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#309692 Storia Antica

Ezio.

Autore:
Editore: Salerno.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Profili,78.
Dettagli: cm.16x24, pp.225, brossura copertina figurata a colori. Coll.Profili,78.

Abstract: "La storia spesso trascura di raccontare in modo adeguato la vita di uomini illustri che restano singolarmente sullo sfondo degli avvenimenti, e questo è il caso di Ezio, l'ultimo grande generale di Roma, la cui biografia può essere si ricostruita ma con forti lacune che ne lasciano spesso intravvedere soltanto un'arida successione di avvenimenti. Non esistono infatti per la sua epoca opere di ampio respiro, come ci saranno per il secolo successivo, e la maggior parte delle notizie è affidata a scarne cronache, che non ci consentono di conoscere più di tanto il personaggio. Ezio fu il generale più eminente della sua epoca travagliata e può sicuramente essere definito l'ultimo dei Romani, un «antico romano», come comunemente si dice, vissuto quando l'impero era ormai ridotto a una pallida ombra di ciò che era stato. Edward Gibbon scrisse di lui che era 'l'uomo celebrato universalmente come terrore dei barbari e baluardo della repubblica di Roma' e gli stessi giudizi elogiativi si colgono negli storici dell'antichità..." (Dalla prefazione).

EAN: 9788869733024
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Con un saggio di Nicola Ivanoff sulla decorazione della Biblioteca di San Giorgio Maggiore. Firenze, Olschki Ed. 1976, cm.17x24, pp.144, con 14 tavv.bn.ft. brossura sopracoperta figurata. Coll.Civiltà Veneziana. Saggi,19.

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#305668 Storia Medioevo
Roma, Salerno Editrice 2020, cm.15x21,5, pp.160, brossura copertina figurata a colori. Coll.Piccoli Saggi,72. Come è nata Venezia? E quando è cominciato l’insediamento dell’uomo in laguna? Dove fu posata la prima pietra di fondazione, a Rialto come vuole la tradizione, oppure a Torcello dove sorge la prima basilica? È difficile rispondere a queste domande perché realtà e mito si confondono nei racconti degli storici medievali sulle origini di Venezia. L’unica cosa veramente certa è che la città nacque bizantina e tale si mantenne per alcuni secoli. Ma i Veneziani (o “Venetici” come li chiamavano i Bizantini) elaborarono già nel X secolo una leggenda, secondo cui la loro città sarebbe stata fondata in «un luogo deserto, disabitato e paludoso» al tempo dell’invasione di Attila, quando cioè il re unno devastò la terraferma veneta distruggendo Aquileia e altri centri minori. Il racconto era destinato a nobilitare l’origine della città lagunare, facendola derivare da un avvenimento drammatico che colpiva fortemente l’immaginario collettivo. Ma la realtà era diversa: i Veneziani non si insediarono in territori deserti e la migrazione ebbe luogo in un lungo arco di tempo. Le isole in cui si sarebbe formata Venezia erano infatti abitate già in epoca romana. Un lento processo avrebbe dunque portato l’arcipelago a diventare una delle piú grandi potenze del Mediterraneo.

EAN: 9788869735295
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#307032 Storia Medioevo
La cortigiana che regnò sul trono di Bisanzio. Roma, Salerno 2017, cm.16x24, pp.234, legatura editoriale all'olandese, copertina figurata a colori. Coll.Profili,68. Pochi personaggi storici, scriveva nel 1901 il bizantinista Charles Diehl, sono più difficili da giudicare dell'imperatore Giustiniano. Si può dire nello stesso tempo di lui assai bene e assai male e per giustificare il male come il bene le prove sembrano moltiplicarsi. Lo storico moderno è forse meno sensibile alle sue categorie morali, ma quanto afferma è indubbiamente vero. Se però è difficile giudicare Giustiniano, ancor più lo è con la moglie Teodora e ciò per due buoni motivi. Il primo è che Teodora imperatrice è assai diversa dalla giovane attrice che aveva condotto una vita sregolata a Costantinopoli, quasi come si trattasse di due persone diverse, anche se la storia annovera altri casi del genere. Il secondo, di ordine tecnico, consiste nel fatto che l'informazione sulla sua attività è piuttosto carente e fortemente contraddittoria. Quella poi che dovrebbe essere la fonte principale, la 'Storia segreta' di Procopio di Cesarea, sembra per molti storici presentare un quadro distorto della realtà dovuto all'odio viscerale che aveva l'autore per lei." (dalla premessa dell'autore)

EAN: 9788869731495
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EAN: 9788876983702
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