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#91491 Arte Scultura

Ritratti scultorei a Verona nel Sei e Settecento.

Autore:
Curatore: Nota presentata da Giuseppe Pavanello.
Editore: Ist.Veneto di Scienze, Lettere ed Arti.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Atti dell'IVSLA,159.
Dettagli: cm.16x24, pp.403-510, 32 ill.bn.in tavv.ft. brossura cop.fig.a col. Coll.Atti dell'IVSLA,159.

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#103162 Arte Scultura
Bologna,Villa delle Rose,12/12/1993-30/1/1994. Milano, Charta Ed. 1994, cm.23x27, pp.147, num.ill.e tavv.a col.nt. brossura cop.fig.
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#218600 Firenze
Firenze, Presso Luigi Bardi Regio Calcografo 1841, cm.21,5x29,5, pp.23,(1), 13 tavv.incise in appendice, brossura, cop.ornata. Buon esemplare.
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#246576 Regione Toscana
Firenze, Sarnus 2010, cm.17x24, pp.76, brossura copertina figurata a colori. Coll.Diari e Memorie.V. La raccolta del grano, la semina del granturco, la macellazione del maiale: i momenti della vita contadina che si intrecciano con la tradizione culinaria toscana. Un viaggio tra memorie bucoliche e ricette gustose dove particolare attenzione è dedicata al mondo dei funghi, con un'attenta descrizione delle specie più comuni (porcini, ovoli, prugnoli) accompagnata da una curiosa raccolta di aneddoti, scritta da chi ha trascorso nei boschi gran parte della propria vita.

EAN: 9788856300468
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#291978 Filosofia
Roma, Viella 2016, cm.17x24, pp. 304, 2 tav. col. f.t., brossura. Opere di Gioacchino da Fiore: testi e strumenti, 19. La fama di Gioacchino da Fiore fu legata in particolare a una significativa produzione esegetica e al profilo di profeta dei tempi ultimi che ancora in vita lo circondò. In realtà egli fu anche un riformatore religioso: fondatore dell’abbazia di San Giovanni in Fiore sull’altipiano della Sila, e di una congregazione monastica che da questa prese il nome di Ordo Florensis, nell’ultimo scorcio del XII secolo ottenne da papa Celestino III l’approvazione degli statuta della sua organizzazione monastica, che ben presto si diffuse in diverse zone della penisola, grazie al sostegno dei pontefici e dell’imperatore Federico II. Con il suo elaborato progetto, il monaco calabrese intendeva non tanto riportare ai primitivi valori di distacco dal saeculum e di povertà l’ordine cistercense, in cui egli stesso aveva militato con estrema consapevolezza per una decina di anni, quanto appianare la complessità e il “disordine” che lo caratterizzavano al suo interno, secondo Gioacchino causati dalle molteplici identità e forme di perfezione perseguite dai suoi componenti. Attestato sia nei suoi scritti e diagrammi sia negli statuta, di cui si è conservato qualche minimo frammento documentario, l’ordinatus ordo che l’abate florense prospettò inoltre intendeva riaffermare l’indispensabile separazione fra i tre ordines (monaci, chierici, laici) all’interno dell’unica Chiesa: separazione i cui confini si stavano facendo, a suo parere, passo dopo passo più sfumati.

EAN: 9788883342349
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