Carlo Crivelli.

Firenze, Nardini Ed.per Cassa di Risp.di Fabriano e Cupramontana 1992, cm.24x31,5, pp.276, 246 tavv.bn.e col.nt. legatura editoriale in tutta tela, sopraccoperta figurata a colori.

Catal.della Mostra,Venezia,Pal.Ducale,7/6-15/10/1969. Venezia, Alfieri Ediz.d'Arte 1969, cm.18x22, pp.LXXX,483, centinaia di tavv.bn.nt.e alcune a co legatura editoriale sopracoperta fig.a colori.

Bergamo, Ist.Ital.d'Arti Grafiche 1960, cm.26x29,5, pp.102, num.tavv.applic.a col.nt. legatura ed.sopracoperta. Coll.Scrigno.

Translation by John Guthrie. Roma, Ist.Poligrafico dello Stato - Libreria dello Stato 1968, cm.23x30,5, pp.79, 86 tavv.a col.ft.e 19 tavv.in bn.nt., legatura ed.in tutta tela, sovraccop.con vignetta a col.applic. Ottimo esempl. Ediz. in lingua inglese.

Milano, Arnoldo Mondadori Ed. 1972, cm.13x19, pp.166, brossura cop.ill.a col. Coll.Urania592. La storia si apre con un assassinio che ha tutta l'aria di essere un delitto della Mafia. Siamo a Londra, però, e il morto non era un boss di Cosa Nostra, non aveva niente a che fare con la prostituzione o con la droga: era soltanto quel Robert Colston, uno scienziato lunatico e visionario, che "per puro caso" aveva predetto a suo tempo la catastrofe di Arminster. Per far luce sul delitto sarà dunque bene cominciare con l'accertare che cosa accadde precisamente ad Arminster - una frequentatissima località balneare sulla costa meridionale dell'Inghilterra - quella notte d'agosto di cinque anni fa.