Stile, romanzo, religione. Aspetti della narrativa francese del Primo Novecento.

Roma, Ist.Naz.di Archeologia e Storia dell'Arte 1988, cm.17x23,5, pp.203, 20 tavv.bn.ft. brossura sopracop.fig. Coll.Memorie e Documenti su Roma e l'Italia Meridionale. Testo in italiano e francese.

Roma, Bonacci Ed. 1979, cm.15,5x20,5, pp.259, brossura Coll.Quaderni dell'Ippogrifo,3. Il volume riunisce alcuni studi ordinati secondo criteri di affinità tematica che si articolano in tre sezioni:La letteratura tra "engagement" e "dégagement"; La letteratura e lo spirituale; Nuove prospettive della narrativa. L'introduzione sintetizza i temi dominanti e la metodologia critica. Si propone qui un itinerario che passa tanto attraverso le letteratura narrativa, sentita prevalentemente come un viaggio alla scoperta dell'io profondo di un autore, quanto, come nel caso di Julien Green e di Simone de Beauvoir, attraverso l'autobiografia. L'attenzione alle modalità espressive, alle proposte di poetica, al mistero della parola, porta a privilegiare l'analisi delle figure metaforiche.

Censimento documentario e architettonico. Venezia, Marsilio 1995, cm.21x30, pp.539, num.figg.bn.nt. brossura cop.fig.a col. Coll.Ti con Erre.

Presentazione di Clement Greenberg. Milano, Mondadori 1976, cm.25x33,5, pp.191, num.ill.e tavv.bn.e col.nt. legatura editoriale in tutta tela verde, titoli in oro al piatto anteriore e al dorso. Coll.Le Grandi Civiltà.

Ediz.integrale. Milano, Dall'Oglio Ed. 1965, cm.11x18, pp.199, tascabile, cop.fig.a col. Coll.I David,17.

Lettere di Federico Grassellini, Traduzione di Ivana Telebak, Luca Zanoni, Andrea Plazzi, Eugenio Berra, Rachele Castellucci. Roma, 001 Edizioni 2021, cm.17x24, pp.132, ill. col. brossura copertina figurata a colori. Aleksandar Zograf, tra le maggiori firme del graphic journalism, racconta la Seconda guerra mondiale. Gli eventi storici rimasti nella memoria collettiva fanno da sfondo ad un multiverso di storie e personaggi minori, scovati da Zograf su un ritaglio di giornale, un vecchio diario o durante le sue instancabili ricerche d'archivio. Come le lettere che la giovane ebrea Hilda Daj mandava di nascosto ai suoi amici dal campo di concentramento, o il quaderno di Radoslav, trovato su una bancarella di libri usati, che racconta la vita di un ragazzo fino a un giorno del 1944 quando il testo si interrompe a metà di una frase. Un patrimonio di memorie che aiutano a comprendere la dimensione umana della guerra. Questi racconti, grazie al loro messaggio universale, sono in grado di raggiungere un ampio pubblico di lettori provenienti da ogni parte del mondo.