il sociale. I due saggi (1894 e 1896) qui tradotti testimoniano il suo sforzo di riflessione teorica sulla relazione che lega il cristianesimo all’accadere storico e alle dinamiche sociali del mondo moderno.

Milano, Mondadori Ed. 2010, cm.14x21, pp.150, brossura cop.fig.col. Coll.Chrysalide. La storia di un treno da Grosseto a Roma, il racconto di un viaggio in macchina per Sanremo, di un palcoscenico a un metro dal papa. "Sogno di andare in America a fare il ricercatore scientifico" racconta Jessica, pochi giorni prima della sua esibizione al Teatro Ariston. Anche se ha ballato con Kledi, dice: "Ho la sindrome del vigile, quando canto mi concentro sulla voce e mi trasformo in un palo." Anche se ha cantato a Sanremo, ammette: "Sono un contralto ma vorrei essere un soprano." E mentre ripercorre i momenti più emozionanti della sua brevissima ma intensa carriera, ci svela la nascita del suo nome, ma soprattutto il suo segreto: "Se puoi sognarlo, puoi farlo." "Io canto da sola" è la storia di una ragazza normale, con grandi sogni.

6 disegni a carboncino stampati in formato 34x40, su carta Favini serie Acqua gr.200. 1991, cm.34x40, pp.28 ill. fascicolo, con copertina figurata, sopracoperta velina. Esemplare con dedica autografa dell'artista, firmato Donatella. Edizione in 40 esemplari numerati in numeri romani, nostro n.18.