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Fedra di Jean Racine. Traduzioni III.

Autore:
Editore: Mondadori.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Lo Specchio. I Poeti del Nostro Tempo.
Dettagli: cm.13x20, pp.194, Brossura copertina figurata a colori. Coll.Lo Specchio. I Poeti del Nostro Tempo. Prima edizione.

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A cura e con un saggio introd.di C.Ossola. Torino, UTET 1997, cm.17,5x24,5, pp.126, num.ill.e tavv.bn.nt. legatura ed. sopracop.fig.a col. Coll.Strenna.
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Terza edizione. Presentazione di Benito Mussolini. Edizione illustrata da 20 xilografie di Francesco Gamba. La Spezia, Nella Stamperia Apuana di Ettore Serra 1923, cm.25x35,5, pp.133 (15), brossura editoriale con sopraccoperta rimboccata, illustrata con fregi in bianco e nero, ampia unghiatura. Stampato su carta in barbe di pregio con marca editoriale «E S» [Ettore Serra] in filigrana, appositamente fabbricata dalla cartiera Magnani di Pescia. Cofanetto. Tiratura di 500 esemplari. Il noostro n.131. Edizione in gran parte originale e libro completamente riorganizzato nella sua struttura, anche stilistica, dove l’asciuttezza dell’Ungaretti del 1915 comincia a trasformarsi nel concentrato lirismo del “Sentimento del tempo”. Sontuosa edizione sia per la complessa realizzazione tipografica sia per la bellezza delle illustrazioni che ne fanno forse il più bel figurato del Novecento italiano. Cofanetto editoriale ricostruito sui lacerti di quello originale. Bellissima copia come nuova ad eccezione di lievissime macchioline sulle prime carte. Esemplare impreziosito da una lunga dedica autografa di Ungaretti, strettamente coeva, che non solo commuove per la struggente bellezza del suo dettato poetico ma che anche costituisce un documento letterario di straordinaria importanza che risolve il problema della poesia pura e del rapporto tra Ungaretti ed il movimento ermetico. Visto il costo enorme del libro all’epoca, ed in base alla nostra esperienza, probabilmente unica copia con dedica in possesso privato. À Joseph Baruzi À son âme en tourment et très noble Ces quelques images Jaillies de passions, qui se sont efforcées d’être pures. Rome, le 9 juillet 1923. Via del conte rosso, 10. Giuseppe Ungaretti Dalla pesantezza delle passioni alla loro decantazione, distillate in puri suoni: così in sintesi il senso di questa straordinaria dedica in cui Ungaretti, a sette anni di distanza dalla sua prima pubblicazione, riassume in termini memorabili la poetica simbolista del Porto sepolto. Al nobile amico afflitto dai tormenti dell’anima il poeta offre la formula dell’esenzione dal dolore conquistata nelle trincee del fronte di guerra: immagini sottratte alle sofferenze e purificate nell’incolume alterità dei suoni, salvati dal tempo dell’orrore nell’ intemporalità del frammento, reso eterno dalla meraviglia salvifica della sonorità stessa (lezione appresa dal grande maestro del simbolismo francese, Mallarmé). La dedica è un unicum per l’esplicita formulazione di una poetica che Ungaretti nel 1923 stava ancora elaborando e che scaturirà, pienamente realizzata, in Sentimento del tempo. All’amico sofferente per l’assedio delle passioni Ungaretti anticipa, oramai maturata dall’esperienza post-simbolista de L’allegria, la mitografia della parola pura scampata all’effimero della storia e risanata dalla sua stessa, decantata trasparenza: mitologia della “poesia pura” che sarà di grande momento esemplare per i giovani poeti dell’Ermetismo già pronti, negli anni Trenta, a esplorare l’assolutezza del suono combinato con l’analogico nesso tra immagine e alterità. Si tratta dunque di un documento eccezionale, in quanto raramente un grande poeta si dispone ad affidare ad una semplice dedica una sintesi così memorabile e storicamente unica della propria concezione della parola e della sua magia evocativa di una salvezza contro la storia. I fratelli Jean e Joseph Baruzi, e soprattutto il secondo, erano molto legati ad Ungaretti, come dimostra il cospicuo carteggio ancora, a mia conoscenza, inedito. Jean fu Professore di Storia delle Religioni, e si interessò soprattutto di Mistica e di Spiritualità: San Paolo, San Giovanni della Croce, Leibniz e l’organizzazione religiosa della terra. Joseph fu filosofo, storico della Filosofia e musicologo, in queste veste interessato particolarmente a Wagner, e recependo quindi una istanza inerente alla dialettica dei suoni che era una eredità del dibattito simbolista e decadente sul moderno incanto musicale che si era concentrato sulle pagine della celebre Revue wagnerienne. Joseph era attratto anche dallo straniante, e inventivo linguaggio eschileo e dal Misticismo di Platone e Dante, per l’influsso probabile di suo fratello. Era stato alla Sorbona allievo di Bergson e ne aveva ereditato la passione a studiare il rapporto tra l’uomo, la memoria ed il tempo. Tale lavoro di riflessione si concretizzò in uno dei suoi più celebri libri, La Volontè de Mètamorphose, edito nel 1911. Tale opera costituì una fonte molto importante per la genesi della Recherche proustiana, perché permise allo scrittore di chiarire il suo rapporto dialettico con Schopenhauer, facendogli apprezzare il concetto di “memoria involontaria” alla base delle reminiscenze proustiane e delle “intermittences du coeur”. Ma tali rapporti intellettuali furono importanti anche per la genesi della poesia ungarettiana, per la sua propensione a scandagliare i meandri della memoria umana, della percezione interiore e dello scorrere del tempo; erano queste probabilmente le tematiche che nel 1923 accomunavano ancora biografia personale ed esperienze intellettuali dei due amici, e da qui prende le mosse questa intuizione ungarettiana che si concretizza nella dedica, frammento lirico o epigramma consolatorio, con la più potente medicina che Ungaretti, sciamano della Parola, poteva somministrare al suo dolente amico, l’incanto della poesia. Una parola tra [ indice | indici | contiene | volumi ] e due punti finali: ## Tomo 1 // Opzionale, è un titolo, può essere usato più volte. -- Prima voce dell'indice. -- Seconda voce dell'indice // Non inserire altro testo sotto all'indice, inserirlo prima dell'indice.
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A cura di Mario Diacono e Luciano Rebay. Milano, Arnoldo Mondadori Editore 1986, cm.11x18, pp.CV,(1),1097,(5) legatura editoriale in tutta pelle, titoli e impress. in oro al dorso, sopraccop. trasparente, custodia figurata Coll.I Meridiani. Prima edizione.

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#205453 Letteratura
A cura di Rosario Gennaro. Firenze, Olschki Ed. 2010, cm 17 x 24, xxvi-252 pp. Biblioteca dell'«Archivum Romanicum» - Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia, 367. L’opera contiene le lettere scambiate tra Giuseppe Ungaretti e il suo principale traduttore francese. Temi più ricorrenti: la corsa di Ungaretti al Nobel, i successi teatrali della Fedra di Jean Racine (traduzione a cura di Ungaretti), l’elaborazione dei testi per Les cinq livres, terzo volume poetico di Ungaretti in francese. In appendice, un radiodramma di Jean Lescure con traduzione a cura di Ungaretti. / The volume features letters exchanged between Giuseppe Ungaretti and his primary French translator. The most recurrent themes are: Ungaretti’s run for the Nobel prize, the theatrical success of Fedra di Jean Racine (translation by Ungaretti), the elaboration of texts for Les cinq livres, and the third collection of poems by Ungaretti in French. In the appendix, a radio script by Jean Lescure with translation by Ungaretti.

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Trento, Prov. Autonoma di Trento - Istitut Cultural Ladin "majon di fascegn" 2008, 3 voll., cm.22x30,5, pp.764 (numeraz. consecutiva), numerose ill.e cartine a col.e in bn.nt., legature editoriali cartonate, sovraccoperte figg., cofanetto. Un timbro ai frontespizi, altrimenti esempl. allo stato di nuovo. Coll.Ricerca Geografica,10.
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Raccolta di lavori svolti nell'anno 1997. Parte I : "L'uomo alle soglie del terzo millennio". Parte II " Considerazioni varie ". Sublime aeropago dei grandi Eletti Cavalieri Kadosch "Domizio Torrigiani, Valle dell'Arno- Zenit di Firenze. A.U.T.O.S.A.G. (Ad Universi Terrarum Orbis Summi Architecti Gloriam). 1996, cm.14,5x21, pp.172, brossura. Introduzioni di Salvatore Lai, Renzo Lebrun, Giuseppe Funes, Sallustio Leoncini. Edizione numerata ad personam.
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