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#314322 Archeologia

Ercolano e Pompei. Morte e rinascita di due città.

Author:
Curator: Presentazione di Amedeo Maiuri.
Publisher: Einaudi Ed.
Date of publ.:
Series: Coll.Saggi,226.
Details: cm.15,5x21,5, pp.243, alcune tavv.bn.ft. legatura ed.sopracoperta figurata a colori. Coll.Saggi,226.

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#26605 Archeologia
Presentazione di Amedeo Maiuri. Torino, Einaudi Ed. 1958, cm.15,5x21,5, pp.243, alcune tavv.bn.ft. legatura ed. Coll.Saggi,226.
Note: Mancante di sopraccoperta.
EUR 9.00
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#100429 Filosofia
Firenze, Olschki Ed. 1987, cm.17x24, vi-230 pp. con 17 tavv. f.t., Coll. Istituto nazionale di studi sul Rinascimento - Quaderni di «Rinascimento», 7.

EAN: 9788822234988
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Mahomet et les Arabes - Le Coran et le culte - Viet et moeurs des musulmans - L'expansion militaire et politique - L'expansion religieuse - La civilisation musulmane - La Renaissance arabe - Le monde arabe moderne. Nouvelle édition refondue et mise à jour avec quatre croquis. Paris, Payot 1950, cm.14x23, pp.238, 4 cartine in bn.nt., brossura, cop.fig. (copia ingiallita ma in eccellenti condizioni.) Collection de Documents et de Témoignages pour Servir à l'Histoire de Notre Temps.
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#283362 Fumetti
Letter di Milena Felici, Traduzione di Rocco Fischetti. Roma, Comicout 2021, cm.17x24, pp.126, ill.bn. brossura copertina figurata a colori. Anche i 50enni si innamorano in chat. Amarsi quando si ha tanta vita alle spalle è anche un modo di rivederla, quella vita. Di capirla diversamente, di affrontare le sofferenze che cerchiamo di dimenticare e le esperienze che fanno parte di noi. Amare da adulti, amare anche da vecchi è possibile, ma è difficile e non è facile nemmeno da giovani. Siamo pesci che una lunga rete a strascico trascina: troppi ricordi. Dobbiamo diventare più forti. Anna e Juan. La storia di una donna, di un amore, storie di famiglia, di padri, di figli, di compagni e di lotte politiche.

EAN: 9788897926962
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A cura di Benedetta Aldinucci. Roma, Salerno Editrice 2019, cm.14,5x22, pp.XLIII,160, brossura con bandelle. Coll.Testi e Documenti di Letteratura e di Lingua,XLIII. Edizione numerata in 999 esemplari. L'identità e la produzione del notaio e rimatore fiorentino ser Jacopo Cecchi sono state per oltre quattro secoli indissolubilmente legate al nome di Dante Alighieri: consacrata sotto la paternità dantesca dalla stampa della 'Giuntina di rime antiche' del 1527, la fortunatissima canzone Morte, perch'io non trovo a cui mi doglia è rimasta legata al nome dell'Alighieri fino alla fine dell'Ottocento, in virtù di una lettura da parte della critica che la voleva tessera estravagante della Vita nuova, necessaria a "completare" un capitolo del libello - quello sulla infermità, morte e assunzione in cielo di Beatrice - avvertito come carente. Copisti ed editori di Dante hanno dunque inteso la canzone quale accorato planctus del sommo poeta cagionato dalla mortale malattia di Beatrice, al punto di oscurare l'identità del meno celebre rimatore fiorentino, riportato all'attenzione degli studi solo sul finire dell'Ottocento, allorché ha cominciato a delinearsi la fisionomia di un poeta minore, mediocre autore di rime amorose, ma abile imitatore di Dante e del Petrarca. Attivo nelle istituzioni fiorentine dal 1315-'26 al 1369, Jacopo Cecchi svolse l'incarico di ambasciatore per il Comune di Firenze e ricoprì l'ufficio di notaio della Signoria per il quartiere San Giovanni. Nel volume viene puntualmente ricostruita, grazie a nuove ricerche d'archivio, la sua identità storica, introduttiva all'edizione critica commentata del piccolo corpus rimico, che annovera, oltre alla canzone alla Morte, la canzone Lasso, ch'i' sono al mezzo della valle e il capitolo ternario O sconsolate a pianger l'aspra vita, ora per la prima volta proposto a stampa. Seguono in Appendice la canzone O Morte, che la vita schianti e snerbi (forse del Cecchi, se lo Jacobus de Florentia cui la assegna il ms. Paris, Bibliothèque nationale de France, n.a. 1745, coincide con il rimatore fiorentino) e l'anonimo rifacimento tardo quattrocentesco o cinquecentesco, Morte, da che convien pur ch'io mi doglia, testimone dell'ampia fortuna arrisa alla canzone Morte, perch'io non trovo. Ogni componimento, opportunamente inquadrato all'interno del panorama poetico coevo, è corredato di apparato giustificativo che consente di verificare le scelte testuali diffusamente discusse anche nella Nota ai testi; mentre il commento è a servizio della comprensione del testo e indica i riferimenti letterari che si sono reputati più probabili e certi.

EAN: 9788869734496
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