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Phèdre ou de la beaute des ames.

Autore:
Curatore: Traduction integrale et Nouvelle avec notes suivie du Traité de Plotin sut le Beau par Mario Meunier.
Editore: Payot.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.12x19, pp.252, brossura.

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Traduz.di M.Valgimigli, A.Zadro, P.Pucci, G.Sillitti, e altri. Roma, Editori Laterza 1966, 2 voll. cm.14x21, pp.LIII,1294,1254, legature editoriali, Coll.Filosofi Antichi e Medievali.
EUR 34.90
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Tome IX. I partie. Texte établi et traduit par Auguste Diés. Ediz.con testo a fronte. Paris, Les Belles Lettres 1950, cm.13x20, pp.LXV,140, brossura. Collection des Universités de France.
Note: firma ex libris.
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Tome VII. I partie. Livres IV-VII. Texte établi et traduit par Emile Chambry. Ediz.con testo a fronte. Paris, Les Belles Lettres 1966-1989, cm.13x20, pp.186+186, brossura. Collection des Universités de France.
EUR 40.80
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Tome XIII. III partie. Texte établi et traduit par Joseph Souilhé. Ediz.con testo a fronte. Paris, Les Belles Lettres 1930, cm.13x20, pp.ca.200, brossura. Collection des Universités de France.
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#26258 Dantesca
Firenze, Le Lettere 2006, cm.14x22, pp.368, brossura cop.fig.a col. Coll.Saggi. Questo volume nasce dal desiderio di comprendere come i maggiori scrittori e poeti italiani dal Trecento al Cinquecento si siano posti di fronte al messaggio liberatorio della Divina Commedia sul destino dell'anima e il suo possibile affrancamento dal dolore. In quattro diversi percorsi ermeneutici, viene analizzato inizialmente il tòpos del "rispecchiamento narcisistico" nel Canzoniere petrarchesco, assieme a quello della "spiritualità occultata" nella generale struttura del Decameron: un'opera che ha il coraggio di basarsi sul "femminino" come emblema del "sentire" a cui cristianamente si riconosce il potere di ristrutturare e purificare l'umano. In seguito, dedicandosi all'Orlando furioso, l'analisi si incentra sul personaggio di Olimpia e sul motivo della "donna abbandonata", esaminando le differenze fra la prospettiva del razionalismo materialista lucreziano e quella ironico-scettica della sensibilità ariostesca. L'ultima indagine - la più impegnativa - presenta un'interpretazione della Gerusalemme liberata come esempio di un diverso concetto di èpos, rispetto a quello greco-latino, che ogni volta, sulla scorta dell'esempio dantesco del pellegrino "smarrito" ed "esiliato", mostra come la vittoria dell'eroe nuovo possa in fine compiersi, ma solo a patto di un terribile rinnegamento dell'"io" razionale, nell'incontro con la "bestia" inconscia che divora, generando abbandono alla funzione rinnovatrice, al segreto dell'anima.

EAN: 9788871669908
EUR 25.00
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Firenze, Ed.EDAM Aprile 1963, cm.24x32, pp.10, 9 ill.e tavv.bn.nt. fascic. Estratto da "Antichità Viva" N.4.
EUR 3.10
Disponibile
Introduz.e bibliografia di Giulio Natali. Lanciano, R.Carabba Editore s.d.inizi '900. cm.13x19, pp.212, brossura cop.con fregi e titoli in due col. (strappetto in cop.). Coll.Cultura dell'Anima,83.
EUR 7.00
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Traduz.di Silvia Giacomoni. Milano, SE Ediz. 2017, cm.13x22, pp.129, brossura con bandelle, cop.fig.a col. Coll.Testi e Documenti,158. «Tre furori. Tre notturni. Tre possessioni. Gli studi qui riuniti riguardano tutti situazioni estreme in cui, nella violenza o nell'inerzia, l'individuo subisce la legge di un potere superiore: Aiace massacra gli armenti; l'indemoniato di Gerasa urla tra le rocce e i sepolcri; la dormente si abbandona allo spavento. Tre poteri oppressivi: Atena, il demone Legione, l'incubo. Figure nelle quali è designato, delineato con chiaro tratto, su sfondo di tenebra, il nemico che toglie all'uomo la padronanza del proprio agire. Figure ostili, nate forse dall'interpretazione che diamo dei nostri stati di impotenza. Figure concepite anche dal desiderio perverso di abbandonarci a chi è più forte di noi, di affidarci a una forza sconosciuta, foss'anche malefica, e di precipitare, nera liberazione, la perdita, lasciando che si verifichi il peggio. Tre accecamenti: la nube fallace oscura la vista di Aiace; il demone rifiuta di sottomettersi al Salvatore; gli occhi della dormente sono chiusi. Gli ossessi sono individui separati: non hanno accesso alla luce. La sciagura, l'errore sta nell'aver cessato di disporre di sé nel momento in cui hanno cessato di dispone della luce. Ma le tre opere mostrano anche il ritorno doloroso e trionfante della coscienza potenziata, il rinascere del soggetto a se stesso, lo spossessamento superato. Dopo l'eclissi demenziale, Aiace ritrova se stesso alla luce di un sapere affilato che esige la morte. Reso libero, l'indemoniato riceve la missione di raccontare la propria liberazione e di diffondere il verbo che l'ha sottratto al Nemico. L'opera di Füssli è la testimonianza di una coscienza incantata ma non sgomenta: l'intelligenza si fa spettatrice dell'accecamento, vede e mostra, in un chiaro disegno, la donna con gli occhi chiusi, la vittima delle tenebre. Un nuovo sapere, una nuova parola, una nuova vista: ecco dove si giunge, quando si è traversato il furore e l'assenza. Ma occorre che le energie spese per il ritorno a sé siano forti a sufficienza. Altrimenti non si giunge in alcun luogo e il furore non è altro che un inabissarsi e un dissolversi nella notte».

EAN: 9788867234615
EUR 19.00
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EUR 13.50
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