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Negli anni profondi. Studio sull'opera di Baudelaire.

Author:
Publisher: Donzelli Ed.
Date of publ.:
Series: Coll.Saggi. Arti e Lettere.
Details: cm.15,5x21,5, pp.VI,202, legatura ed. sopracop.fig.a col. Coll.Saggi. Arti e Lettere.

Abstract: (Questo libro analizza in profondo tutta l'opera di Baudelaire: la prosa, i versi, le lettere, comprese quelle assai significative scritte alla madre. Una schiera di psicoanalisti è convocata a far parlare il testo baudelairiano fin nei suoi più intimi e arcaici recessi. Da Freud a Melanie Klein, da Bion a Matte Blanco, da Meltzer a Resnik, la scienza del profondo ci illumina sulla rottura epistemologica attuata dal poeta delle "Flewrs du Mal". Come Cézanne ha effettuato una rivoluzione copernicana in pittura, infondendo nell'opera d'arte una molteplicità di volumi e prospettive, così Baudelaire ha inaugurato nella composizione poetica un dire multidimensionale, "in volume", che restituisce le ricchezze del suo mondo interno, abitato dal lutto e dalla melanconia. Compito del poeta è di introdurre nel più profondo di sé gli oggetti del mondo esterno, per "contenerli", assimilarli e tradurli in parola. Ma questa operazione di elaborazione del lutto arcaico incontra il "solco profondo di Melanconia", l'affetto che più impegnò il poeta nel suo ethos del trascendimento: "Estrarre la bellezza dal Male").

EAN: 9788860360960
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#93992 Biografie
Milano, Casa Ed.Bietti 1943, cm.12x18, pp.222, alcune ill.bn.ft. brossura Coll.Le Vite Colorate.
Note: Sopracoperta con mende.
EUR 10.00
Last copy
Traduz.di Cina Sacchi Perego. Milano, S.A.Edit.Genio 1938, cm.17x24,5, pp.320,323, 16 tavv.a col.16 tavv.a rotocalco, 160 tavv.bn.nt.e ft. brossura ( in ottimo stato di conservazione, ma sopracop.lacerata).
EUR 28.00
Last copy
Milano, Palazzo Reale, 28/11/2003-15/2/2004. A cura di Alain Toubas. Milano, Silvana Ed. 2003, cm.17x24, pp.287, num.ill.e tavv.a col.nt. brossura cop.fig.a col.con bandelle. La rassegna presenta centoquaranta opere che documentano, a dieci anni dalla sua scomparsa, la vita di Giovanni Testori attraverso gli studi, gli interessi e le passioni che lo hanno sempre accompagnato: i quadri, i lavori teatrali, i romanzi, i testi critici e di storia dell'arte. La mostra, curata da Alain Toubas, è divisa in sezioni che approfondiscono i vari momenti dello sviluppo del pensiero testoriano. La prima è “Valassina” che introduce il visitatore nel mondo lombardo di Testori. La Milano dei primi successi teatrali di un Testori neorealista affascinato della Milano celebrata da Visconti, e pure della censura che colpì la sua Arialda. “I pittori della peste” è dedicata al Seicento è anche il trionfo dell'Erodias, ossia di uno dei suoi capolavori teatrali e linguistici e particolare attenzione è riservata ad una serie di inchiostri autografi. “I Promessi Sposi” che Testori richiamò più volte nel proprio lavoro di scrittore e critico, sono ricostruiti attraverso una serie di quadri che ne documentano il tempo, o il clima. Dai pitocchi di Ceruti, ai nobili ritratti di Fra' Galgario, fino alla dolcezza di Lopez Garcia. “Il teatro degli Scarrozzanti: Amleto, Edipus e Macbetto” vede esposti qui, per la prima volta, otto disegni autografi serviti per lo studio dei costumi di un film (mai realizzato) sull'Amleto. “Corona per la madre” è la sezione che si apre con un dipinto di Jardiel dedicato alla madre ma che subito si allarga al tema generale della maternità e dell'amore filiale. “Ai piedi della croce” ispirata ad un testo critico che Testori scrisse per Mitsuuchi, indaga invece il tema, caro all'artista, della Crocifissione, tanto religiosa e sacra, quanto laica, come capita in In Exitu. “Apocalisse” trae il titolo da un grande quadro di Varlin, ma il vero protagonista della sala è il tema della vanità. Quindi il teschio si annuncia come il filo rosso della sezione, a partire dai celebri quadri di Morlotti, fino alla piu' intimistica Malinconia di Francese, passando per lo sconvolgimento astratto della Crux di Rainer o per i feti abnormi post-apocalisse di Battarola. Tramonti”, ripresi soprattutto nella sua ultima stagione, fornisce un metodo per ritrovare il senso d'addio che appartiene al momento del calare del sole. Dalle Bagnanti di Morlotti, alle visioni di Guttuso, il tramonto è l'estremo saluto di Testori; qui è collocato anche il suggestivo ritratto firmato da Fetting, l'ultimo per il quale posa il grande artista.

EAN: 9788882156572
EUR 28.00
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