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L'azzurro del cielo.

Autore:
Curatore: Nota bibl.di Guido Neri. Trad.di Oreste Del Buono.
Editore: SE.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Testi e Documenti,293.
Dettagli: cm.12,5x20,5, pp.168, tavole fotografiche bn.ft. brossura cop.fig.bn. Coll.Testi e Documenti,293.

Abstract: «Più o meno ognuno di noi è legato ai racconti, ai romanzi, che gli rivelano la molteplice verità della vita. Solo quei racconti, letti a volte come in delirio, lo pongono davanti al destino. Dobbiamo dunque cercare appassionatamente che cosa possa essere un racconto, come orientare lo sforzo attraverso il quale il romanzo si rinnova o, meglio, si perpetua. La preoccupazione delle tecniche nuove, che compensino la sazietà delle forme conosciute, pare dominare qualsiasi riflessione. Ma non riesco a spiegarmi ? se vogliamo proprio sapere che cosa un romanzo possa essere ? perché non si individui subito e non si sottolinei quella che dovrebbe costituire la base per una vera ricerca. Il racconto che rivela le possibilità della vita non richiama necessariamente, ma può richiamare, un momento di rabbia, senza il quale l'autore resterebbe cieco a quelle possibilità eccessive. Ne sono convinto: solo la prova asfissiante, impossibile, dà all'autore il mezzo per spingere lontano la sua visione, per andare incontro alla attesa del lettore stanco dei limiti angusti imposti dalle convenzioni. Come si può perdere tempo su libri alla cui creazione l' autore non sia stato manifestamente costretto? [...] Ho voluto esprimermi brutalmente. Ma non intendo insinuare che solo un sussulto di rabbia o la prova della sofferenza possa assicurare a un racconto il potere della rivelazione. Ne ho parlato per arrivare a dire che solo un tormento mio personale è all'origine delle mostruose anomalie di L'azzurro del cielo. Queste anomalie sono la base di L'azzurro del cielo. Ma ero così lontano dal pensare che tale base potesse bastare a conferirgli una validità, che avevo rinunciato a pubblicare questo libro, scritto nel 1935. Ora, amici toccati a suo tempo dalla lettura del manoscritto m'incoraggiano alla pubblicazione. Alla fine mi sono rimesso al loro giudizio ». Con una nota di Guido Neri.

EAN: 9788867235094
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(Prima Ediz.Italiana). Traduzione di Andreola Pizzetti. Roma, Editrice L'Airone 1969, cm.13,5x21,5, pp.154, legatura ed. sopraccop.fig.bn. Coll.Le Nuove Esperidi,4.
EUR 36.00
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Traduz.di Adriana Dell'Orto. Milano, ES Ediz. 1997, cm.13x22, pp.254, brossura copertina figurata a colori con bandelle. Coll.Biblioteca dell'Eros,8. "Da lungo tempo, gli uomini parlano senza paure e apertamente di erotismo. Ciò di cui parlo è cosa ormai nota. Ho voluto semplicemente ricercare, nella diversità dei fatti descritti, una coesione. Ho tentato di fornire un quadro coerente di un insieme complesso di atteggiamenti umani. E questa ricerca di un insieme coerente che differenzia il mio tentativo da quelli della scienza. La scienza studia un problema isolato. Accumula lavori specialistici. Io ritengo che l'erotismo abbia per gli uomini un senso che la metodologia scientifica non è in grado di cogliere. L'erotismo può essere fatto oggetto di indagine solo a patto che, indagando su di esso, si indaghi sull'uomo." (Georges Bataile)

EAN: 9788885357082
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Traduz.di Eugenio Ragni. Roma, Ediz.Club su licenza Gremese Ed. 1983, cm.13x22,5, pp.191, legatura ed.in tutta tela, placchetta fig.a col.applicata in cop. Coll.Erotica.
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Traduz.di Renato Baldassini. Milano, SE Ediz. 2020, cm.13x22, pp.153, brossura con bandelle,copertina figurata a colori. Coll.Testi e Documenti,303. Come i racconti fittizi dei romanzi, i testi che seguono - almeno i primi due - si offrono con l'intenzione di rappresentare la verità. Questo non significa che io sia portato a conceder loro un valore convincente. Non ho voluto barare. D'altra parte non esiste romanzo che, in linea di massima, possa barare. E io non potevo presumere di riuscirci meglio di un altro. Credo persino che in un certo senso i miei racconti attingano chiaramente l'impossibile. Queste evocazioni hanno in verità una grevità penosa. Una grevità che si lega forse al fatto che l'orrore ha talvolta avuto nella mia vita una presenza reale. Può anche darsi che soltanto l'orrore, sia pur colto nella finzione, mi abbia permesso di sfuggire al sentimento di vuoto della menzogna... Il realismo mi sembra un errore. Soltanto la violenza si sottrae al sentimento di povertà delle esperienze realistiche. Soltanto la morte e il desiderio hanno la forza che opprime, che spezza il respiro. Soltanto l'eccesso del desiderio e della morte permette di attingere la verità. Si apre dinanzi alla specie umana una duplice prospettiva: da un lato la prospettiva del piacere violento, dell'orrore e della morte - esattamente quella della poesia - e, in senso opposto, quella della scienza o del mondo reale dell'utilità. Soltanto l'utile, il reale, hanno un carattere di serietà. Non possiamo mai arrogarci il diritto di preferirgli la seduzione: la verità ha dei diritti su di noi. Ha su di noi persino tutti i diritti.

EAN: 9788867235315
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#4800 Scienze
Roma, 16-17/6/1963. Roma, Accad.Naz.dei Lincei 1964, cm.18x27, pp.292, num.tavv.bn., brossura Coll.Problemi Attuali di Scienza e di Cultura,65. Intonso.
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Milano, Amilcare Pizzi Ed. per Cassa di Risparmio di San Miniato 1990, cm.24,5x34, pp.272, centinaia di figg.bn.e col.nt. legatura editoriale sopracoperta figurata a colori.
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Alessandria, Edizioni dell'Orso 1999, cm.17x24, pp.144, brossura. Coll.Studi e Ricerche. Seconda edizione. Le biografie di Petrarca si sono sempre occupate dei suoi studi giuridici, e quindi delle sue cognizioni di diritto, forse anche perchè distratte da qualche dichiarazione del Poeta d’indifferenza verso quegli studi e per la sua ben nota ostilità per l’ambiente forense. Solo uno studioso, Francesco Lo Parco, tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, si occupò ex professo di questo argomento, arrivando a concludere che il Petrarca era completamente ignorante di diritto. Tale conclusione, frutto di gravi fraintendimenti e di opache e incomplete letture, deve avere almeno in parte determinato il giudizio negativo comunemente ripetuto — salvo qualche rara eccezione, come il Billanovich — sulla serietà degli studi giuridici del Poeta, che ha trascinato, come scontata conseguenza, quella sua ignoranza del diritto. Questo lavoro, attraverso una minuziosa analisi delle opere petrarchesche, dimostra, precisando e ampliando l’esame e le conclusioni della prima edizione, la profonda, scientifica conoscenza che il Petrarca ebbe del diritto elaborato dal suo tempo, e quindi delle fonti giuridiche romane che ebbe per le mani fino al termine della sua vita.

EAN: 9788876943669
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#326305 Esoterismo
Traduzione di Pierangelo Grazia e Gian Marco Rinaldi. Milano, CDE su licenza Sperling e Kupfer 1995, cm.14,5x21,5, pp.414, legatura editoriale cartonata, sopracoperta figurata a colori.
EUR 10.00
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