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#110258 Filosofia

Della seduzione.

Autore:
Curatore: Traduz.di Pina Lalli.
Editore: SE Ediz.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Testi e Documenti del Novecento,71.
Dettagli: cm.13x22,5, pp.187, brossura con bandelle, copertina figurata a colori. Coll.Testi e Documenti del Novecento,71.

Abstract: «Un destino ineluttabile grava sulla seduzione. Stregonesca o amorosa che fosse, per la religione rappresentò sempre la strategia del demonio. La seduzione è sempre riferita al male. O al mondo. È l'artificio del mondo. Questa maledizione si è mantenuta inalterata attraverso la morale e la filosofia, e oggi attraverso la psicoanalisi e la "liberazione del desiderio". Può apparire paradossale che proprio oggi, nel momento in cui i valori del sesso, del male e della perversione sono divenuti promozionali e tutto quel che è stato maledetto festeggia la propria risurrezione spesso programmata, la seduzione sia comunque rimasta nell'ombra - vi sia definitivamente rientrata. [...] La seduzione è sempre all'erta, pronta a distruggere ogni ordine divino, foss'anche quello della produzione o del desiderio. Per tutte le ortodossie la seduzione continua a rappresentare il maleficio e l'artificio, una magia nera che perverte tutte le verità, una congiura di segni, un'esaltazione dei segni nella loro utilizzazione malefica. Ogni discorso è minacciato da questa improvvisa reversibilità o assorbimento nei propri segni, senza traccia di senso. È per questo che tutte le discipline, il cui assioma sia costituito dalla coerenza e dalla finalità del proprio discorso, non possono che esorcizzarla. Ed è qui che seduzione e femminilità si confondono, si sono sempre confuse. L'incubo del maschile è sempre stata la possibilità improvvisa di reversione nel femminile. Seduzione e femminilità sono ineluttabili come il rovescio stesso del sesso, del senso, del potere. Oggi l'esorcismo si fa più violento, più sistematico. Entriamo nell'era delle soluzioni finali, ad esempio quella della rivoluzione sessuale, della produzione e della gestione di tutti i godimenti liminali e subliminali, micro-processione del desiderio di cui la donna, produttrice di se stessa come donna e come sesso, è l'ultima incarnazione. Fine della seduzione. Oppure trionfo della seduzione molle, femminilizzazione ed erotizzazione bianca e diffusa di tutti i rapporti, in un universo sociale ormai esaurito. Oppure, ancora, niente di tutto questo. Perché niente potrebbe esser più grande della seduzione stessa, neppure l'ordine che la distrugge».

EAN: 9788867236596
EUR 22.00
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#232093 Sociologia
Traduzione di Girolamo Mancuso. Milano, Feltrinelli Ed. 1980, cm.14x23, pp.256, brossura copertina figurata a colori. Collana I Fatti e Le Idee. Saggi e Biografie,439. Per Baudrillard il valore di scambio simbolico è la fine dell'economia poiché viene dissolto l'oggetto concreto dello scambio. Ed è quindi anche la fine del marxismo. Baudrillard sposta la nozione di iperrealismo sul piano economico-sociale. Scompaiono le opposizioni tra verità e inganno, vita quotidiana e spettacolo. Il reale e la propria immagine si assomigliano perfettamente, sono una cosa sola. A esso si collega il simulacro. Se ciò che appare non ha più alcun riderimento alla realtà, ridotta ormai a un rimando di segni, è il simulacro stesso a prendere consistenza e anche valore positivo. Per Baudrillard la morte è pertanto una sfida radicale cui il sistema non può rispondere, ma al tempo stesso è un atto iperreale, un simulacro, che partecipa fino in fondo alla comunicazione spettacolare di massa.
Note: Tracce d'uso.
EUR 17.00
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#300881 Arte Saggi
A cura Elio Grazioli. Milano, Abscondita Ed. 2022, cm.11x19,5, pp.70, num.tavv.bn.ft. brossura cop.fig.con bandelle, Coll.Miniature,92. "L'arte è passata ovunque nella realtà. Si dice che l'arte si smaterializzi. È esattamente il contrario: l'arte oggi è passata ovunque nella realtà. È nei musei, nelle gallerie, ma altrettanto è nei detriti, sui muri, nelle strade, nella banalità di ogni cosa oggi sacralizzata senza altra forma di procedimento. L'estetizzazione del mondo è totale. Come abbiamo a che fare con una materializzazione burocratica del sociale, una materializzazione tecnologica del sessuale, una materializzazione mediatica e pubblicitaria del politico, così abbiamo a che fare con una materializzazione semiotica dell'arte. È la cultura intesa come ufficializzazione di tutto in termini di segni e di circolazione di segni. Ci si lamenta della commercializzazione dell'arte, della mercantilizzazione dei valori estetici. Ma questo è un vecchio ritornello borghese e nostalgico. Bisogna ben più temere, al contrario, l'estetizzazione generale delle cose. Molto più che la speculazione mercantile, bisogna temere la trascrizione di tutto in termini culturali, estetici, in segni museografici. Questo è la cultura, la nostra cultura dominante, l'immensa impresa di stoccaggio estetico, di risimulazione e reprografia estetica di tutte le forme che ci circondano. Questa è la più grande minaccia, è ciò che io chiamerei il grado Xerox della cultura."

EAN: 9791254720479
EUR 13.00
-26%
EUR 9.50
Disponibile
#270544 Arte Saggi
A cura Elio Grazioli. Milano, Abscondita Ed. 2015, cm.11x19,5, pp.70, num.tavv.bn.ft. brossura copertina figurata con bandelle,. Coll.Miniature,92. "L'arte è passata ovunque nella realtà. Si dice che l'arte si smaterializzi. È esattamente il contrario: l'arte oggi è passata ovunque nella realtà. È nei musei, nelle gallerie, ma altrettanto è nei detriti, sui muri, nelle strade, nella banalità di ogni cosa oggi sacralizzata senza altra forma di procedimento. L'estetizzazione del mondo è totale. Come abbiamo a che fare con una materializzazione burocratica del sociale, una materializzazione tecnologica del sessuale, una materializzazione mediatica e pubblicitaria del politico, così abbiamo a che fare con una materializzazione semiotica dell'arte. È la cultura intesa come ufficializzazione di tutto in termini di segni e di circolazione di segni. Ci si lamenta della commercializzazione dell'arte, della mercantilizzazione dei valori estetici. Ma questo è un vecchio ritornello borghese e nostalgico. Bisogna ben più temere, al contrario, l'estetizzazione generale delle cose. Molto più che la speculazione mercantile, bisogna temere la trascrizione di tutto in termini culturali, estetici, in segni museografici. Questo è la cultura, la nostra cultura dominante, l'immensa impresa di stoccaggio estetico, di risimulazione e reprografia estetica di tutte le forme che ci circondano. Questa è la più grande minaccia, è ciò che io chiamerei il grado Xerox della cultura."

EAN: 9788884166715
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#334074 Arte Pittura
Pubblicato per la Mostra nel Padiglione Svizzero, allestita nel quadro della Biennale di venezia, 1990. 1990, cm.30,5x40, pp.40, tra cui 6 doppie pagine di immagini a colori di brossura con sopracoperta.

EAN: 9783906700274
EUR 65.00
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Presentazioni di / Forewords by Rossana Mori, Paolo Cocchi, Matteo Renzi, Edoardo Speranza. Firenze, Polistampa 2008, cm.24x31, pp.368, num.figg.a col. brossura copertina figurata a colori. Il Museo della Ceramica di Montelupo Fiorentino deriva dagli scavi effettuati nel centro storico a iniziare dal 1973, quando alcuni lavori di risanamento riportarono alla luce un pozzo idrico, colmato dopo il suo abbandono con una grande quantità di scarti di lavorazione provenienti dalle vicine fornaci. A iniziare dal 24 maggio 2008 Montelupo può contare su un nuovo Museo della Ceramica con una superficie di 2.500 metri quadrati, all’interno della quale sono esposti oltre 1000 documenti ceramici. Questo volume non costituisce un catalogo in senso tradizionale del Museo della Ceramica di Montelupo, ma piuttosto una pubblicazione che affronta la storia di Montelupo, con una larga parte dedicata alla tecnologia e all’organizzazione del lavoro nelle fornaci, e un’ampia descrizione delle più importanti tipologie ceramiche prodotte nell’arco di cinque secoli di attività. L’autore, Fausto Berti, direttore dal 1982 del Museo, ha all’attivo una nutrita serie di pubblicazioni specifiche, tra le quali l’opera in cinque volumi Storia della ceramica di Montelupo e un catalogo sui Capolavori della maiolica rinascimentale; nel 2004 ha inoltre pubblicato uno dei più completi ricettari ceramici italiani, I segreti di fornace di Dionigi Marmi. Contenuti: I quadri storico-ambientali. Il popolamento, il castello e l’imprevista evoluzione di una “terra murata” fiorentina nei secoli XIII e XIV - Montelupo e la produzione ceramica nell’Italia preindustriale - La produzione ceramica: tecnologia, metodiche ed organizzazione delle botteghe in Montelupo dal XIV al XVIII secolo - Il Museo della Ceramica. Breve descrizione delle aree espositive - Tipologie della produzione ceramica di Montelupo. The Ceramics Museum of Montelupo Fiorentino derives from the excavations that have been carried out in the old town centre since 1973, when rehabilitation works brought to light a large water well that after being abandoned had been filled up with a vast quantity of firing waste from the nearby kilns. From 24 May 2008 Montelupo will be able to boast a new Ceramics Museum, extending over a surface area of 2,500 metres with a collection of more than 1000 ceramics exemplars. This volume is not intended to be a catalogue of the Montelupo Ceramics Museum in the traditional sense, but rather a publication that addresses the history of Montelupo as a whole, with a large section devoted to the technology and organisation of work in the workshops and kilns from the Middle Ages up to the end of the Modern Age. Finally, an extensive descriptive section is devoted to the most important types of ceramic ware produced over the span of five centuries. The author, Fausto Berti, has been the director of the Montelupo museum since 1982, and has to his credit an extensive series of specialist publications, including the work in five volumes Storia della ceramica di Montelupo and an important catalogue on the Capolavori della maiolica rinascimentale; moreover, in 2004 he also published an edition of one of the most complete ceramic formularies in Italy, I segreti di fornace by Dionigi Marmi. Contents: The historical-environmental framework. Population, the castle and the unforeseen evolution of a florentine “walled land” in the XIII and XIV centuries - Montelupo and ceramics production in pre industrial Italy - The production of ceramics: technology, methodology and organization of the workshops in Montelupo from XIV to XVIII century - The Museum of Ceramics. Short description of the exhibition areas - Types of ceramic production in Montelupo

EAN: 9788859603955
EUR 38.00
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Disponibile
México, Museo del Vidrio en Monterrey, 5 aprile - 5 luglio 2005. A cura di Marisa Zaccagnini. Firenze, Centro Di 2005, cm.22x29, pp.144, 205 ill.a col.nt., brossura, cop.fig.a col con bandelle. Stato di nuovo. Ediz.bilingue ( italiano, spagnolo).

EAN: 9788870384222
EUR 35.00
-31%
EUR 24.00
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#176501 Regione Umbria
Perugia, Volumnia Editrice 1991, cm.17x25, pp.163, legatura ed.cartonata, sovraccop.fig.a col. Buon esempl.

EAN: 9788885330559
EUR 10.00
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#247681 Firenze
Con uno scritto di Matilde Paoli. Firenze, Polistampa 2011, cm.16x24, pp.230, alcune figg.bn.nt. brossura cop.fig. Frutto di accurate ricerche su documenti storici e di approfondite ricognizioni sul campo, il volume è un compendio del linguaggio usato nelle fornaci di terracotta tradizionali a produzione esclusivamente manuale, ancora vive fino a poche decine di anni fa nel contado intorno a Firenze.Analizzando i nomi di centinaia di prodotti di terracotta (tegoli, gronde, embrici, conche, orcioli, véggioli) e riportando modi di dire e detti proverbiali ormai in disuso, l'opera racconta gli aspetti della vita lavorativa all'interno dei forni, consentendoci di riscoprire il patrimonio d'esperienze lasciate in eredità da generazioni di fornaciai che per la vita e la bellezza delle nostre città hanno dato sudore e fatica. E permettendo non solo di valorizzare una realtà specifica del territorio fiorentino, ma di ricostruire la storia di un popolo, ben definita nella sua specificità linguistica e lavorativa.

EAN: 9788859608974
EUR 19.00
-31%
EUR 13.00
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