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Regole della Toscana favella.

Author:
Curator: Edizione critica a cura di Anna Antonini Renieri. Premessa di Giovanni Nencioni.
Publisher: Accademia della Crusca.
Date of publ.:
Series: Coll.Grammatiche e Lessici pubbl.dall'Accad.della Crusca.
Details: cm.17x24, pp.192, alcune tavv.bn.ft. brossura Coll.Grammatiche e Lessici pubbl.dall'Accad.della Crusca.

Abstract: Nel quarto centenario della morte del fondatore dell'Accademia della Crusca (1589-1989) Anna Antonini Ranieri ha concluso la paziente fatica dell'edizione critica delle finora inedite «Regole della toscana favella» e, insieme, delle dimostrazione della loro paternità salviatesca mediante un puntuale confronto lessicale e sintattico fra il testo delle «Regole» e quello degli «Avvertimenti della lingua sopra il Decamerone» e di altre opere del Salviati, delle quali essa ha una conoscenza impareggiabile. Il confronto non è soltanto formale, ma anche sostanziale; e serve, come hanno servito altri lavori salviateschi dell'autrice, a illuminare il pensiero di un grande grammatico e filologo, che insieme con Vincenzo Borghini fondò a Firenze la filologia dei testi volgari, una lessicografica; per non dire del suo geniale contributo alla descrizione delle strutture fonetiche, grafiche e morfologiche della lingua.

EAN: 9788887850505
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Alessandro Guidi, Petronilla Paolii Massimi, Giambattista Felice Zappi, Faustina Maratti Zappi, Eustachio Manfredi, Pier Iacopo Martello, Domenico Lazzarini, Paolo ROlli, Tommaso Crudeli, Carlo Innocenzo Frugoni, Alfonso Varano, Giuliano Cassiani, Ludovico Savioli Fontana. A cura di Bruno Maier,collab.di Dante Isella, Giorgio Piccitto. Intr.di Mario Fubini. Napoli, Ricciardi Ed. 1959, cm.15x23, pp.CXXIV,1212, legatura ed.in tutta tela. Coll.Letteratura Italiana,Storia e Testi,49.
EUR 82.63
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Torino, G.B.Paravia & C. 1941, cm.12,7x19,5, pp.135, brossura cop.fig. intonso. Coll.Scrittori Italiani con Notizie Storiche e Analisi Estetiche.
EUR 6.00
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#300862 Esoterismo
A cura di Sergio Foti. Milano, SE 2022, cm.13x22, pp.206, brossura, copertina figurata a colori. Coll.Testi e Documenti,326, «Due o tre giorni fa, fra alcune persone alle quali l’oftalmia dello spirito di parte ha danneggiato la visione esterna e l’intuizione interiore, uno si era messo a osteggiare la dignità dei principi e degli Imam della via spirituale, con imprecisioni e assurdità contro i grandi maestri del passato. Nella circostanza, quasi a voler rafforzare e peggiorare il suo spirito di negazione, quel tale aveva preso a deridere i termini tecnici dei maestri del nostro tempo. Continuando, aveva citato un episodio che riguarda Abu ‘Ali Farmidhi – Dio si compiaccia di lui. Interrogato sul perché gli “azzurro vestiti” [i mistici] definiscono alcuni suoni come “il fruscio delle ali di Gabriele”, Abu ‘Ali aveva risposto: “Sappi che gran parte delle cose che la tua sensibilità ti consente di percepire sono anch’esse un aspetto del fruscio delle ali di Gabriele. Tu stesso” aveva aggiunto “sei il fruscio di quelle ali”. Quel negatore presuntuoso insisteva nelle sue inutili critiche, dicendo: “Che senso possiamo trovare in simili parole, se non che si tratta di assurdità e di inganni?”. Quando l’arroganza di quello si fu spinta sino a tal punto, anch’io, con giustizia, mi accinsi a fronteggiare con la stessa acredine il suo insensato parlare. Dalle spalle mi gettai il pane della ritorsione, ripiegai del tutto la manica dell’umiltà e, sedendomi sulla punta del ginocchio dell’intelligenza, mi misi a trattarlo ingiuriosamente, come una persona vile. “Attento!” dissi. “Ora inizio, con nettezza e decisione e chiaro giudizio, a spiegare cosa sia il fruscio delle ali di Gabriele. Se sei un uomo, e se di uomo hai ricevuto l’educazione, cerca di comprendere”». Note di Nasrollah Pourjavady.

EAN: 9788867236343
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#307496 Arte Saggi
Numero monografico della rivista: Livorno cruciale. Quadrimestrale di Arte e Cultura, Numero 5. Pisa, ETS 2011, cm.17x24, pp.96 ill.a colori. brossura copertina figurata a colori. Il traguardo del VI numero di «Livorno Cruciale» è stato festeggiato all'insegna della moda, per ribadire quanti e quali rivoli siano ancora da percorrere in una Livorno inedita e di qualità. Si parla ovviamente dei fasti della Belle Epoque, quando la nostra città non sembrava affatto appagarsi esclusivamente del panorama portuale e della stagione balneare, ma ambiva a candidarsi in Italia quale snodo eccellente di mondanità e intellighenzia internazionali. Ed è proprio in questa Livorno, dove aleggiano il genio di Leonetto Cappiello e le sue invenzioni di brillante affichiste, che germogliano personalità e umori dall'estro più disparato, che tuttavia trovano nelle curiosità eleganti della moda dell'epoca un raccordo di idee e di realizzazioni non trascurabili, tra le quali è impossibile non menzionare i rapidi e raffinati figurini tratteggiati da Gastone Razzaguta, che proprio in quegli anni condivideva con Renato Natali una stagione di aggiornamento sugli stilemi parigini. Si scivola quindi all'oggi, dove altrettante scoperte di eleganze nuove si ergono alla nostra attenzione per rassicurarci di una Livorno diversa da quella semplicemente appagata da libeccio e balneazione: e si tratta non solo di manifestazioni espressive di estro, sperimentali e provocatorie alla maniera di Caterina Crepax, così come Giulia Bernini e Caterina Zucchi, ma anche di realtà professionali consolidate da una prestigiosa tradizione quale quella della Costumeria Panciatici raccontata da Gabriella Panza. Sogni e fantasie di un'eleganza moderna e destinata ai giovani, quale quella incarnata da Enrica Mannari, a conferma che a Livorno si può e si deve essere testimoni, grazie anche ad una iniziativa editoriale quale quella di «Livorno Cruciale», di tutte quelle manifestazioni di talenti professionali che non rappresentano certo l'identità trionfante di questa città sommersa dalla piaga di un incolmabile ritardo culturale e di un riottoso autocompiacimento: talenti professionali che decollano grazie alle loro squisite specializzazioni nel silenzio e nell'indifferenza di un'ufficialità che sembra pagare solo una pigra quanto confortevole mediocrità. Sono proprio nuove e sempre più qualificate iniziative culturali che possono invece aiutare a orientarsi tra i migliori talenti e a discernere le occasioni meritevoli nel magma di un'offerta vernacolare e indiscriminata, per concretizzare finalmente quel progetto di qualità e innovazione che solo può consentire un minimo di recupero.

EAN: 9788846729187
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