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Dopo la favola del figlio cambiato. Come rinasce una creatura innocente.

Author:
Publisher: Olschki Ed.
Date of publ.:
Series: Coll.Fondazione Giorgio Cini, Studi di Musica Veneta, Archivio Gian Francesco Malipiero,1.
Details: cm.17x24, pp.XIV,106, con 8 figg.nt., brossura cop.con tav.applicata in bn. Coll.Fondazione Giorgio Cini, Studi di Musica Veneta, Archivio Gian Francesco Malipiero,1.

Abstract: Nel volume si analizza la revisione della «Favola del figlio cambiato» che Malipiero effettuò in seguito alla sospensione dell’opera dopo la prima rappresentazione italiana nel 1934. Lo studio - realizzato su materiale inedito presente nell’Archivio MalipThe volume considers the new version of «La favola del figlio cambiato», carried out by Malipiero following the opera's suspension after the première in 1934. This study - based on unpublished material found in the Archivio Malipiero at the Fondazione Cin.

EAN: 9788822251671
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Pisa, Ediz.ETS 1999, cm.14x22, pp.164, brossura cop.con bandelle. Coll.Letteratura Anglo-Americana,10. Allievo di Ben Jonson, Richard Brome fu autore nel Seicento inglese di opere teatrali che a loro tempo riscossero un ampio successo di pubblico e di critica e che poi vennero gradualmente dimenticate o troppo frettolosamente ricordate nelle storie della letteratura. Questo volume intende trarre dall'oblio i principali testi teatrali di Brome, non solo per collocarli nella ornice della cultura seicentesca, ma anche per valutarli da un punto di vista strettamente artistico, in relazione alla struttura drammaturgica di cui si avvalgono e alla lingua di cui i singoli personaggi si dimostrano padroni. Si tratta, in particolare, di una lingua che ai registri alti preferisce i registri bassi, di una lingua che ha una cadenza prevalentemente colloquiale e che perciò ancora oggi suscita nel lettore e nello spettatore un interesse non meramente erudito. La realtà è quel che è, un misto di nobiltà e di miseria, di impulsi generosi e di gretti egoismi: da questa consapevolezza muovono le commedie di Brome, che hanno appunto il coraggio di mettere in evidenza, mediante argute e astute invenzioni sceniche, ciò che gli uomini cercano generalmente di nascondere, ossia le loro debolezze e quei desideri che sono connessi alla loro corporeità.

EAN: 9788846702234
EUR 12.91
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A cura di Anna Di Giglio. Testo greco a seguire. Firenze, Le Cáriti Editore 2011, cm.12x18, pp.132, 2 tavv.in bn.ft., brossura, copertina figurata con bandelle. Coll.Aglaia,17.

EAN: 9788887657807
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Ediz. critica diretta da Carolyn Gianturco. A cura di Mariateresa Dellaborra e Carolyn Gianturco. Pisa, Edizioni ETS 2006, cm.23,5x31, pp.CXLIX,352, 7 tavv. di facsimile nt., legatura ed.in tutta tela, impress. e titoli in oro al piatto ant.e al dorso. Allo stato di nuovo. Coll.Edizione Nazionale delle Opere di Alessandro Stradella istituita dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Serie II, Vol.2. Ediz.bilingue (italiano, inglese).

EAN: 9788846712653
EUR 70.00
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Traduzione di Claudina Fumagalli. Milano, Medusa Edizioni 2019, cm.12x15, pp.170, una tavola bn. brossura con bandelle. Collana Le Api,56. Il 26 marzo 1863 un reggimento della Legione era sbarcato a Vera Cruz, in Messico. Un mese dopo, il 30 aprile, presso il villaggio di Camarón de Tejeda, i legionari, comandati dal capitano Jean Danjou, vennero attaccati e decimati dai nativi messicani guidati dal colonnello Francisco de Paula Milàn. Quella data e il luogo, Camerone, rappresentano il vero mito di fondazione della Legione straniera francese. Ogni anno a Aubagne, nell'entroterra della Costa Azzurra, dove ha sede il comando generale dei legionari e dove avvengono ancora oggi gli arruolamenti, si celebra quella data "sacrificale" e un simulacro in legno che raffigura la mano del capitano Danjou viene mostrato come una reliquia che fonda nel sangue la gloria dell'arma. Molto controversa è la storia della Legione fin dalla sua nascita nel 1831 per decreto di Luigi Filippo; ai quattro angoli del pianeta ha versato sangue proprio e dei suoi nemici, senza risparmiarsi crudeltà e gesti eroici. È un corpo speciale che raduna i "dannati della terra": delusi dalle rivoluzioni, gente in fuga dalla giustizia e altri alla ricerca di un lavoro per vivere in modo non troppo diverso dai mercenari. Uomini che non hanno origini comuni e valori patriottici da difendere, ai quali si attaglia molto bene il "vincere o morire". Ma è il loro riconoscersi come corpo e la mistica della guerra a mantenerli uniti e fedeli l'uno all'altro. Sono, a ben vedere, una espressione militare, forse la più singolare in Europa, dell'epoca coloniale. In questo breve saggio "storico" del 1933 uno dei più intriganti scrittori francesi, Pierre Mac Orlan, "avventuriero" della parola, ce ne restituisce un'immagine ancora "romantica", senza nascondersi i lati meno edificanti della Legione.

EAN: 9788876984556
EUR 15.00
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