Moda Stile Costume Abbigliamento Tessuti

Roma, Ist.Poligrafico e Zecca dello Stato- Archivi di Stato 1989, cm.21x29,7, pp.96, ill.bn.e col.nt. brossura cop.fig.a col. Coll.Cataloghi di Mostre.

A cura di Alessandra Mottola Molfino. Periodico annuale. Firenze, Edifir 1992, cm.23x31, pp.87, num.ill.e tavv.a col.e disegni bn.nt. brossura cop.fig.a col. Rivista-Annuario del CISST,n.3, novembre 1992.

Bargello, A cura di P.Peri. Firenze, S.P.E.S Studio per Edizioni Scelte 1996, cm.21x30, pp.ca.30, con num.figg.a col.nt. fascicolo, cop.fig.a col. Coll.Lo Specchio del Bargello, Mostre,25.

Bergamo, Istituto Italiano d'Arti Grafiche 1916-1918, cm.23x34, 5 cartelle con dorso telato e chiusura a fiocco contenenti ciascuna un quartino introduttivo e 24 tavv. in bn. sciolte con numeraz. consecutiva (I-CXX). Esempl. privo del VI e ultimo fasc. Qualche segno di restauro ad alcune tavv. ma in complesso copia in buono stato.)

Presentazione di R.Tardito. Milano, Motta 1987, cm.21x29, pp.253, ca.250 fra ill.e tavv.a col.nt. legatura editoriale in tutta tela, sopracoperta figurata a colori in cofanetto.

Roma, Ist.Poligrafico e Zecca dello Stato - Libreria dello Stato 1993, cm.24x30, pp.121, numerose tavv.a col.nt., brossura, cop.fig.a col.

Milano, Electa Edit.per conto della Banca Nazionale del Lavoro, 1959, cm.24,5x30,5, pp.241, 88 tavv.a col.applicate ft., XLIII figg.bn.nt. legatura editoriale cartonata.

Ristampa anastatica dell'ediz.Parigi,sd. Prefaz.di Lorenzo Cavini. Firenze, Ediz.bancarie Cassa di Risparmio di Firenze 1976, cm.24x29,5, pp.4 nn.,150 tavv.a col.ft. legatura ed.cartonata, fasciata in carta decorata.

Vol.I: Da: Il Costume dopo la caduta dell'Impero d'Occidente al secolo XIII. Vol.II: Il Trecento, il Quattrocento. Vol.III: Il Cinquecento, il Seicento. Vol.IV: Il Settecento. Vol.V: L'Ottocento. Present.di G.Treccani degli Alfieri. Fondaz.G.Treccani Degli Alfieri. Milano, Ist.Editoriale Italiano/TREC 1964-1969, completa in 5 voll. cm.23,5x32, pp.349,516,499,432,535, 1115 tavv.bn.e colori ft. legature in tutta pelle bianca, cofanetti. Esemplare completo e in stato eccellente.

Milano, Electa Ed. 1987, cm.24,5x24,5, pp.570, 395 figg.bn.65 a col.nt. legatura ed.in tutta tela, sopracop.fig.in cofanetto. Coll.Musei e Gallerie di Milano.

Milano, Lupetti & Co. 1991, cm.17x24, pp.220, brossura cop.fig.a col. Coll.Immagine Stile.

Firenze,4/5/1992. A cura di L.Bigliazzi. Firenze, Accad.dei Georgofili 1992, cm.17x24, pp.55, XXVI tavv.bn.nt.e 1 allegata, brossura

Sono disponibili i seguenti fascicoli:1-30, 32-45, 47-60, 62-69, 71-79. Supplément du Journal des Dames. Paris, 1912-1914, cm.14x23, pp.ca.15, alcune figg.bn.nt. fascicolo, Testo in francese.

A cura del Centro Ital.per lo Studio del Tessuto,Sez.Lombardia, Camera di Commercio,Industria,Artigianato e Agricoltura,Como. Milano, Edizioni C.I.S.S.T. - Sezione Lombardia 1982, cm.17x24, pp.285, num.ill.bn.intercalate nt. brossura Testo in inglese e italiano.

Firenze, Le Lettere 2005, cm.13x20, pp.VI,136, brossura Coll.La Nuova Meridiana. Chi ha usato per primo il termine "moda"? E quali sono i suoi diversi significati? E ancora: perché romanzieri, ma anche poeti e filosofi di tutte le latitudini hanno scritto di moda? Il viaggio di Anna Panicali, docente di Letteratura italiana contemporanea presso la Facoltà di lettere dell'Università di Udine, si snoda attraverso le fonti letterarie in cui, intorno al Seicento, il termine comincia a comparire, e prosegue nelle pagine dei dizionari italiani e francesi dei secoli successivi, dove il termine rivela la sua mutevolezza, nel tempo e nello spazio, a conferma dell'indissolubile legame con il costume e la società in cui questo evolve.

Notizie su luoghi, fabbriche, collezioni pubbliche e private. Bibliografie e indice. Milano, Bramante Ed. 1993, cm.27x32, pp.271, 240 ill.bn.e col.molte a p.pag. legatura ed.in tutta tela, sopracop.fig.a col. Coll.Arti e Tecniche.

Ristampa anastatica dell'ediz.originale di Bergamo,Istituto Italiano d'Arti Grafiche,1914. Firenze, Federazione delle Casse di Risparmio della Toscana 1975, cm.27x35, pp.9, 217 tavv.in bn.ft., legatura ed.in tutta tela, titoli e fregi in oro al piatto ant.e al dorso.

Conran Octopus 1997, cm.22,5x28,5, pp.190 ill.a colori. hardcover, dustjacket. This sourcebook shows over 35 techniques and applications in step-by-step detail from block printing, batik and tie-dyeing to devore, screen printing and computer-generated methods. Recipes are given for natural and chemical dyes, with information on the appropriate ingredients for each fabric. Aimed at designers with studio facilities and those people working at home, advice is given on how to equip your workspace. Close-up photographs of work from fabric designers complement the instructional element of the book.

A cura di Paolo Peri. Firenze, S.P.E.S. Studio per Edizioni Scelte 1994, cm.14x21, pp.16, 43 ill.a col.nt. fascicolo con cop.fig.a col. Coll.Museo Nazionale del Bargello. Mostre,23.

Firenze, Ediz.per Banca Toscana 1996, cm.25x28,5, pp.316, centinaia tra ill.e tavv.bn.e col.nt. legatura editoriale cartonata sopracoperta figurata a colori.

Photography Brian Benson. London, Black Dog Publishing 2006, cm.19x19, pp.128,num.ill.a col. brossura cop.fig.a col.

A cura di Guido Andrea Pautasso. Milano, Abscondta 2021, cm.13x22,5, pp.222, brossura copertina figurata a colori. Coll.Carte D'Artisti,168. "«Moda futurista» non si limita ad una ricostruzione storica della moda del futurismo, a raccontare o descrivere avvenimenti ed episodi collegati alle ardite creazioni sartoriali dell'avanguardia marinettiana. Attraverso la collazione a livello cronologico di manifesti teorici, di proclami, delle stroncature e di testi anche erotici e pruriginosi legati al vestiario futurista, affronta l'analisi del linguaggio letterario e comportamentale fondato su modelli e prototipi di abiti creati esclusivamente da stilisti e da artisti futuristi prestati al mondo della moda. Questa ricerca non verte né sull'aspetto decorativo dell'abito futurista, né sul suo linguaggio, e quindi sulle tendenze dello stile futurista, bensì sulla traduzione dell'uno nell'altro e viceversa, con il riconoscimento del fenomeno della moda del futurismo quale efficace sistema di significazione: un sistema di senso entro cui si producono le raffigurazioni culturali ed estetiche del corpo rivestito secondo i princìpi creativi del futurismo. L'abito futurista è descritto nei suoi dettagli artistici, tecnici e sartoriali, analizzato nel suo contesto e studiato per il suo potere di significazione simbolica, sociale, ideologica, creativa e al tempo stesso erotica. Per questo il vestito futurista è letto e interpretato in qualità di eccezionale strumento di comunicazione, di habitus, di dress code e di objet d'art diventato, al tempo stesso, uno speciale oggetto d'uso quotidiano." (Guido Andrea Pautasso)