Sbarbaro,Pietro.
L'ideale della democrazia.
Parma, Tipografia Rossi-Ubaldi
1881,
cm.17x24,5,
pp.505,
brossura Angoli un po' arricciati ma in complesso ottimo esempl.
Alla voce Sbàrbaro, Pietro, l'Enciclopedia Italiana recita: "Giornalista e uomo politico (Savona 1838 - Roma 1893). Prof. di economia politica nell'univ. di Modena (1865), esponente del partito repubblicano contro Guerrazzi (...). Destituito nel 1872 per ragioni politiche, nel 1874 ottenne la cattedra di diritto amministrativo a Macerata; ma fu nuovamente allontanato dalla cattedra, dopo un processo politico. Dal 1878 insegnò scienza della pubblica amministrazione nell'univ. di Napoli. Destituito clamorosamente dal ministro G. Baccelli (1883), si dedicò al giornalismo. Diresse "Le forche caudine", esponendosi a calunnie, querele, arresti. Eletto (1886 e 1889) deputato per il collegio di Pavia, la veemenza delle sue polemiche gli valse un processo per diffamazione e la condanna al carcere".
L'articolo dell'Enciclopedia non fa alcuna menzione del periodo in cui Sbàrbaro fu, come appare dal frontespizio dei questo Discorso inaugurale dell'Università di Parma (1880), professore ordinario di Filosofia del Diritto. "L'ideale della democrazia" si trasformò, nel giro di un anno, in un vero e proprio trattato, ove Sbàrbaro, al momento di passare alle vicende della politica contemporanea, non risparmiò la sua nota vis polemica. Proprio in questo scritto va probabilmente rintracciata la causa della sua destituzione ad opera di Guido Baccelli, ministro della Pubblica Istruzione. L'invio manoscritto al frontespizio del ns.esemplare suona in effetti singolare fin dal nome del dedicatario, non già il ministro bensì suo figlio: "Ad Alfredo Baccelli queste pagine, dove è, nel cospetto dell'Europa che medita, non ingloriosamente ricordato l'onorando nome dell'inclito Padre suo. P.Sbarbaro il 20 di 7bre 1882 da Parma inviava con sinceri auguri di felicità a tutta la sua Famiglia".