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La Thuile in Valle d’Aosta. Una comunità alpina fra tradizione e modernità.

Autore:
Curatore: Ristampa 2006.
Editore: Olschki Ed.
Data di pubbl.:
Collana: Coll. Biblioteca di «Lares»,58.
Dettagli: cm.17x24, pp.XVIII,282, con 12 tavv.ft., Coll. Biblioteca di «Lares»,58.

Abstract: Il volume nasce da un’esperienza etnografica e storiografica che ha consentito di ricostruire in chiave antropologica le componenti culturali, sociali ed economiche di un paese di confinario valdostano di idioma francoprovenzale. La comunità è stata studBorn from an unusual ethnographical and historiographical experience, this book reconstructs the cultural, social and economic components of a French Provencal border community in Val d’Aosta, from an anthropological point of view. The cultural themes of.

EAN: 9788822253323
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Firenze, Olschki Ed. 2012, cm 17 x 24, xxii-226 pp. Biblioteca di «Lares», 65. Fin dal 1970 l’autore ha svolto ricerche antropologiche presso gruppi di minoranza nelle valli alpine del Piemonte e Valle d’Aosta. Privilegiando una scrittura etnografica aperta alla storiografia ha trattato di culture alpine in ampie monografie apparse tra il 1980 e il 2009. Questo volume raccoglie una selezione di diciassette scritti che si propongono di fornire argomenti di riflessione sia agli studiosi sia a coloro che intendono approfondire la conoscenza della cultura alpina. / The author has carried on anthropological fieldwork since 1970 among language minority groups of alpine areas of Piedmont and Valle d’Aosta. His ethnographic writing has always embraced historiography: this is most evident in his vast ethnographies, published between 1980 and 2009, devoted to alpine cultures. This volume is a selection of seventeen essays which aim to provide a critical approach to alpine anthropology both for scholars and for those who are not familiar with alpine culture.

EAN: 9788822261489
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Milano, Fratelli Treves 1919, cm.12,5x19,5, pp.172, brossura
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Traduz.di Mariagrazia Bianchi. Milano, Sperling & Kupfer 1978, cm.13x19,5, pp.254, 48 tavv.in bn.ft. e alcune figg.in bn.nt., legatura ed.cartonata, sopraccop.fig.a colori. [ottimo esemplare.]
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Pisa, Pacini Editore 2020, cm.17x24, pp.590, brossura copertina figurata a colori. Coll.Ricerche di Storia. Giovannni di Agnolo Niccolini (1544-1611), membro di una famiglia aristocratica di Firenze, fu ambasciatore residente di Toscana presso la corte di Roma per un lungo periodo (1587-1611), svolgendo il servizio diplomatico sotto sette pontefici, da papa Sisto V a Paolo V. Lasciò memoria manoscritta dei primi anni della sua legazione in un lunghissimo diario-cronaca che racconta gli avvenimenti di cui fu testimone, ma anche attore protagonista, nell'arco di tempo che va dal 1 gennaio 1588 al 30 aprile 1593. Portato alla luce per la prima volta nella presente edizione, il manoscritto del Niccolini mette a disposizione degli studiosi una preziosa testimonianza che descrive molti passaggi cruciali della storia italiana ed europea di questo periodo. Una cronaca densa di avvenimenti e di personaggi che si intreccia con il privato dell'ambasciatore, la cui carriera e le cui aspirazioni vengono ricostruite nella prima parte del libro, grazie alle sue carte personali conservate nell'archivio di famiglia.

EAN: 9788869956805
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Milano, Corbaccio 2008, cm.14x21, pp.228, legatura editoriale, sopracoperta figurata. Per qualche decennio il Partito comunista italiano ha realizzato un miracolo. Apparteneva al Movimento comunista internazionale e aveva rapporti "fraterni" con l'Unione sovietica, ma era al tempo stesso una grande forza democratica, un argine contro le incombenti minacce fasciste, una indispensabile componente della vita democratica nazionale e, grazie al ruolo di Palmiro Togliatti nell'immediato dopoguerra, uno dei principali costruttori dello Stato repubblicano. Quasi tutti erano stati fascisti sino al 1942 e avevano quindi una particolare familiarità con la professione dell'intellettuale organico. Il Partito comunista conosceva i loro trascorsi, ma li aveva perdonati e sapeva che questo atto di clemenza avrebbe garantito la loro fedeltà. Il successo dell'operazione ebbe l'effetto di oscurare l'esistenza di un'altra intelligencija italiana, poco incline a lasciarsi attrarre dalle seduzioni del grande Partito comunista. I suoi esponenti avevano combattuto il fascismo negli anni del regime, in patria o all'estero, conoscevano la natura del movimento comunista, sapevano che le sue strategie non erano compatibili con il futuro di un paese democratico. Le loro origini politiche erano diverse, ma avevano una comune ispirazione liberale. Erano "Profeti disarmati", come li definisce Mirella Serri, ma avevano un piccolo quotidiano, "Risorgimento Liberale", che fu in quegli anni uno dei più vivaci e brillanti organi d'informazione e di opinione della rinata democrazia italiana.

EAN: 9788879729789
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