L'Italia burocratica.

Milano, Editoriale Nuova 1984, cm.14x22, pp.247, alcune tavv.bn.ft. legatura ed.

Milano, Longanesi & C. Ed. 1961, cm.12x18,5, pp.269, brossura sopraccop.fig. [copia in ottimo stato]. Coll.La Fronda,30.

Milano, Editoriale Nuova 1981, cm.12,5x19,5, pp.230, brossura Ottimo esempl.

Firenze, Ediz.Polistampa 2009, cm.24x31 pp.72, alcune ill.a col. legatura editoriale, soprac.fig.a col. Il volume illustra una ventina di oggetti di oreficeria sacra della collezione di Giovanni Raspini (XIII - XVII secolo): 9 calici, 5 reliquari, 3 croci, 2 placchette, un turibolo, una navicella e una mesciroba. Nell’intenzione di conferire a ciascun oggetto un luogo di origine e una datazione il più precisa possibile, i preziosi manufatti sono stati messi a confronto, sia per le parti strutturali che per quelle decorative, con quelli già noti e pubblicati in cataloghi di mostre e musei o in saggi sull’arte sacra e in particolar modo con oggetti conservati per la maggior parte nei musei e nelle chiese fiorentine. Le opere della collezione Raspini propongono importanti spunti non solo per la loro ‘autenticità’, ma anche perché mostrano come nel corso dei secoli vi siano state collaborazioni fra manifatture di diverse regioni. A ciascun oggetto è dedicata una scheda analitica illustrata in cui sono forniti i dati relativi al luogo e all’epoca di realizzazione, dimensioni, stato di conservazione, provenienza, bibliografia nonché un ampio saggio che ne ricostruisce la storia, l’utilizzo e la conservazione

Koln, Taschen 1996, cm.14x19,5, pp.704, ill.col. softcover. Coll.Klotz Series. This volume presents a collection of tattoo motifs and photographs, ranging from an 18th-century engraving to the classic sailor tattoo, from 1970s biker tattoos to current fashions. Also included are tattoo artists' sketchbooks.

Bologna, Atesa Editrice 1982, cm.17,5x25, pp.532, leg, editoriale, titoli in oro al piatto anteriore e al dorso. Ristampa anastatica dell'ed. di Napoli, 1867. Pregevole opera dedicata in parte alla storia fisica dell'isola, alle eruzioni vulcaniche che ne hanno alterato a più riprese la topografia, alle acque termo-minerali, alla flora e alla fauna; in parte alla storia civile di Ischia dalle origini alla seconda metà dell'Ottocento; in parte alle vicende religiose, amministrative, giudiziarie e militari, all'agricoltura, alla lingua e ai costumi degli isolani. Importante è l'esame analitico dei singoli comuni dell'isola: Forio, Lacco-Ameno, Casamicciola, Ischia, Batano, Testaccio, Serrara-Fontana.

Traduzione di Alessandro Paci. prefazione di Eraldo Affinati. Milano, Medusa Edizioni 2014, cm.14x22, pp.259, brossura, soprac.fig. Coll.Le Porpore,91. "Il cristianesimo tolstojano è definito "artificiale" da Zweig, quasi che l'approdo evangelico altro non fosse che una terapia intensiva per lenire i mali interiori del vecchio guerriero. Le pagine più belle del ritratto che segue sono, non a caso, quelle tese a riprodurre un giorno della sua vita quotidiana, fra impavide corse a cavallo nel bosco e squallide riunioni familiari. Il proprietario terriero è costretto a convivere con l'anarchico spirituale. Come quando, vedendo un campo incolto, vorrebbe rimproverare i contadini che non lo curano, ma di fronte alle parole della povera donna che si difende coi bambini attaccati alla sottana, non resiste alla tentazione di farle l'elemosina. L'uomo antico lotta contro il nuovo una battaglia sanguinosa che finirà senza vinti né vincitori. Una condizione che, come sappiamo, condurrà Tolstoj a sottrarsi alla moglie e a tutto ciò che lei, nella mente del fuggiasco, incarna. La risoluta impennata s'interrompe alla stazione di Astapovo dove il vecchio maestro muore. L'occhio di Zweig si fissa proprio sull'ultimo declino, poco prima della maldestra e rocambolesca evasione senile che noi dovremmo inquadrare, al di là della vicenda che riguarda il grande narratore russo, nella totalità della serie biografica da lui conclusa." (Eraldo Affinati)