Antonio Bini. Monografia completa dell'Artista.

Milano, Arti Grafiche Ricordi 1964, cm.26x36, pp.151, 86 tavv.a col.ft. legatura ed.in tutta tela, sopracop.fig.a col.

Presentaz.di Valerio Mariani. Roma, Soc.Poligrafica Commerciale s.d.ca 1957, cm.19x27, pp.46, 26 tavv.a col.ft. legatura ed. sopracop.fig.a col.

Torino, UTET 1942, cm.15x21,5, pp.314, 40 figg.bn.nt., brossura soprac.fig.a col. Coll.I Grandi Italiani,13.

Firenze, Rinascimento del Libro 1930, cm.21,5x29,5, pp.118, CXXVIII tavv.bn.ft.di cui una a col. legatura ed.cartonata, titoli in oro al piatto ant.e dorso.

Tome X:Dialogue sur l'amour. Histoires d'amour. Texte établi et traduit par M.Cuvigny. Ediz.con testo a fronte. Paris, Les Belles Lettres 1980, cm.13x20, pp.268, legatura ed. Coll.des Univ.de France.

Con vocabolario. Modena, Tipografia dell'Immacolata Concezione 1864, Vol.I e II di 4, rilegati in un tomo. cm.10x16, pp.IX,376,280, rilegato in mz.pelle. (legatura con mende, e mancanza dell'angolo anteriore superiore, circa 2 cm.

Roma, Salerno Ed. 2013, cm.14,5x21, pp.300, brossura copertina figurata a colori. Coll.Sestante,26. Nell'ultimo cinquantennio Joyce è stato oggetto di voghe critiche momentanee che hanno enfatizzato aspetti secondari o marginali dell'arte dello scrittore, a scapito di altri più sostanziali, perciò stesso deformando e decentrando la realtà della sua scrittura. "Joyce" di Franco Marucci vuole rappresentare un sano ed equilibrato "ritorno alla critica". Dopo avere reinserito Joyce nel suo contesto di origine - la tradizione del Rinascimento civile, politico e soprattutto culturale e letterario di fine Ottocento in Irlanda -nei capitoli centrali e finali Marucci ripercorre il tirocinio poetico e delle "epifanie" e affronta meticolosamente le quattro unità narrative del "corpus" joyciano (più una quinta, drammatica), sia come creazioni estetiche autonome sia come tappe di un'escalation poliglotta e polistilistica che culmina nel "banchetto dei linguaggi" di "Finnegans Wake". Tra i linguaggi partecipanti a questo "banchetto" uno dei primi commensali, dopo l'inglese, è l'italiano, perché quelle cinque opere germinarono, furono scritte o chiuse durante il determinante soggiorno decennale dell'autore a Trieste, dove la sua arte e la sua lingua letteraria si arricchirono e riorientarono. Marucci dedica perciò nuove e più approfondite ispezioni preliminari agli "scritti italiani", critici e giornalistici, e alle traduzioni e alle autotraduzioni joyciane, tra le quali primeggia quella di "Anna Livia Plurabelle" da "Finnegans Wake".

Padova 16-18 novembre 2000, a cura di Piero Del Negro, Padova, Università di Padova, 2002. 2002, cm.16x24, pp.188, brossura. Centro Interuniversitario di Studi e Ricerche Storico Militari, Commissione italiana di Storia Militare. Indici in appendice.