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#333514 Arte Pittura

An invitation to see;: 125 paintings from the Museum of Modern Art.

Autore:
Editore: Museum of Modern Art.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.21x25, pp.160 ill.a colori. brossura con copertina figurata a colori.

EAN: 9780870702310
EUR 10.00
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#170100 Arte Musei
New York, The Museum of Modern Art 1973, cm.21,5x25,5, pp.160, ca.160 ill.a col.nt., brossura, cop.fig.a col. Eccellente esempl.

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#307494 Arte Saggi
Numero monografico della rivista: Livorno cruciale. Quadrimestrale di Arte e Cultura, Numero 1. Pisa, ETS 2009, cm.17x24, pp.96 ill.a colori. brossura copertina figurata a colori. Al lettore che, certo incuriosito dal tema scelto per l'avvio definitivo di "Livorno cruciale", La caricatura, e forse sedotto dalla raffinata copertina illustrata da Alberto Gennari, sfoglierà queste pagine una domanda si pone immediata: quali sono i possibili nessi tra la velata ironia dei disegni di Alfredo Müller e Leonetto Cappiello, le vignette pubblicate da "Il Telegrafo", i rapidi appunti grafici stesi da Silvano Filippelli durante la sua vita di partito, "dove la verosimiglianza cede sempre il campo al segno del carattere" – come egli stesso scriveva – e infine le copertine strillate del "Vernacoliere" che dalle locandine delle edicole attirano almeno per un attimo lo sguardo distratto dei frettolosi passanti. Non di possibili nessi vogliamo parlare ma piuttosto di materiali che, assumendo Livorno come luogo privilegiato di osservazione, presentano differenti registri comunicativi. Vi è differenza di linguaggi infatti, ma vi è anche differenza di veicoli di comunicazione, anche se i palcoscenici sono, alla resa dei conti, affini. Müller e Cappiello coglievano con i loro disegni umoristici aspetti delle mode dell'epoca, dalla passione per la bicicletta che si andava diffondendo all'inizio del Novecento fino alla vita dei teatri: si tratta di abbreviate impressioni caricaturali dedicate a raduni mondani o a volti di celebri attrici, che dilagano sulle numerose riviste sciorinate nei chioschi parigini. Le caricature e le vignette satiriche che nei primi decenni del XX secolo appaiono sulle pagine del quotidiano cittadino "Il Telegrafo" seguono comunque il medesimo filone: prendono di mira i luoghi della mondanità livornese, dai Pancaldi al Politeama, e al contempo i personaggi più in vista della città. Le vignette di Gino Gamerra apriranno poi il versante ben assortito della satira politica. Di contro, per Silvano Filippelli, la caricatura ha una valenza tutta privata: è gesto quasi automatico per sottrarsi alla noia di prolungate riunioni. Vi è pur sempre nel tratto corsivo, nel disegno tracciato con immediatezza sulla pagina del taccuino o sulla carta intestata della Regione Toscana, il medesimo intento, quello di restituire quasi un'istantanea del personaggio. Diverso dunque è il valore comunicativo di tali segni grafici rimasti tra le carte dell'artista o anche affidati all’archivio di amici e collaboratori. E ancora un altro estremo, "Il Vernacoliere", veicolo di una satira politica e di costume il cui innegabile successo, anche a livello nazionale, molto deve più che all'immagine, pure di moderna accezione caricaturale, all'invenzione davvero inesauribile di notizie assolutamente improbabili, non importa se rivolte alla politica o all'annosa rivalità con i Pisani, "sparate" con caratteri aggressivi, composti senza apparenti regole sulle locandine. Dario Matteoni

EAN: 9788846725516
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#307496 Arte Saggi
Numero monografico della rivista: Livorno cruciale. Quadrimestrale di Arte e Cultura, Numero 5. Pisa, ETS 2011, cm.17x24, pp.96 ill.a colori. brossura copertina figurata a colori. Il traguardo del VI numero di «Livorno Cruciale» è stato festeggiato all'insegna della moda, per ribadire quanti e quali rivoli siano ancora da percorrere in una Livorno inedita e di qualità. Si parla ovviamente dei fasti della Belle Epoque, quando la nostra città non sembrava affatto appagarsi esclusivamente del panorama portuale e della stagione balneare, ma ambiva a candidarsi in Italia quale snodo eccellente di mondanità e intellighenzia internazionali. Ed è proprio in questa Livorno, dove aleggiano il genio di Leonetto Cappiello e le sue invenzioni di brillante affichiste, che germogliano personalità e umori dall'estro più disparato, che tuttavia trovano nelle curiosità eleganti della moda dell'epoca un raccordo di idee e di realizzazioni non trascurabili, tra le quali è impossibile non menzionare i rapidi e raffinati figurini tratteggiati da Gastone Razzaguta, che proprio in quegli anni condivideva con Renato Natali una stagione di aggiornamento sugli stilemi parigini. Si scivola quindi all'oggi, dove altrettante scoperte di eleganze nuove si ergono alla nostra attenzione per rassicurarci di una Livorno diversa da quella semplicemente appagata da libeccio e balneazione: e si tratta non solo di manifestazioni espressive di estro, sperimentali e provocatorie alla maniera di Caterina Crepax, così come Giulia Bernini e Caterina Zucchi, ma anche di realtà professionali consolidate da una prestigiosa tradizione quale quella della Costumeria Panciatici raccontata da Gabriella Panza. Sogni e fantasie di un'eleganza moderna e destinata ai giovani, quale quella incarnata da Enrica Mannari, a conferma che a Livorno si può e si deve essere testimoni, grazie anche ad una iniziativa editoriale quale quella di «Livorno Cruciale», di tutte quelle manifestazioni di talenti professionali che non rappresentano certo l'identità trionfante di questa città sommersa dalla piaga di un incolmabile ritardo culturale e di un riottoso autocompiacimento: talenti professionali che decollano grazie alle loro squisite specializzazioni nel silenzio e nell'indifferenza di un'ufficialità che sembra pagare solo una pigra quanto confortevole mediocrità. Sono proprio nuove e sempre più qualificate iniziative culturali che possono invece aiutare a orientarsi tra i migliori talenti e a discernere le occasioni meritevoli nel magma di un'offerta vernacolare e indiscriminata, per concretizzare finalmente quel progetto di qualità e innovazione che solo può consentire un minimo di recupero.

EAN: 9788846729187
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