La pelle di zigrino. La ricerca dell'assoluto.

A cura di Pierre - George Castex. Paris, Garnier Ed. 1983, cm.11,5x18,5, pp.LXVI,366, num.tavv.bn.ft. brossura cop.fig. Coll.Classiques.

A cura di Daniela De Agostini, postfazione di Andrea Mazzucchi. Roma, Salerno Ed. 2003, cm.12x19,5, pp.120, brossura copertina figurata a colori. Coll.Faville,23. Libro fondatore dell’immaginario dell’esilio, i Proscritti rappresenta, all’interno dell’“edificio” balzachiano quella soglia che l’Autore attraversa nel momento in cui avverte in sé il nascere di una nuova poetica. Punto d’incontro delle riflessioni giovanili d’ispirazione mistica e dell’attrazione per il pensiero scottiano – dunque attinente a un progetto di scrittura sul versante del romanzo storico –, in esso Balzac si misura con quella «visionarietà del reale attenta all’immensa verità dei dettagli» che gli permetterà di addentrarsi nel labirinto della Commedia umana. Redatto nel 1831, troverà la sua collocazione all’interno degli Studi filosofici soltanto nel 1840; tra i suoi protagonisti, Dante Alighieri e Sigieri di Brabante, figure nelle quali Balzac si è rispecchiato nella condivisione di un analogo ideale di perfezione e di impossibile Unità che incontra, in un doloroso destino di proscrizione, l’apertura verso il “mistero delle cose” e della loro ricreazione nell’opera d’arte.

A cura di B.Guyon. Paris, Garnier 1970, cm.11,5x18,5, pp.XLIX-500, 16 tavv.bn.ft. brossura cop.fig. Coll.Classiques.

Traduz.di Maria Ortiz. Novara, Ist.Geografico De Agostini 1982, cm.13,2x19,2, pp.394, brossura cop.ill.a col. Coll.Capolavori della Narrativa.

Paris, Editions Albin Michel 1952, cm.14x19, pp.317,(3), 77 figg.in bn.nt., brossura (minime fioriture alla cop. ma copia intonsa e in ottimo stato.) Collection Sciences d'Aujourd'hui. Première édition, 3e mille.

Introduz.di Giulio Nascinbeni. Milano, Arnoldo Mondadori Ed. 1970, cm.11x18,5, pp.255, tascabile, cop.fig.a col. Coll.Gli Oscar,291.

Somogy éditions d'art 2002, cm.26x29, pp.194, ill.a colori. legatura editoriale cartonata, sopracoperta figurata a colori. Appendice con elenco dei marchi. Pichets et soupières, plats à barbe et carreaux, bacchus ou encore soldats à cheval, les faïences du Beauvaisis sont, pour la première fois, présentées comme un ensemble représentatif d'un épisode à part de l'histoire de la céramique. Introduite à la fin du XVIIIe siècle dans le pays de Bray, région où la tradition du grès et des terres cuites était déjà ancienne, la technique de la faïence a donné naissance à des pièces qui témoignent de l'extraordinaire savoir-faire de ses artisans. Cet ouvrage, magnifiquement illustré, offre une seconde vie à ces chefs-d'œuvre. Etonnants par leurs formes, ils se distinguent surtout par la surprenante richesse de leurs décors : scènes de chasse ou de guerre, motifs floraux ou animaliers... Ces objets de la vie quotidienne deviennent, pour le plaisir du lecteur, de véritables objets d'art.

A cura di Bruno Centrone e Angelica Taglia. Torino, Einaudi Ed. 2016, cm.12x19, pp.292, br.cop.fig.col. Coll.Tascabili Classici.