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Arrighetto ovvero Trattato contro all'avversità della fortuna.

Autore:
Curatore: Con Notizie di Arrigo da Settimello scritte da Girolamo Tiraboschi.
Editore: Co' Tipi del Guasti.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.11,5x19, pp.100, brossura (piccole mende al dorsoe usuali fioriture agli interni.)

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Edizione critica, traduzione e commento di Clara Fossati. Firenze, Sismel Edizioni del Galluzzo 2011, cm.17x24,5, pp. LXXXIII,101, legatura editoriale cartonata, sopracoperta figurata a colori. Edizione Nazionale dei Testi Mediolatini, 26. Serie II, 11. Delle vicende che hanno segnato la vita di Arrigo da Settimello non si hanno notizie certe e, in assenza di una documentazione precisa, gli unici dati che permettono di ricostruire il suo profilo biografico derivano esclusivamente da alcuni rimandi interni al testo. L'Elegia, che risale con buona approssimazione al 1193 e che risente profondamente dell’influenza di Ovidio e di Boezio, si sviluppa in quattro libri, raggruppabili in due sezioni stilisticamente e tematicamente differenti: i libri I e II irrequieti e personali; i libri III e IV dall’andamento pacato e contraddistinti dalla rassicurante presenza di Filosofia. E tuttavia ogni singolo libro, per il suo specifico contenuto e per le strategie lessicali e linguistiche di cui si avvale, presenta peculiarità individuali riconducibili a tipologie letterarie diverse: planctus, invettiva, dialogo filosofico, trattato morale. Arrigo da Settimello amalgama con grande naturalezza la tradizione classica con la cultura contemporanea e intreccia le storie e i personaggi del mito e della Bibbia con i veri protagonisti della storia politica per dire delle proprie sofferenze (vere o presunte) con maggior efficacia espressiva. Al di là dei riferimenti alle auctoritates antiche, si può constatare una perfetta consonanza con le direttrici retoriche, letterarie e intellettuali del XII secolo, mentre l’elaborato stile versificatorio e retorico dell’opera riflette gli insegnamenti dei trattati di artes poeticae e dictandi fiorite nella seconda metà del secolo. L'Elegia godette di un'eccezionale fortuna almeno fino a tutto il XV secolo, sia in termini di diffusione manoscritta, che come modello letterario ed entrò a far parte del canone degli auctores minores, divenendo un testo 'scolastico', oggetto anche di due volgarizzamenti trecenteschi.

EAN: 9788884504302
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#97282 Biografie
Milano, Mondadori per Famiglia Cristiana 2003, cm.14x22, pp.154, legatura ed.cartonata, sovraccop.fig. Stato di nuovo. Coll.I Protagonisti.
EUR 4.00
Disponibile
Firenze, Olschki Ed. 1992, cm.17x24, 142 pp., Coll. Opuscoli accademici, 20.

EAN: 9788822239952
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EUR 31.50
Ordinabile
Novara, De Agostini 2002, cm.19,5x29, pp.128, num.figg.a col. legatura editoriale, copertina figurata a colori. Quaderni di Cucina.

EAN: 9788841801123
EUR 5.90
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#305676 Biografie
Roma, Salerno Editrice 2016, cm.15x21, pp.352, brossura copertina figurata. Coll.Sestante,39. Autore di primo piano del teatro europeo del Novecento, Eduardo De Filippo (1900-1984) ha trovato una sua cifra inconfondibile nel dosato equilibrio tra elementi comici e drammatici, combinando la tradizione teatrale napoletana con una continua ricerca sperimentale. Sin da Natale in casa Cupiello, che scivola appunto dalla farsa verso la tragedia, l'autore porta allo scoperto il dramma della complessa comunicazione nel microcosmo familiare. Nelle opere di Eduardo si riconosce l'evoluzione della società italiana del Novecento, dagli anni difficili successivi alla Prima guerra mondiale al fervore innovativo degli anni Trenta, fino alla tragica frattura storica della Seconda guerra mondiale e al boom economico; dagli anni Cinquanta nuove inquietudini esistenziali e nuovi conflitti generazionali si intravedono in drammi come “La paura numero uno”, “Mia famiglia” o “Sabato, domenica e lunedì”, collocati in ambienti borghesi, dopo che nell'interno popolare di Napoli milionaria!, capolavoro assoluto del Neorealismo italiano, era stata ambientata la tragedia collettiva della guerra. Con la continua ricerca di nuovi congegni teatrali modellati sulle storie da raccontare, Eduardo si è sottratto alla gabbia degli stereotipi e dei luoghi comuni, affrontando le diffidenze di chi vedeva in lui "soltanto" un grandissimo attore, ed è riuscito ancora a sperimentare, con la registrazione della traduzione della Tempesta di Shakespeare in un napoletano dalle tinte secentesche, la straordinaria realizzazione di un teatro privo di scena e per voce sola. Una connotazione sperimentale assume anche la sua intensa attività poetica, che nell'arco dei decenni si è affiancata in vario modo alla produzione teatrale.

EAN: 9788869731532
EUR 19.00
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EUR 14.00
Disponibile