Pianeta. Numero 17. Jacques Mousseau- Ernst Fuches: Il Maestro della scuola di Vienna.Henry Miller- La filosofia di Pianeta.XXX- C. I. A. Quello che nessuno ha detto.Camille Delio- i Katagarama.Raymond De Becher- Una giovane morta nel fuoco degli antichi.Camille Delio- Il grande idiota sta scomparendo.Jacques bergier- Le macchine intelligenti del giovane dottor Michie.Matthew I. Radnofsky- Come vestire un cosmonauta?Dominique Arlet- Una rivista sovietica del realismo fantastico.Michael Caen- Andiamo a Londra.Mary Norton- Storia di Paolo.Jacques Bergier- Una nuova industria: la previsione dell'avvenire.

Firenze, Olschki Ed. 1991, cm.17x24, pp.226, 8 tavv. ft., brossura sopracop.fig.a col. Coll.Fondazione Giorgio Cini. Studi di Musica Veneta. Quaderni Vivaldiani,5.

A cura di F.Paolucci e V.Saladino. Firenze, Olschki Ed. 2001, cm.17x24, pp.66, con 22 ill.nt., brossura sopracop.fig. Coll.Cultura e memoria,23. Dei marmi raccolti dalla famiglia Riccardi a partire dalla fine del Cinquecento una parte notevole è ancora conservata nel palazzo di Via Cavour, un tempo appartenuto ai Medici, che lo cedettero ai Riccardi nel 1659. Tra queste sculture, da tempo dimentic A large part of the marble works collected by the Riccardi family since the end of the 16th century is still conserved in the palace, purchased from the Medici family in 1659, in Via Cavour. From among these sculptures, long since forgotten, 22 busts have

Rhythm chants for group performance. Van Nuys, Alfred Publishing Co. 2000, cm.23x30,5, pp.31, brossura cop.fig.a col. Hand Drumming Ensembles,17327. and Drumming Ensembles is the companion to the method book Hand Drumming Essentials: The Instruments, Techniques and Compositions for Ensemble Performance. This supplemental volume contains 12 complete performance scores of compositions for hand drumming ensemble. These compositions (Rhythm Chants) are written at a variety of levels and can be learned by young musicians and students with no previous musical training. All of the Rhythm Chants can be studied and performed by more proficient musicians.

A cura di Roberto Fedi, Tatiana Crivelli. Roma, Antenore 2015, cm.21x30, pp.XXXII,277, brossura. Coll.Studi sul Petrarca. "Svanire dalla memoria storica senza lasciare traccia di sé è stato destino comune a molte delle poetesse arcadiche del XVIII secolo: sebbene ritenute degne, in vita, di essere annoverate tra le fila della più prestigiosa accademia letteraria italiana, la maggior parte di loro non trovò poi spazio nei repertori che, a Ottocento inoltrato, codificarono il canone letterario nazionale; e questa prima esclusione sancì tacitamente il loro secolare oblio. Pellegra Bongiovanni non costituisce, in tal senso, un'eccezione: mentre la sua fama poteva renderla ancora, a due secoli di distanza, plausibile personaggio di 'quella sorta di Gattopardo del romanzo popolare' ambientato nella Palermo dei primi del Settecento che, secondo Umberto Eco, sono I Beati Paoli di Luigi Natoli, la cultura ufficiale l'andava invece cancellando dal proprio archivio. Cosi, le scarse notizie biografiche che la riguardano si attingono da repertori che cronologicamente non si collocano oltre il primo trentennio del XIX secolo; quasi all'unanimità, poi, le storie letterarie posteriori ne ignorano il nome o si limitano a riproporre minimi cenni, spesso dai toni scettici, sulla sua opera maggiore, creando in tal modo un disinteresse critico che, col passare del tempo, non poteva che rendere estremamente ardua ogni ulteriore ricerca documentaria." (dall'Introduzione)