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Rime.

Autore:
Curatore: Edizione critica a cura di Raffaella Castagnola.
Editore: Presso l'Accademia della Crusca.
Data di pubbl.:
Collana: Coll. Quaderni degli "Studi di Filologia Italiana" pubblicati dall'Accademia della Crusca, 9.
Dettagli: cm.17x25, pp.117,(7), brossura Coll. Quaderni degli "Studi di Filologia Italiana" pubblicati dall'Accademia della Crusca, 9.

Abstract: Se il modello petrarchesco è ben riconoscibile nella struttura o architettura del canzoniere del Segni, esso non è altrettanto determinante per le scelte tematiche e metriche operate dal nostro poeta.Petrarca, dunque, ma accanto a Dante e Sannazaro. L'«Arcadia» in particolar modo lascia evidente il suo segno, tanto che il lessico e le immagini spesso stereotipe delle egloghe, dei due sonetti pastorali e delle sestine del Segni sono fortemente tributari della tradizione pastorale in generale e arcadica in particolare. Ma nel canzoniere del Segni i richiami più evidenti sono a Dante, «Commedia», «Vita Nuova», «Rime», e fra quelle spiccano le petrose. È soprattutto dalla sestina «Al poco giorno» che il nostro poeta preleva la maggior parte del proprio repertorio tematico che, rielaborato, rinnovato, rimodellato e contaminato con il linguaggio petrarchesco, viene disseminato in modo omogeneo in tutta la raccolta.L'autore parte da Dante, dal Dante petroso, e recupera attraverso lui il dettato degli stilnovisti. Troviamo così echi dei testi di Guinizelli, Cavalcanti, Cino da Pistoia, Onesto Bolognese e altri, che sono poi gli autori sui quali si era concentrato l'interesse filologico di bardo, curatore della Giuntina di rime antiche. Il vasto patrimonio lirico duecentesco, depositato nella raccolta del 1527, viene così risillabato nelle rime del Segni, che porta nuovamente alla ribalta i fantasmi della donna petrosa e della donna selvaggia, pur non trascurando, soprattutto a livello lessicale e formale, l'insegnamento dei «Rerum vulgarium fragmenta».

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Trad.di Emilio Castellani. Torino, Einaudi Ed. 1975, cm.15,5x21,5, pp.X,282, brossura Coll.Saggi.
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Traducción: Sergio Martínez. Ciudad de México, CONACULTA, Consejo Nacional para la Cultura y las Artes 1999, cm.16,5x21,5, pp.29, interamente illustrate a colori, legatura ed.cartonata, piatti figg. a colori. [copia come nuova.] Colección "Arte para Niños".

EAN: 9789701835944
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#242826 Aeronautica
Paris, Atlas 2005, cm.24,5x30, pp.240, ill.col. relié avec jaquette. Coll. L'Atlas. Cet ouvrage superbement illustré remonte à l'époque charnière de l'après-guerre pour évoquer ensuite la création de la Strategic Air Command, la saga du vol vertical et la dynastie des avions Dassault en France. Les avancées technologiques dans la sphère militaire favorisent au cours des années 50 l'essor des premiers avions de ligne à réaction et ouvrent la voie au futur développement d'appareils supersoniques ultra-sophistiqués tel le Concorde ou son jumeau soviétique, le Tupolev Tu-144.

EAN: 9782723452120 Note: Timbro d'archivio editoriale alla prima carta bianca.
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#331282 Filosofia
Bari, Gius. Laterza & Figli 2022, cm.12x24, pp.328, brossura copertina figurata a colori. Collana Economica Laterza, 1006. Niccolò Machiavelli è considerato uno dei più grandi teorici della ragione politica. In effetti è straordinaria la capacità con cui analizza le situazioni, i rapporti di forza, le alternative. Ma non è solo questo. È anche un visionario capace di sporgersi oltre le barriere dei canoni consueti, di vedere al di là delle situazioni di fatto, di proporre soluzioni 'eccessive', straordinarie: appunto, «pazze». Non per nulla gli amici gli attribuiscono capacità profetiche, cioè di prevedere cosa sarebbe, infine, accaduto. Machiavelli condivide naturalmente il giudizio sulla pazzia come mancanza di senso della realtà, stravaganza, addirittura idiozia: fare le cose «alla pazzeresca», come dice nella Mandragola, gli è completamente estraneo. La 'pazzia', però, può essere anche un'altra cosa: capacità di contrapporsi alle opinioni correnti, di rischiare il tutto per tutto inerpicandosi sul crinale che divide la vita dalla morte, di combattere affinché le ragioni della vita - cioè della politica, dello Stato - possano prevalere sulle forze della crisi, della degenerazione, pur sapendo che sarà infine la morte a prevalere sulla vita, perché questo è il destino di ogni cosa. Realismo e 'pazzia': è in questa tensione mai risolta che sta il carattere non comune, anzi eccezionale, dell'esperienza di Machiavelli rispetto ai suoi contemporanei. Una pazzia totalmente laica e mondana, senza alcun contatto con la follia cristiana di Erasmo.

EAN: 9788858149126
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