Gengis Khan 2. L'ombra dei conquistatori.

Bologna, Alessandro Editore 1998, cm.21,5x29, pp.48, legatura editoriale, copertina figurata a colori. I libri di storia ricordano di come Temugin, principe mongolo, divenne il signore delle steppe e capo di tutte le tribù tartare con il nome di Gengis Khan, e si lanciò in una guerra di conquista verso la Cina settentrionale, il Turkestan, la Persia e l'Afganistan. Questa nuova serie di fumetti, scritta dall'impareggiabile Patrick Cothias, già autore de "Le 7 vite dello sparviero", ricostruisce la vita di Gengis Khan, dalla nascita e adolescenza (raccontate in questo primo libro), alla morte. Amicizia, amore, ambizione e coraggio costellano la vita di colui che voleva essere il signore del mondo. I disegni di Griffo, autore di un memorabile "Giacomo C.", restituiscono il sapore di un mondo fatto di piccole cose, accampamenti, carri e grandi dimore signorili, il tutto all'interno di una natura che è davvero il caso di definire "incontaminata".

Roma, Ecole Française de Rome 1987, cm.22,5x28, pp.VIII,414, brossura con bandelle,cop.fig.a col. Collection de l'Ecole Française de Rome,100.

Storie fantastiche di uomini che si tramutano in animali e viceversa, nelle quali mancano confini sicuri tra naturale e soprannaturale, e non si danno valori definiti al tempo e allo spazio. A cura di Giancarlo Alfano, con una nota di Alberto Varvaro. Palermo, Sellerio Ed. 1997, cm.12x17, pp.184, brossura con sopracoperta figurata a colori. Coll.La Memoria,384. Scritto attorno al 1200 dal monaco lorenese Giovanni di Alta Selva, Dolopato ovvero Il re e i sette sapienti all'interno di una vicenda principale che ricorda quella biblica della moglie di Putifarre, vede incastonarsi le storie narrate da sette vegliardi allo scopo di ritardare il supplizio del giovane Lucinio, figlio del re di Sicilia Dolopato. Storie fantastiche di uomini che si tramutano in animali e viceversa, nelle quali mancano confini sicuri tra naturale e soprannaturale, e non si danno valori definiti al tempo e allo spazio: ciò che oggi chiamiamo «fiabe». Raccontate per millenni, ma escluse dalla letteratura colta. Giovanni di Alta Selva, osserva Alberto Várvaro nella sua Nota, fu tra i primi «a trovare la forza per rompere una rimozione e consegnare alla pagina scritta ciò che era considerato degno solo della parola orale».

Improvise with today's top artists. Van Nuys, Alfred Publishing Co. 1994, 1 Vol. + CD, cm.23x30,5, p.24, brossura cop.fig.a col. Clarinet, trumpet, soprano saxophone, tenor saxophone, baritone T.C.

A cura di Cecilia Iannella. Pisa, Edizioni ETS 1997, cm.17x24, pp.308, brossura, cop.con bandelle. Coll.Studi Medievali,5.