Regione Toscana Livorno

Palazzo Granducale, 6/05/1967. Livorno, Provincia di Livorno 1967, cm.20x22, pp.138, 12 illustraz. bianco e nero nel testo, brossura, copertina figurata. Collana Quaderni de "La Provincia di Livorno",11.

Comune di Livorno. A cura di Ugo Canessa. Livorno, Tipografia Benvenuti e Cavaciocchi 1993, cm.21,5x28,5, pp.200, brossura, sopracoperta.

Emigrazioni e comunità svizzere a Livorno. Livorno, Benvenuti & Cavaciocchi 2012, cm.18x24, pp.221, con foto in bianco e nero. Legatura editoriale con sovraccoperta figurata.

Ospedaletto, Pacini 2019, cm.25,5x29,5, pp.248 ill.a colori. legtaura editoriale cartonata copertina figurata.

Piombino, Aktis Editrice 1995, cm.17x24, pp.103, 3 tavv.di cui una a col.nt. e numerosi grafici, br., cop.fig. Coll.Quaderni dell'Archivio Storico della Città di Piombino,1. Storia dell'assistenza sanitaria e dell'ospedale della Città del ferro dalle origini al 19esimo secolo ricostruita attraverso una attenta lettura della documentazione e dell'archivio storico dell'ospedale conservato dal Comune di Piombino.

Piombino, Centro Piombinese di Studi Storici 1995, cm.17x24, pp.122, brossura copertina figurata. Prima edizione. Si può costruire la storia sociale di una ciltà attraverso il suo ospedale? È quello che è stato fatto per Piombino, partendo dall'archivio dell'ospedale, per un periodo che va dai primi dell'Ottocento alla fine della seconda guerra mondiale. Oltre alla storia sanitaria, attraverso la vita quotidiana del vecchio ospedale di Piombino, affacciato sul mare, con i suoi protagonisti, dai medici agli ammalati, è stato possibile ricostruire la storia territoriale, sociale, economica e politica di un'intera città toscana, in un periodo di mutazioni. Da città rurale e di mare, circondata dalle paludi maremmane, a città industriale fra le più importanti in Italia nel campo della siderurgia. Dalla grande trasformazione del periodo napoleonico all'Italia del secondo dopoguerra, passando per il Granducato di Toscana, l'Italia unita nel suo periodo liberale, il regime fascista, la guerra mondiale in un affresco sociale che, con i progressi della medicina, ci fa leggere un'Italia in profonda trasformazione.

Pisa, Pacini per Banca di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci 2022, cm.21x28, pp.152, ill.a colori. brossura copertina figurata a colori. Coll:Storie illustrate.

Firenze, Polistampa 2013, cm.16x24, pp.192, brossura copertina figurata. I livornesi Nelusco Giachini, Bino Raugi e Giovanni Giapetti sono ancora ragazzi quando negli anni '40 danno inizio alla loro attività clandestina antifascista. Imprigionati dal regime, diventeranno poi personaggi centrali della resistenza cittadina. Partendo dalla loro storia, il volume porta avanti un'indagine sulla Livorno in epoca fascista, dove le memorie personali si intrecciano con documenti d'archivio, spesso inediti, provenienti dall'Archivio di Stato. Vengono così ricostruite luci ed ombre di un periodo storico segnato dall'oppressione e dalle diverse forme di controllo sul pensiero e sulla parola, dove le vicende dei tre coraggiosi protagonisti si contrappongono a una sorta di narrazione parallela, una "voce del regime" che parla attraverso i dati storici, le testimonianze, i precisi riferimenti geografici e cronologici.

Comitato Municipale per le feste centenarie livornesi. Livorno, Unità Poligrafica Livornese 1906, cm.17,5x25, pp.184 numerose figg.bn.nt. legatura cartobnata, tassello in pelle al dorso. Edizione originale

Livorno, Debatte Editore per il Tirreno 2009, cm.21x22, pp.190, numerose figg.bn.e a colori nt. brossura sopracoperta figurata a colori. "Livorno vista dagli altri com'è? Bella o brutta? Simpatica oppure odiosa? E i livornesi, che impressione fanno sui visitatori della loro città? Mi riferisco a quei personaggi che Livorno, per una ragione qualsiasi, ha ospitato da quand'era un porto a vela con il vento in poppa fino ai giorni nostri. Scrittori, politici, intellettuali, regnanti, poeti, giornalisti, mercanti, da Henry James al Manzoni, da Gustavo III di Svezia al Lamartine, da Ansaldo ai fratelli Verri e a Giorgio Bocca, da Palazzeschi a Montesquieu. E ho raccolto anche le testimonianze di alcuni livornesi di talento che hanno dato il meglio di sé lontano da Livorno: il Ferrigni, Toaff, Provenzal, Caproni... Vedersi con i propri occhi è quanto meno una confessione".

Foto di Luigi Angelica. Livorno, Debatte per il Tirreno 2006, cm.24x30, pp.80, ill.bn.nt. brossura, sopracoperta figurata a colori. Coll.Storia.

Livorno, Debatte per il Tirreno 2006, cm.24x30, pp.80, ill.bn.nt. brossura, sopracoperta figurata a colori. Coll.Storia.

Prefazione di Paolo Togni. Livorno, Debatte 2006, cm.14x21, pp.168, brossura, copertina figurata a colori. A cura della Fondazione Giuseppe Togni.

A cura di Alberto Ginocchi. Roma, Editalia 2002, cm.28x37, 180 pagine stampate su carta speciale delle Cartiere Miliani Fabriano. 100 illustrazioni in bianco e nero e a colori. Rilegatura in pelle pregiata con impressioni in oro sul piano e sul dorso. Custodia in pelle con specchiature a stampa. Tiratura 499 esemplari numerati.

Bologna, Atesa Editrice 1987, cm.16x22, pp.XI,510, 3 tavole b.n. fuori testo, legatura editoriale, titoli in oro al piatto anteriore e al dorso. Ristampa anastatica dell'ed. di Livorno, Tipografia Raffaele Giusti 1897. Questa corposa e dettagliata monografia offre una panoramica esauriente delle vicende storiche, politiche e militari della città, con numerosi cenni al costume, alla vita istituzionale dei piombinesi, dalle origini alla Signoria degli Appiani, fino alla metà dell'Ottocento con i Ludovisi-Boncompagni. In appendice alcune tavole genealogiche ed una sezione di documenti.

Torino, Allemandi 2009, cm.22x31, pp.493, ill. legatura editoriale, sopracop.fig.a colori. Nell'autunno del 2006, a quattro secoli esatti dalla solenne concessione del titolo di città, si è tenuto a Livorno un convegno internazionale di storici sotto gli auspici del Comune e per iniziativa dell'Assessorato alle Culture. Il volume è il frutto di questo incontro e documenta la fortunata congiuntura storiografica che vede Livorno al centro di ricerche di grande interesse per i caratteri originali della realtà urbana che allora ebbe inizio. Le relazioni qui raccolte illustrano con ricerche di prima mano gli sviluppi politici, economici, culturali che caratterizzarono Livorno tra Seicento e Settecento. L'interesse di questi saggi supera i confini del breve circuito che in genere abbraccia la storia di una città. E questo perché Livorno è stata un laboratorio di incontri tra culture e ha costituito il centro propulsore di diramazioni commerciali e culturali che si sono estese in varie direzioni e si sono spinte fino all'Estremo Oriente. La cultura storica e civile del nostro tempo è specialmente attenta a questi caratteri originali che fanno spiccare la realtà livornese sul piano della grande storia del mondo.

12 cartoline di vedute notturne, riproducenti quadri contenute in una custodia di carta. Livorno, Attilio Manzi senza data, circa anni 30. cm.9,5x14,

Firenze, Edifir 2018, cm.22x22, pp.116, ill.bn. brossura copertina figurata. Coll.Architetti del Novecento.Storia e archivi. Francesco Tornassi nasce a Viterbo nel 1934, studia a Pisa dove si laurea nel 1959 in Ingegneria civile con relatore Fernando Clemente; nel 1972 si laurea in Architettura a Firenze con relatore Pier Luigi Spadolini. Anche se ha avuto lo studio sia in centro storico a Pisa (lungarno Buozzi), sia nel cuore di Livorno (via degli Avvalorati, via Roma e via Borra), oggi vive e lavora nella sua casa-studio nella campagna di San Giuliano Terme. Svolge dai primi anni '60 in Italia e all'estero un'intensa attività di ingegnere e architetto per committenze fra le più prestigiose. Coltissimo estimatore del territorio toscano, si ricordano, a Pisa, la Sede del Partito Comunista, il Palazzo dei Congressi e Facoltà di Economia e Commercio, i restauri e la biblioteca della Scuola Normale in piazza dei Cavalieri, il restauro della Sede della Scuola Superiore Sant'Anna. A Viareggio, architetture straordinarie sono: il Mercato ittico e la Cittadella del Carnevale. Livorno è la città che vede il maggior numero di opere: numerosi complessi residenziali, la Casa del Popolo - sezione Stazione, i restauri nella Venezia Nuova, l'ampliamento del Cimitero della Misericordia. Membro di giurie internazionali, ha pubblicato i suoi progetti di architettura in Italia e all'estero su numerose riviste e manuali prestigiosi. È importante pittore dal 1979, quando iniziò a dipingere "alla scaramantica età di 45 anni". Ha esposto in luoghi importanti a Livorno, Viareggio, Pisa e Barcellona. Ancora oggi, porta avanti l'attività di ingegnere-architetto e pittore con spassionata dedizione e "ostinato rigore".

Edizione illustrata. Debatte 2008, cm.25x30, pp.64, ill.bn.nt. br.soprac.fig. In abbonamento al quotidiano il Tirreno.

Ristampa anastatica dell'ediz. di Firenze, Tipografia Arcivescovile, 1912. Livorno, Ugo Bastogi Editore 1972, un vol. di 5, cm.13x19,5, pp.(12),143,(3), br.

Ristampa anastatica dell'ediz. di Livorno, Paolo Vannini e Figlio Tipografi-Editori, 1877. Livorno, Ugo Bastogi Editore 1972, un vol. di 5, cm.13x19,5, pp.(6),262,(2), br.

Ristampa anastatica dell'ediz. di Livorno, Francesco Vigo Editore, 1867. Livorno, Ugo Bastogi Editore 1972, un vol. di 5, cm.13x19,5, pp.XI,(1),482,(2), br.

Liburni, per Fratres Vignozzi Typographos Civici Magistratus s.d. (1819), cm.17,5x23,7, pp. n.n.(12), br. Opuscolo latino commemorativo della visita compiuta a Livorno il 14 luglio 1819 dall'imperatore d'Austria Francesco I, accompagnato dall'imperatrice Carlotta e dal granduca di Toscana Ferdinando III. Contiene due componimenti in distici elegiaci del novemviro cittadino Angelo Santoni.

Livorno-Milano, Paolo Belforte - Vanni Scheiwiller 1969, cm.12,5x18, pp.123,(1), br., cop. fig. con bandelle. Ediz. di 1000 esempl. numerati (il ns. reca il n. 718).