Giochi del poema seicentesco "Il Malmantile Racquistato", di Lorenzo Lippi. 27 tavole di Antonio Possenti.

Pisa, Ediz.ETS 2005, cm.12x19, pp.44, brossura cop.fig.con bandelle.

Catalogo storico della mostra (Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, 22 aprile - 23 maggio 1999). Firenze, Olschki Ed. 1999, cm.21x29, 136 pp. con 100 ill. di cui 66 a colori., brossura. Coll. Mostra storica dell’attività che la casa editrice ha svolto nell’ambito della cultura fiorentina e internazionale. Organizzata per grandi aree tematiche ha anche lo scopo di offrire ai visitatori un preciso panorama dell’impegno editoriale nel settore del An historical exhibition of the activity that the publishing firm has carried out in the environment of both Florentine and international culture. Organised to cover wide thematic areas it offers visitors an accurate panorama of the editorial obligations

Numero monografico di Antologia/Vieusseux, Nuova serie - a. XIII, nn. 37-39 (gennaio-dicembre 2007). Premessa di Gloria Manghetti. Testimonianza introduttiva di Roman Vlad. Firenze, Edizioni Polistampa 2007, cm.17x24, pp.797,(3), alcune ill. in bn. nt., brossura, sopraccoperta fig. a colori.

London, Ferndale Editions 1981, cm.23x30, pp.224, numerose illustraz. bianco e nero e a colori nel testo, legatura editoriale cartonata, copertina figurata. Testo in inglese.

Restivo Editore 2009, cm.21x30, pp.60 con 29 illustrazioni a colori. brossura con copertina figurata a colori. La Villa dei Capricci del Principe di Palagonia Unica traduzione italiana dello studioso tedesco Lohmeyer karl, che negli anni ’40 visitò e descrisse Bagheria(PA), in particolar modo Villa Palagonia, la famosa Villa dei mostri. “…E’ il resoconto delle impressioni di un viaggiatore che non si lascia suggestionare da quanto scritto prima di lui da eminenti personaggi su Villa Palagonia, per farne – attraverso una lettura critica attenta – una voce fuori dal coro. Oltre alla sapente descrizione che l’autore ci lascia della “villa dei capricci”, Lohmeyer dimostra di saper leggere con gli occhi dell’erudito, nel manufatto architettonico, l’organico dialogo di un Principe con la temperie culturale europea del suo tempo.”