Trisciuoglio, Marco.
L'architetto nel paesaggio.
Archeologia di un'idea.
Firenze, Olschki Ed.
2018,
cm 17 x 24,
vi-228 pp. con 9 figg. n.t.,
brossura
Giardini e paesaggio,51.
Quando è nata l’idea di paesaggio? Quando è accaduto che l’uomo guardasse per la prima volta il mondo che lo circondava, contemplandolo? Quando è nato il gusto per una natura giudicata bella e apprezzata come tale? E soprattutto quanto tempo è passato prima che quello stesso uomo costruisse un legame tra la sua dimora, la sua capanna o la sua villa, e quel paesaggio? Che cosa colse il suo sguardo oltre la prima finestra o il primo porticato, oltre la prima cinta muraria? E ancora, quando accadde che, proiettando quel sentimento verso il mondo, l’uomo recintò e organizzò il primo giardino o esplorò, salendola, la prima intentata montagna?
Tutte queste domande vanno ricomprese all’interno della teoria e della prassi del progetto di architettura (e di paesaggio) e vanno riarticolate in una domanda più complessa: come è accaduto che il paesaggio è entrato a far parte dello statuto discorsivo dell’architettura?
L’intento di questo studio è quello di svolgere, pagina dopo pagina, un’“archeologia” del paesaggio come oggetto discorsivo dell’architettura: sono qui raccolti soprattutto dei reperti discorsivi (parole, termini, teorie, dibattiti), utili per impostare una sorta di “archeologia del sapere” architettonico intorno all’idea di paesaggio.
EAN:
9788822265760