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Accatino. Arazzi sulla passione.

Autore:
Editore: Ed.di Sala.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.21x21, pp.22, 15 figg.bn.e col.ft. brossura

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#103723 Arte Scultura
Roma, Ed.del Centro di Sperimentazione s.d. cm.20,5x21, pp.32, alcune figg.bn.nt. brossura foglio di dedica allegato.
EUR 8.00
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A cura di Renato Stopani. FirenzeLibri 1987, cm.17x24, pp.68, 35 ill.e tavv.bn.e col.ft. brossura cop.fig.a col. Coll.Centro di Studi Storici Chiantigiani. Il Chianti. Storia Arte Cultura Territorio,7.

EAN: 9788876221798
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A cura di Benedetto Carderi. L'Aquila, Deputaz.di Storia Patria per gli Abruzzi 1991, cm.17,5x25, pp.374, brossura,intonso, Coll.Documenti per la Storia d'Abruzzo, 9/V.
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#132537 Filosofia
Firenze, Ediz.Polistampa 2010, cm.14x21, pp.192, ill.bn. brossura Coll.SCRAPTS. Taccuini di Lavoro,3. Da Pitagora a Cartesio, da Sant’Agostino a Kant: molti grandi pensatori si sono soffermati sui numeri e sul loro significato. Perché il numero non indica semplicemente una quantità, ma un modo di essere e di pensare, indefinibile in termini puramente matematici. Indagando sui molteplici significati attribuiti storicamente alle cifre e alle loro combinazioni, Carlo Lapucci evidenzia il ruolo fondamentale giocato dallo studio dei numeri nel campo dell’indagine sulla realtà. Accompagnato dalla ricca selezione iconografica raccolta da Roberto Giovannelli, si muove agilmente tra arte e storia, tra filosofia e mitologia, e ci conduce in un mondo dove la matematica sembra abbracciare la totalità dell’universo. Pagina dopo pagina, muoviamo i nostri passi in una materia tra le più affascinanti: perché, sebbene i numeri non possano spiegarci tutto, è inevitabile cedere al loro irresistibile potere seduttivo.

EAN: 9788859607359
EUR 18.00
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EUR 9.90
Disponibile
Traduz. di Franco Fortini. Milano, Longanesi & C. su licenza Einaudi 1969, cm.11,5x18, pp.301,(13), tascabile, cop. fig. a colori. Coll. I Libri Pocket, 224. "Il libro è scritto in forma di diario e racconta il lungo viaggio di Gide e del suo compagno Marc Allegret, nel Congo francese, in un arco di tempo che va dal luglio 1925 al giugno 1926. Al ritorno Gide presentò un rapporto al Ministro delle Colonie Léon Perrier, come documento della missione ufficiale che gli era stata affidata. La pubblicazione dell’opera letteraria che ne seguì fece molto scalpore e suscitò infinite polemiche perché Gide non risparmiò di narrare al pubblico le azioni violente imposte dai francesi alla popolazione locale e, soprattutto, le nefandezze che le grosse Compagnie in concessione perpetravano localmente e sistematicamente, riducendo alla fame e alla miseria interi villaggi, o decimandoli in caso di rivolta. Viaggio al Congo è un libro di denuncia, suo malgrado; e infatti Gide non volle mai schierarsi politicamente perché riteneva che la letteratura non sopporti alcuna costrizione. Eppure è un libro estremamente politico, nel senso più alto: parla di quel malgoverno che porta un paese al dissanguamento e parla di quella mancanza di lungimiranza economico-amministrativa che rende povero un potenziale effettivo altissimo; se proprio non vogliamo raccogliere sotto la voce "politica" una certa sensibilità nei confronti dei diritti umani. Strano libro perché, allo stesso tempo, può essere la delizia di un etnologo e un mondo di sorprese per un naturalista, o addirittura un libro di cacce, dal momento che Gide coltiva la passione per l’entomologia, l’erboristeria e la caccia. Neppure la letteratura viene messa da parte perché, durante il viaggio, Gide legge e racconta quello che legge; anche se, immersi in quel mondo esotico e duro, quelle considerazioni letterarie suonano false e fuori luogo, e al lettore vien la voglia di saltarle pari pari per tornare subito alla foresta del Congo. Moliere in Congo? E le Affinità Elettive? In un paese dove il vocabolario locale non contempla la parola "grazie" e le signore francesi residenti ne deducono che i negri siano animali (e va be’; lo snobismo razziale ha larghe vie), ma anche senza riconoscenza?" (Antonella Beccari)
EUR 11.00
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