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Letteratura italiana saggi e critica

Vie di uscita dal confino. Firenze, Olschki Ed. 2020, cm 12 x 17, 80 pp. con 3 figg. a col. n.t., brossura Particelle elementari. «We build our temples for tomorrow»: «costruiamo templi per domani, […] liberi dentro di noi»; le parole di Langston Hughes si imposero alla memoria mentre l’inazione di questi mesi cancellava il senso dell’agire nello spazio, del contare il tempo. Quando non c’è più la catena degli eventi, rimane solo ciò che non ha bisogno dell’oggi per esistere. Il vero problema – già segnalano i virologi più attenti come i sociologi meno incantatori – di fronte ai costanti “peggioramenti”, dal clima alle epidemie, è proprio di decidere quale consideriamo per noi essere la “tregua”. Potranno esserci nuove restrizioni; occorrerà rientrare: «Se fuori c’è il passato, forse il futuro si concentra nel punto più interno dell’isola d’If, cioè la via d’uscita è una via verso il dentro» (Italo Calvino, Il conte di Montecristo, 6). Un “vivere-insieme” non cercando più l’avvenimento che vien di fuori: «Fantasticare il Vivere-Insieme come quotidianità, rifiutare, respingere l’avvenimento […]. Prescrizioni di Pacomio: nessuna intrusione di eventi nella comunità» (R. Barthes, Comment vivre ensemble), se non l’essere qui, nell’ascolto.

EAN: 9788822267139
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Presentazione di Francesca Maria Crasta. A cura di Andrea Lamberti. Firenze, Olschki Ed. 2020, cm 17 x 24, xxiv-232 pp., brossura Centro di studi muratoriani. Modena. Biblioteca dell''edizione nazionale del carteggio di L.A. Muratori,13. Pubblicato per la prima volta nel 1745, le Forze dell’intendimento umano, o sia il pirronismo confutato di Lodovico Antonio Muratori è un testo che, nato come puntuale confutazione delle tesi scettiche avanzate da Pierre-Daniel Huet nel Traité philosophique sur la faiblesse de l’esprit humain (1723), diviene l’occasione per Muratori di approfondire la propria riflessione sulle categorie della conoscenza. L’appassionata difesa della validità di quanto l’uomo apprende per via dei sensi e della ragione rimane indirizzata a contrastare la possibilità di porre lo scetticismo alla base di una rinnovata apologetica cristiana, sostenuta da Huet nel Traité. Muratori vede in questo progetto soprattutto una minaccia contro l’ideale di una fede cristiana fondata sul piano della tradizione storica e delle ‘prove fisiche’ offerte dalla scienza. In queste pagine, ad essere posto in questione non è solo lo scetticismo religioso di Huet, ma anche il concetto di ragione empirica promosso nell’Essay concerning Human Understanding di John Locke, con la negazione della spiritualità della mente che ne poteva derivare. La battaglia muratoriana su questi cruciali temi filosofici è da considerare parte integrante del dialogo tra cattolicesimo e Lumi che segna la cultura settecentesca in Italia.

EAN: 9788822266842
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Presentazione di Francesca Maria Crasta. A cura di Andrea Lamberti. Firenze, Olschki Ed. 2020, cm 17 x 24, xxiv-168 pp., brossura Centro di studi muratoriani. Modena. Biblioteca dell''edizione nazionale del carteggio di L.A. Muratori,14. Elaborato contestualmente alle Forze dell’intendimento umano e pubblicato da Lodovico Antonio Muratori per la prima volta nel 1745, la Forza della fantasia umana è tra i testi più fortunati della vasta produzione muratoriana. Possessioni demoniache, stregoneria, ossessioni, manie irrazionali, sogni e l’intera gamma dei fenomeni onirici misurano da una parte lo strapotere della fantasia, dall’altra l’indebolimento della ragione, imponendo una nuova interrogazione sul rapporto tra le due facoltà, in una prospettiva non più metafisica, ma già pienamente antropologica. Fin da subito posta al centro delle polemiche intorno alla magia e alla stregoneria sorte in Italia verso la metà del Settecento, l’opera resta degna d’interesse ancora alla fine del secolo e nel corso di quello successivo, a partire dalla diffusione della psicologia sensistica in Italia. Utilizzata nella trattatistica psicologica anche per il vasto repertorio di casi e di esempi relativi alla potenza immaginativa, favorita da uno stile di scrittura chiaro ed efficace, la Forza della fantasia mette in gioco gli elementi più caratteristici dello spirito muratoriano. A un’attenta analisi della natura umana è unita la difesa di un razionalismo ‘dolce’, spinto fino a indagare le zone più recondite dello spazio onirico, con uno sguardo nuovo, capace di destare l’interesse dei lettori su questi argomenti, ancora tra Otto e Novecento.

EAN: 9788822266835
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Poetiche e percorsi della fotoletteratura. Firenze, Olschki Ed. 2021, cm 17 x 24, xx-194 pp., brossura Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux. Studi,32. Dietro ogni fotografia, ha scritto Roland Barthes, si celano infinite trame di romanzi. Perché sempre più scrittori inseriscono fotografie nei propri libri? E, viceversa, come mai tanti fotografi cercano nella letteratura nuovi stimoli per il proprio percorso creativo? Che effetti produce, in entrambi i casi, l’interazione tra l’immagine e il testo? Il libro ripercorre la storia delle intersezioni tra letteratura e fotografia, esaminando tanto la presenza di quest’ultima nell’immaginario letterario quanto l’emergere di nuove pratiche intersemiotiche e retoriche fototestuali. «Un altro modo di raccontare», nelle parole di John Berger, la fotoletteratura esplora forme di referenzialità non mimetica, ridisegnando i confini tra il visibile e l’invisibile, la verità e la finzione. Insieme reliquie e talismani, le fotografie sembrano condividere la condizione degli oggetti descritti da Francesco Orlando, quale formazione di compromesso che rappresenta e (ri)produce realtà, e insieme, sinistramente, prepara l’irreale. «Le fotografie sono grossi brandelli di tempo che puoi tenere in mano», ha scritto Angela Carter: tracce visive, fragili e persistenti, di ciò che è stato.

EAN: 9788822267948
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Modi e forme di una presenza Atti del XIV Convegno Internazionale di studi leopardiani (Recanati, 27-30 settembre 2017). A cura di Maria Valeria Dominioni e Luca Chiurchiù. Firenze, Olschki Ed. 2020, cm 19 x 27, x-550 pp. con 1 fig. bn n.t., brossura Centro nazionale di studi leopardiani. Atti di Convegni. Il XIV Convegno internazionale di studi leopardiani ha definito la presenza di Leopardi nella cultura del Novecento, in un quadro ampio e per molti aspetti complesso. Attraverso analisi panoramiche e focalizzazioni monografiche, i trentuno saggi che compongono il volume, suddivisi in quattro sezioni, illustrano l’eredità del Recanatese nell’opera di personalità italiane e internazionali di primo piano, restituendo l’immagine di un indiscusso maestro del nostro più vicino passato e del nostro presente. La prima sezione, dedicata ai prosatori, vede Leopardi quale fonte di temi e motivi, ma anche tema e personaggio lui stesso. La seconda, incentrata sulla lirica novecentesca, riconosce nel Poeta un classico con il quale confrontarsi. La terza riflette sul lascito filosofico leopardiano nel pensiero contemporaneo e affronta alcuni snodi centrali della critica. La quarta ospita saggi sulle traduzioni e sulle versioni cinematografiche ispirate dalla vita e dall’opera di Leopardi.

EAN: 9788822266927
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Bibliografia storica generale. Bibliografie ragionate delle opere, della critica e delle pubblicazioni contestuali (1883-2012). Firenze, Olschki Ed. 2021, cm 17 x 24, viii-480 pp. con 16 tavv. f.t. bn e 16 tavv. f.t. a colori, brossura Biblioteca dell''«Archivum Romanicum». Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia,459. L’opera in quattro volumi racconta la fortuna dello scrittore Emilio Salgari (1862-1911), e cerca di demitologizzare lo straordinario fenomeno culturale provocato dal suo successo. Quest’ultimo volume offre la più completa ricostruzione della storia bibliografica salgariana dalle prime sue pubblicazioni in appendice del 1883, ai recenti tributi del 2012. Le diverse bibliografie ragionate presentano un’analisi esauriente di tutti gli aspetti della ricca produzione del Nostro, oltre alla storia dello sfruttamento anche politico dell’epoca fascista e allo sviluppo di un mercato fondato sui molti libri apocrifi (i ‘falsi’). Una raccolta di informazioni contestuali ricorda maestri, epigoni e tutto l’arco della cultura internazionale dell’avventura, mentre la Bibliografia Generale raccoglie volumi e articoli dei critici e giornalisti che si sono interessati a Salgari nel corso di oltre cent’anni. La prima parte di questo quarto volume raccoglie inoltre, in un Catalogo Ragionato, i diversi aspetti della ricezione salgariana nei primi anni del Ventunesimo secolo fino alla stagione delle grandi ricorrenze: il centenario della morte nel 2011 e il 150o anniversario della nascita nel 2012. È un periodo di grande vivacità, con un’abbondanza di sviluppi sempre più vari nei settori intellettuali e commerciali.

EAN: 9788822267245
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Court Culture and Classicism. Preface by Lina Bolzoni. Firenze, Olschki Ed. 2021, cm 17 x 24, viii-246 pp., brossura Biblioteca dell''«Archivum Romanicum». Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia,508. Testo in inglese. Throughout his life and in parallel with his better-known works, Ludovico Ariosto composed a number of love poems in Italian. These, however, he never authorised to be printed; instead, he jealously kept them private, and tried, but eventually failed, to organise them into a lyric collection. This multifaceted and diversified production bespeaks both Ariosto’s engagement with the more contemporary strands of lyric poetry and his effort, prompted by the debates of court Humanism, to revivify the classics. This book offers the first updated comprehensive reading of Ariosto’s lyric poetry, touching on matters of self-fashioning, on his ideology and ethics of love, and on his verse portrayals of women. By adopting a predominantly intertextual perspective and availing itself of the most recent philological breakthroughs in the field, it aims to contextualise this output against its historical and intellectual background, while at the same time exploring its links with Ariosto’s other works, in order to understand the role played by the lyric genre in the system of his oeuvre.

EAN: 9788822267313
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Desiderio e Ragione nella Decima Giornata del Decameron. Firenze, Olschki Ed. 2021, cm 17 x 24, 126 pp. con 1 fig. n.t., brossura Biblioteca di «Lettere italiane». Studi e testi,80. Saldamente ancorata alla grande tradizione del razionalismo antico-medievale, la Decima Giornata prospetta un’etica delle virtù che pone l’accento sull’operare, ovvero sul fare nel modo giusto, con la giusta disposizione d’animo la cosa buona e bella al momento giusto. Sullo sfondo della dissoluzione del vivere civile causato dalla peste, Boccaccio rappresenta la progressiva attualizzazione dell’eccellenza morale a partire dal conflitto interno all’anima dei protagonisti, al modo che ognuno ha di atteggiarsi di fronte alle passioni, alla risoluzione della crisi con l’intervento della retta ragione che governa il desiderio e detta la scelta giusta nella prassi, fino al conclusivo riconoscimento morale. Il centro morale dell’ultima decade del Decameron quindi non è la magnificenza, tema dichiarato della giornata, ma la virtù dianoetica della prudenza: la sapienza, pratica e situazionale legata alla razionalità e al pensiero che considera le conseguenze dell’agire nella communitas, valuta i mezzi e determina come nel concreto le virtù debbano essere attuate per fiorire nella vita di relazione, in vista del conseguimento del fine e del bene dell’uomo.

EAN: 9788822268136
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La lirica di Girolamo Benivieni. Firenze, Olschki Ed. 2020, cm 17 x 24, xii-310 pp., brossura Istituto di Studi Italiani. Università della Svizzera Italiana. Officina,5. Il volume indaga la produzione lirica del poeta fiorentino Girolamo Benivieni (1453-1542), prima esponente del circolo laurenziano e in seguito fedele collaboratore del Savonarola. Lo studio prende in esame l’intero corpus lirico beniveniano, a partire dalla silloge giovanile (databile agli anni ’80-’90 del Quattrocento), espressione del neoplatonismo fiorentino con l’apporto di accenti personali. Si approfondisce poi il Commento di Hieronymo Benivieni cittadino fiorentino sopra a più sue canzone et sonetti (1500), in cui l’autore inserisce cento sue rime, in parte rielaborazione della raccolta precedente, autocommentandole fittamente e costruendo, soprattutto per mezzo delle prose, un cammino dell’anima verso Dio. Dall’opera si evince così l’humus culturale dell’opera, nutrita da diverse sensibilità, tra cui Ficino, Bonaventura, Savonarola, Lorenzo, Petrarca e Dante, confermata anche dall’estrema sua lirica, ultimo frutto del poeta. Ne emerge un Benivieni attraversato da linee di persistenza più che da cesure, configurando una poetica che coagula stagioni culturali diverse e si presenta al tempo stesso come neoplatonica e savonaroliana, mettendo in luce in tal modo alcuni elementi di continuità tra la Firenze laurenziana, quella piagnona e quella cinquecentesca.

EAN: 9788822267061
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Storia e storie nelle narrazioni di Ernesto Ferrero. Firenze, Olschki Ed. 2021, cm 12 x 17, 126 pp., brossura Particelle elementari. Ernesto Ferrero è diventato noto al grande pubblico con il romanzo N., Premio Strega 2000, che attraverso i dieci mesi dell’esilio elbano di Napoleone esplora gli intrecci tra grande Storia e piccole storie individuali. L’intera sua opera di narratore e saggista demistifica quel teatro di finzioni e inganni strumentali cui tanto spesso si riduce la Storia ufficiale. Lavorando sul confine tra generi e linguaggi diversi, e puntando sulla qualità di una scrittura che si rifà al magistero di Calvino, Primo Levi e Sciascia, Ferrero ha indagato il rapporto tra il volto e la maschera, l’arte e la vita, l’individuo e la massa, attraverso i casi estremi di uomini eccessivi: il mostruoso Gilles de Rais-Barbablù e Francesco d’Assisi in un Medioevo allucinato, Napoleone, Salgari, l’imbroglione americano che incanta gli italiani del 1924. Con una serie di scandagli puntuali, Luciano Curreri ricostruisce questo percorso originale, inscrivendolo nel più ampio quadro della cultura contemporanea.

EAN: 9788822267993
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A cura di Francesco Berardi, Andrea Lombardinilo, Pierluigi Ortolano. Firenze, Olschki Ed. 2020, cm 17 x 24, viii-186 pp., brossura Biblioteca dell''«Archivum Romanicum». Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia,506. A duecento anni dalla sua redazione, L’infinito di Leopardi continua a generare costruzioni di senso e costellazioni immaginali che spaziano dalla narrazione mainstream alla divulgazione più propriamente culturale. Per cogliere le innumerevoli declinazioni semantiche cui può prestarsi la metafora dell’infinito, di cui la lirica è divenuta simbolo, è necessario assumere prospettive di ricerca aperte ai diversi versanti del sapere umanistico. Il volume, nato dalla felice convergenza tra linguistica italiana, letteratura latina, comunicazione scientifica, sociologia dei processi culturali, filosofia e pedagogia, sonda l’attualità della lirica leopardiana da una prospettiva interdisciplinare, mettendo a frutto anche le recenti tecnologie digitali applicate all’indagine testuale. Ne scaturisce un’operazione culturale suggestiva che restituisce l’idea di una poesia fitta di echi classici, ma sorprendentemente moderna, che non smette mai di interrogare il lettore: L’infinito appare sempre più espressione della complessità dell’io, sospesa tra realtà e immaginazione.

EAN: 9788822267153
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A cura di Francesco Izzo. Firenze, Olschki Ed. 2021, cm 15,5 x 21,5, xxii-84 pp. con 24 tavv. a colori numerate, brossura Dalle volute di fumo di una sigaretta, alte si levano sei parole: terra, pane, donne, mistero, giustizia, diritto. Conversando nell’estate 1987 con James Dauphiné, Leonardo Sciascia le indica come quelle più importanti della sua vita, dove pagina e azione sono saldamente intessute, nel filo del tempo ininterrotto di un autore sempre vivo. Le parole sono la patria delle idee dello scrittore, racchiudono i suoi valori, la sua etica. Prima di pronunciarle o di cristallizzarle su carta, egli le guarda con rispetto, le distilla, le pesa. A cento anni dalla nascita (1921-2021) l’opera di Sciascia continua a suscitare la riflessione e la discussione, a offrire provvisorie verità e conforto a nuove generazioni di (ri)lettori, assurgendo allo statuto di un classico. Questa plaquette è una festa della memoria. Attorno alla tavola imbandita con le sei parole siedono amici vecchi e nuovi dello scrittore. Nessuno si è presentato a mani vuote. Tutti hanno tracciato su carta un segno di amicizia, offrendo in dono un tassello di memoria, una testimonianza personale e affettuosa che ricompone nel tempo presente il mosaico del volto di chi non se n'è mai andato via.

EAN: 9788822267658
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A cura di Marialuisa Baldi. Firenze, Olschki Ed. 2021, cm 17 x 24, xvi-194 pp., brossura Hyperchen. Testi e studi per la storia della cultura del Rinascimento,7. Nella sintesi di eredità umanistica e apertura al nuovo, Sulla consolazione (1542) rilegge la tradizione della terapeutica dell’anima. Medico e filosofo, Cardano osserva con sguardo disincantato il grande teatro del mondo dove l’infelicità è il prezzo pagato da tutti all’universale predominio dell’opinione. Sullo sfondo della paura della morte, che alimenta l’angoscia del vivere, gli uomini, stolti o folli, nel contempo artefici e vittime di illusione, inganno e prevaricazione, incrementano le ragioni della sofferenza individuale e collettiva. L’autore raduna fonti, detti antichi e argomentazioni in un vasto repertorio di casi di vita, e lo arricchisce con la sua personale esperienza e riflessione. L’arte della consolazione consente di scoprire che l’enigmatica complessità del mondo, in cui tutto pare capovolgersi, conserva un carattere meraviglioso: se qui sembra andare smarrita ogni discriminante assoluta di male e di bene, virtù e vizio trovano tuttavia un nuovo spazio nelle forme più transitorie del fare. Quello che conta sono le azioni dei singoli, in ragione della loro consapevole disposizione alla liberazione o all’asservimento nei confronti dell’oppressione esercitata dalla malizia e dall’infelicità. Il testo è la prima traduzione italiana, condotta sul latino dell’edizione Olschki 2019 (Girolamo Cardano, De consolatione, a cura di M. Baldi), cui si rimanda per la contestualizzazione storica e per l’apparato filologico.

EAN: 9788822267450
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Carteggio 1930-1970. A cura di Roberta Colbertaldo. Premessa di Gloria Manghetti, con una testimonianza di Sandra Bonsanti. Firenze, Olschki Ed. 2020, cm 17 x 24, xlvi-344 pp. con 24 tavv. f.t., brossura Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux. Studi,31. Per quarant’anni, a partire dal 1930, Alessandro Bonsanti e Carlo Emilio Gadda intrattennero un fittissimo scambio epistolare: ne restano oltre 300 lettere, in gran parte finora inedite, che documentano un sodalizio tra i più significativi del Novecento letterario italiano, mettendo in luce il percorso biografico letterario-editoriale di Gadda insieme al ruolo fondamentale svolto da Bonsanti nel sostenerlo, e sollecitarlo a scrivere. Un’amicizia che perdura intatta tra le difficoltà della vita quotidiana e le tragedie della storia, in un’Italia che dai tetri anni del fascismo si evolve verso una faticosa e frastornante modernità. Il volume, a cura di Roberta Colbertaldo, corredato di indici e di illustrazioni, esce presso la casa editrice Olschki nella collana ‘Studi’ del Gabinetto Vieusseux. Con questa pubblicazione, il Vieusseux porta a compimento il lungo lavoro di cura e ordinamento di un importante nucleo di carte del Fondo Gadda. Il Fondo, affidato da Gadda a Bonsanti alla fine degli anni Quaranta, e da Bonsanti conferito all’Archivio Contemporaneo che oggi porta il suo nome, è stato sottoposto nel tempo a un raffinato restauro dopo i danni che aveva subito nell’alluvione del 1966.

EAN: 9788822267191
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Chateaubriand, Lamartine, Hugo. Firenze, Olschki Ed. 2021, cm 17 x 24, x-290 pp., brossura Biblioteca dell''«Archivum Romanicum». Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia,512. Se la storia promette di rinsaldare il tempo umano in forme evolutive e organiche, per i romantici di Francia il presente è una fonte di discontinuità che sembra bloccare il movimento del tempo e della razionalità. Sfruttando le risorse ‘frenanti’ del presente, essi sembrano contestare presupposti e conseguenze di una fiducia generazionale nel progresso. Nei percorsi del volume, il liberalismo umanitario – e con esso i concetti di libertà, progresso, ragione e azione – appaiono attraversati da contraddizioni, incertezze e ribaltamenti di prospettiva. La coerenza del quadro ideologico del periodo sembra incrinarsi. Utilizzando un metodo analogico basato sull’analisi delle co-occorrenze di alcuni elementi lessicali, emergono delle variabili latenti che denunciano tensioni, incertezze e deviazioni. La poesia e la prosa letteraria finiscono per trasportare queste contraddizioni, proponendosi come uno spazio instabile, in grado di sviluppare istanze ideologiche in contrasto con quelle propugnate dalla saggistica politica e storica della generazione romantica.

EAN: 9788822267511
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A cura di Claudio Griggio e Chiara Kravina. Firenze, Olschki Ed. 2021, cm 17 x 24, xiv-426 pp. con 7 tavv. col., brossura Istituto nazionale di studi sul Rinascimento. Studi e testi,53. Composto a Venezia e donato per le nozze fiorentine di Lorenzo de’ Medici il Vecchio con Ginevra Cavalcanti (1416), il De re uxoria di Francesco Barbaro è il primo trattato rinascimentale incentrato sulle qualità della donna e sui compiti di gestione della famiglia. Divenne ben presto una sorta di best seller, affiancandosi, tradotto e diffuso in tutta Europa, alle opere affini dello pseudo-Plutarco e di Pier Paolo Vergerio in quella che Eugenio Garin definì una ‘trilogia pedagogica’ di età umanistica. Il trattato, che congiunge idealmente l’élite culturale e politica di Venezia e Firenze, ha avuto un’enorme influenza come interpretazione del modello familiare dell’aristocrazia veneziana in cui la tradizione e gli usi locali sono aggiornati e nobilitati grazie al confronto con i modelli classici proposti dalla nuova cultura umanistica, di cui Barbaro e il suo maestro Guarino Veronese furono a Venezia i principali promotori. Alla fortuna dell’opera contribuirono l’eleganza dello stile e quel gusto per la concretezza che sa servirsi anche dell’aneddotica antica e contemporanea per creare sapide descrizioni: qualità che ancora oggi rendono gradevole la lettura di un testo importante per la storia del costume e della cultura occidentale.

EAN: 9788822267283
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A cura di Michela Graziani e Salomé Vuelta García. Firenze, Olschki Ed. 2021, cm 17 x 24, viii-104 pp., brossura Biblioteca dell''«Archivum Romanicum». Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia,518. «Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti». La citazione pirandelliana si presta a introdurre l’argomento del mascheramento autoriale esaminato nel presente volume che percorre due secoli di cultura italo-iberica (dalla seconda metà del XVI secolo alla prima metà del XVIII), passando per Lope de Vega (1562-1635), Angelico Aprosio (1607-1681) e un’ampia selezione di figure femminili italiane e portoghesi che ricorsero al gioco della pseudonimia. I saggi qui riuniti intendono riflettere sui motivi e contesti che hanno portato autori e autrici a ricorrere alla pseudonimia, ad alterazioni anagrammatiche, alla maschera quale forma di auto-rappresentazione letteraria oppure di occultazione autoriale, alla tendenza di ‘dar corpo agli pseudonimi’. Queste varie forme di mascheramento autoriale conducono gli autori e le autrici trattati in questo volume verso un ‘sottile confine’ che ‘separa e confonde realtà e finzione’, dove interiorità ed esteriorità si mescolano dietro una simulante maschera che allo svelarsi dispiega però – più che veri e propri doppi – varietà umana, ricchezza di percezioni, rispecchiamenti intrinsechi.

EAN: 9788822268013
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A cura di Valter Boggione. Firenze, Olschki Ed. 2016, cm 17 x 24, 200 pp., brossura Centro di studi di letteratura italiana in Piemonte «Guido Gozzano - Cesare Pavese». Saggi e testi,23. Rimasto inedito durante la vita dell’autore, l’Ecce homo ci consegna un ritratto imprevisto di Vallini, troppo frettolosamente annoverato da Sanguineti tra gli oppositori di d’Annunzio. Ma al di là dei cascami dalla Gloria e dal Fuoco, il poema si segnala per la precoce, acuta interpretazione del pensiero di Nietzsche. Moderno Vangelo di Marco, narra la conversione del protagonista da superuomo a oltreuomo: prigioniero tra le fiamme, sconfitto e ridotto all’impotenza, Marco, un tempo signore di Roma, fonda la propria stessa morte con un atto di volontà, così preservandosi libero. Ma quest’eroe eccessivo, proteso verso un’impossibile sintesi degli opposti (Oriente e Occidente, cristianesimo e buddismo, antichità e mondo moderno), consapevole della necessità della lotta per la vita, non può mettere a tacere le proprie inquietudini, riconosce in sé con precoce chiaroveggenza quel “male di vivere” che tanta parte avrà nella poesia del Novecento.

EAN: 9788822264725
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A cura di Michela Graziani e Salomé Vuelta García. Firenze, Olschki Ed. 2015, cm 17 x 24, vi-140 pp., brossura Biblioteca dell''«Archivum Romanicum». Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia,442. Questo volume inaugura una serie che raccoglie gli esiti del seminario permanente Relazioni linguistiche e letterarie tra Italia e mondo iberico in età moderna. Nato nel gennaio 2014 presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Studi Interculturali dell’Università di Firenze, il seminario si propone come momento di riflessione e di studio comparatistico linguistico-letterario fra l’area culturale iberica e italiana di epoca moderna ed è aperto a tutti gli interessati a questo campo di ricerca. I saggi qui riuniti spaziano dalla poesia, alla prosa, al teatro, alla storiografia linguistica, con uno sguardo attento alle vicissitudini storiche e ai rapporti culturali dal Cinquecento al Settecento inoltrato, prendendo in esame autori e testi, noti e meno noti, in un’ottica comparatistica.

EAN: 9788822264022
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Storia e significato di una prassi scrittoria. Firenze, Olschki Ed. 2020, cm 17 x 24, xii-224 pp. con 41 figg. n.t., brossura Biblioteca dell''«Archivum Romanicum». Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia,500. Francesco Petrarca ci ha lasciato numerosi autografi di diversa estensione, contenuti e finalità che attestano la complessità del suo uso della scrittura come strumento cardine per l’elaborazione non solo dell’opera letteraria, ma anche della rappresentazione del sé intellettuale. In questo volume si censiscono, editano e commentano paleograficamente un gruppo di 39 attestazioni autografe lasciate da Petrarca nelle carte di guardia anteriori o posteriori dei libri appartenutigli, in un luogo perciò periferico, ma, al tempo stesso, significativamente a contatto con il libro inteso sia quale manufatto, sia quale relatore di un testo. Si tratta di un insieme di ‘tracce’ grafiche che, lungi dal rappresentare un agglomerato di scritte casuali, costituisce invece un complesso per molti versi coerente, segno e testimonianza materiale di un progetto culturale meritevole della nostra attenzione.

EAN: 9788822266910
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Libri sacri, misteri, riscritture. Firenze, Olschki Ed. 2015, cm 17 x 24, 316 pp., brossura Polinnia,29. Per troppo tempo il caso Pavese è stato trattato come una forma di devianza rispetto ad una ‘ragionevole’ norma, umana e letteraria. Questo libro parte invece dall’ipotesi che la ferita a cui Pavese dà voce esprima in profondità un’irrisolutezza e una fatica intimamente nostre. Il mito di un ragazzo custode del desiderio più autentico, sospeso tra la perdita adulta della purezza originaria e la traduzione mitica (e dunque corporea) di un anelito antico alla totalità, attraversa i libri di Pavese come un filo rosso e forse una spada. Il nostro disagio col tempo, la nostra distanza dal corpo reale, il nostro trovarci esposti alla fragilità delle relazioni umane si specchiano nel poeta delle Langhe. Dai suoi testi egli ci parla, così lontano e così vicino, in una riscrittura dialogica e appassionata della Bibbia, dei Greci e dell’Oriente, di Platone e Petrarca, di Whitman, di Steinbeck e Hemingway, di Frazer e Mann, di Jung e Kerényi, di Dostoevskij e di Nietzsche.

EAN: 9788822263735
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Povertà e follia nell'opera di Amelia Rosselli. Introduzione di Antonella Anedda. Firenze, Olschki Ed. 2019, cm 16,5 x 23,5, xvi-252 pp., brossura Istituto di Studi Italiani. Università della Svizzera Italiana. Officina,3. Il saggio ripercorre gli anni di formazione di Amelia Rosselli, seguendo due fils rouges che si dipanano dalla materia complessa delle sue raccolte poetiche: il tema della povertà e quello della follia. Strettamente correlati, essi danno conto di una riflessione filosofica e politica che, iniziata negli anni giovanili, viene rimeditata e ridiscussa nell’arco dell’intera esistenza. Sara Sermini indaga il contesto politico-culturale al quale si possono ricondurre le letture giovanili di Rosselli, così come le frequentazioni familiari connesse ai fautori delle “terze vie”, l’impiego presso gli uffici romani della Olivetti, la partecipazione alle attività promosse da Ernesto De Martino, l’amicizia con Rocco Scotellaro e, non da ultimo, l’incontro con il mondo della psicanalisi junghiana. Il ritratto di Amelia Rosselli da giovane è affiancato dall’analisi interpretativa dei suoi versi alla luce delle due tematiche indagate. Il volume è corredato infine da una lettera di Amelia Rosselli al fratello John, contenente due poesie inedite, e da alcune lettere, anch’esse inedite, al poeta Giovanni Giudici.

EAN: 9788822266385
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Umanista senese del Cinquecento. La vita e le opere Ristampa anastatica. Introduzione di Luigi Oliveto, con una nota di Vittorio Sgarbi. Firenze, Olschki Ed. 2016, cm 17 x 24, xvi-240 pp., brossura È, a tutt’oggi, la biografia più completa che si abbia di Angelo Claudio Tolomei – umanista, filologo, poeta, ecclesiastico, diplomatico – nato ad Asciano (Siena) nel 1492 circa, morto a Roma il 23 marzo 1556. Il libro, curato e introdotto da Luigi Oliveto, ripropone in anastatica l’edizione pubblicata nel 1939 dall’Accademia per le Arti e per le Lettere di Siena. Grazie a uno scrupoloso lavoro di ricerca bibliografica e d’archivio, si ha di Tolomei un ritratto a tutto tondo che va ben oltre l’ambito per cui è noto ai più, quello di studioso della lingua italiana e della riforma ortografica. Poco o niente, invece, si conosce del suo impegno di critico letterario, poeta, organizzatore culturale. Claudio Tolomei fu giustappunto un umanista, proprio in ragione di quella humanitas che significò rinnovato fervore verso l’antichità classica, voglia di conoscenza, amore per la bellezza, curiosità e persino divertimento per tutto quanto rivelasse l’eccellenza e il valore (la dignitas) dell’uomo.

EAN: 9788822264510
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Genesi e forme della poesia di Ungaretti. Firenze, Olschki Ed. 2019, cm 17 x 24, viii-214 pp., brossura Polinnia,31. Lo studio affronta sistematicamente il tema fondativo del mondo di Ungaretti, costituito dalla metafora del naufragio, intorno a cui nascono le poesie dell’Allegria di Naufragi del 1919, saldando l’esperienza del «figlio d’emigranti» al ‘nulla’ del deserto e all’"annientamento" nelle trincee del Carso. Il «naufragio senza fine» continua ad agire fino all’ultima lirica, L’impietrito e il velluto, passando centralmente nel Dolore e caratterizzando sempre il viaggio del «girovago» verso la Terra Promessa, che si chiude apocalitticamente sulla morte del mare. Attraverso inediti percorsi di ricerca nella poesia e nelle prose ricevono nuova luce i rapporti intertestuali di Ungaretti con i suoi maestri-‘antenati’ – da Dante a Leopardi e Pascoli, da Pascal e Nietzsche a Mallarmé e Baudelaire –, oltre che con la Bibbia e l’epopea di Gilgamesh. Vengono anche indagati aspetti ‘tecnici’ della poetica ungarettiana come l’adozione originaria dei versi parisillabi in quanto propri di una poesia autenticamente ‘popolare’. Ne viene fuori un’idea di tutta la poesia ungarettiana dominata da una visione tragica della vita e della morte, e che supera il naufragio in una costante tensione ‘religiosa’ verso un mondo risuscitato.

EAN: 9788822266736
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