Brachyurus (Erythropitta) Mackloti.

Tratto da "A Monograph of the Pittidae, or, Family of Ant Thrushes" [1861-]1863. Milano, Luigi Maestri de L'Atelier del Libro 1984, cm.47x59,5, Edizione di 150 esemplari non venali su carta velata avorio della Cartiera Magnani Val di Pescia. Splendida riproduzione della tavola originale, foglio singolo. Elliot non fu il pittore che avrebbe dovuto illustrate la monografia sui Pittidi. L'illustratore scelto da Elliot era Paul Louis Oudart, morì dopo aver completato solo tre o quattro tavole, e piuttosto che rischiare di dare istruzioni affrettate a un altro artista, Elliot si sentì obbligato a diventare io stesso disegnatore ed eseguì tutti gli altri disegni, esclusi uno ciascuno di Maubert e Mesnel. Le illustrazioni e gli stessi uccelli rappresentano l'apice dell'opera pittorica di Elliot. Il loro piumaggio è reso in vivaci tonalità di blu, verde e rosso, e gli uccelli, molti dei quali vengono mostrati mentre nutrono i loro piccoli, sono posizionati su paesaggi meravigliosamente disegnati. Elliot è stato anche attento a garantire che i fiori e il fogliame mostrati in dettaglio con gli uccelli fossero appropriati per le specie mostrate.

Tratto da "A Monograph of the Pittidae, or, Family of Ant Thrushes" [1861-]1863. Milano, Luigi Maestri de L'Atelier del Libro 1984, cm.47x59,5, Edizione di 150 esemplari non venali su carta velata avorio della Cartiera Magnani Val di Pescia. Splendida riproduzione della tavola originale, foglio singolo. Elliot non fu il pittore che avrebbe dovuto illustrate la monografia sui Pittidi. L'illustratore scelto da Elliot era Paul Louis Oudart, morì dopo aver completato solo tre o quattro tavole, e piuttosto che rischiare di dare istruzioni affrettate a un altro artista, Elliot si sentì obbligato a diventare io stesso disegnatore ed eseguì tutti gli altri disegni, esclusi uno ciascuno di Maubert e Mesnel. Le illustrazioni e gli stessi uccelli rappresentano l'apice dell'opera pittorica di Elliot. Il loro piumaggio è reso in vivaci tonalità di blu, verde e rosso, e gli uccelli, molti dei quali vengono mostrati mentre nutrono i loro piccoli, sono posizionati su paesaggi meravigliosamente disegnati. Elliot è stato anche attento a garantire che i fiori e il fogliame mostrati in dettaglio con gli uccelli fossero appropriati per le specie mostrate.

J.Wolf & J.Smit del. et lith. M & N. Hanhart imp. Tratto da "A Monograph of the Paradiseidae, or Birds of Paradise. (1863-1867). Milano, Luigi Maestri de L'Atelier del Libro 1984, cm.47x59,5, Edizione di 150 esemplari non venali su carta velata avorio della Cartiera Magnani Val di Pescia. Splendida riproduzione della tavola originale, foglio singolo. Questa tavola proviene dal portfolio che aveva introduzione di Piero Chiara e Mario Schiavone. Elliot non fu il pittore che avrebbe dovuto illustrate la monografia sui Pittidi. L'illustratore scelto da Elliot era Paul Louis Oudart, morì dopo aver completato solo tre o quattro tavole, e piuttosto che rischiare di dare istruzioni affrettate a un altro artista, Elliot si sentì obbligato a diventare io stesso disegnatore ed eseguì tutti gli altri disegni, esclusi uno ciascuno di Maubert e Mesnel. Le illustrazioni e gli stessi uccelli rappresentano l'apice dell'opera pittorica di Elliot. Il loro piumaggio è reso in vivaci tonalità di blu, verde e rosso, e gli uccelli, molti dei quali vengono mostrati mentre nutrono i loro piccoli, sono posizionati su paesaggi meravigliosamente disegnati. Elliot è stato anche attento a garantire che i fiori e il fogliame mostrati in dettaglio con gli uccelli fossero appropriati per le specie mostrate.

Tratto da "A Monograph of the Pittidae, or, Family of Ant Thrushes" [1861-]1863. Milano, Luigi Maestri de L'Atelier del Libro 1984, cm.47x59,5, Edizione di 150 esemplari non venali su carta velata avorio della Cartiera Magnani Val di Pescia. Splendida riproduzione della tavola originale, foglio singolo. Elliot non fu il pittore che avrebbe dovuto illustrate la monografia sui Pittidi. L'illustratore scelto da Elliot era Paul Louis Oudart, morì dopo aver completato solo tre o quattro tavole, e piuttosto che rischiare di dare istruzioni affrettate a un altro artista, Elliot si sentì obbligato a diventare io stesso disegnatore ed eseguì tutti gli altri disegni, esclusi uno ciascuno di Maubert e Mesnel. Le illustrazioni e gli stessi uccelli rappresentano l'apice dell'opera pittorica di Elliot. Il loro piumaggio è reso in vivaci tonalità di blu, verde e rosso, e gli uccelli, molti dei quali vengono mostrati mentre nutrono i loro piccoli, sono posizionati su paesaggi meravigliosamente disegnati. Elliot è stato anche attento a garantire che i fiori e il fogliame mostrati in dettaglio con gli uccelli fossero appropriati per le specie mostrate.

Firenze, Sansoni 1960, cm.18x25, pp.24, brossura Bibl.degli Eruditi e dei Bibliofili. Edizione numerata in 333 esemplari.

Milano, Electa 1977, 2 tomi in cofanetto. cm.24,5x25, 1158 schede con immagini bn. legature editoriali, sopracoperte. Coll.Musei e Gallerie di Milano.

Traduzione di Amy Coopmans De Joldi. Parma, Guanda 1992, cm.15x21, pp.131, brossura con bandelle e copertina figurata. Coll. Biblioteca della Fenice- Racconti del Nord.

Roma, L'Erma di Bretschneider 1975, cm.18x25, pp.XX,769, 130 tavole bianco e nero fuori testo, brossura, Collana Archeologia Classica. Rivista della scuola nazionale di archeologia pubblicata a cura degli Istituti di archeologia e storia dell'arte greca e romana e di etruscologia e antichita italiche dell'Universita di Roma. Bibliografia di Margherita Guarducci - A. Adriani: Commento ad una scultura onoraria romana da Alessandria - R. Arena: Dei problemi posti da un'iscrizione latina con dedica a Dite - G. Becatti: Opere d'arte greca nella Roma di Tiberio - I. Cazzaniga: "Galucippe" o "Alcippe", la "Dama dell'Elefante"? - W. Belardi: Appunti sulla forma e sull'impiego di mh``ni" nel primo verso dell'Illiade - L. Braccesi: Ancora su IG I2 53 (Un trattato tra gli Ateniesi e il re Artas?) - M. Burzachechi: Nuove epigrafi arcaiche della Magna Grecia - A. Campana: Ciriaco d'Ancona e Lorenzo Valla sull'iscrizione greca del tempio dei Dioscuri a Napoli - G. Camporeale: Vasi plastici di bucchero pesante - F. Castagnoli: Topografia romana e storiografia di Roma arcaica - G. Colonna: Nomi etruschi di vasi - M. Cristofani: Appunti di epigrafia etrusca arcaica II - G. D'Anna: Alcune osservazioni sulle fonti di Gellio, N/A., XVII, 21 e sulle cronologia geronimiana dei poeti latini arcaici - G. Daux: Sur quelques stèle funéraires grecques dépoque archaque ou classique - M. Floriani Squarciapino: Albei Tiberis ripas et pontes tredecim - E. Follieri: Un codice di Areta troppo a buon mercato: il Vat. urb. gr. 35 - B. Forlati Tamaro: Epigrafi cristiane sepolcrali con graffiti da Aquileia - L. Gasperini: Alfabeto arcaico da Cirene - A. Giuliano: Un cammeo con Oreste e Efigenia in Tauride - L. Guerrini: Motivi antichi interpretati da artisti del 1600.