Tabucchi,Antonio.
La gastrite di Platone.
Palermo, Sellerio Editore
1998,
cm.12x17,
pp.104,
brossura cop.fig.a col.
Coll.La Memoria.
La gastrite di Platone è il titolo paradossale, scelto per l'edizione francese e qui mantenuto, di un libro nato come iniziale riflessione intorno ad un articolo di Umberto Eco basato sul concetto che l'unica cosa che l'intellettuale possa fare quando la casa brucia è telefonare ai pompieri. Insoddisfatto del ruolo del telefonista diligente, anzi, introducendo nel club rigidamente istituzionalizzato degli «intellettuali» la figura dello scrittore concepito come intellettuale «sporadico» e «clandestino», Tabucchi scalza causticamente una stereotipata icona che si vuole sacerdotale o manageriale, magari tollerabilmente querula, ma comunque sempre domestica ed esornativa, reclamando il diritto (e il dovere) dello scrittore di indagare con la sua scrittura sul «non dato da conoscere». E chiamando Sofri come interlocutore, e dunque scegliendo esplicitamente il «Caso Sofri» come nodo di una realtà che si vorrebbe formalmente «chiara», ma che sostanzialmente risulta oscura e inquietante, Tabucchi propone un discorso che è insieme un'urgente interrogazione e un allarme. Che, partiti dall'Italia, e dopo essere stati accolti dalla Francia, a noi rimbalzano.
EAN:
9788838914218