Documenti diplomatici italiani. Serie V. 1: 2 Agosto 1914 -16 Ottobre 1914.

Firenze, Olschki Ed. 1966, cm.18x25, pp.VII,250, 1 tav.bn.ripiegata e 5 ill.in tavv.bn. ft. legatura ed. titoli al dorso e al piatto ant. Coll.Collana di Studi Storici,4. Ex libris.

Con la collab.di O.Tamburrini e L.Maione. Napoli, Ediz."Minerva Medica" s.d.(1970 ?), cm.21x28, pp.188, 111 ill.bn.nt. legatura ed.in tutta tela,titoli in oro al piatto e al dorso. (tracce d'uso).

Note di Pietro Griffo. Progetto e fotografie di Leonard Von Matt. Ediz. a cura di Franco Barelli. Genova, Stringa Ed. 1964, cm.22x28,5, pp.240, 230 figg. legatura editoriale in tutta tela.

Firenze, Olschki Ed. 1978, cm.17,5x24,5, pp.200, con 9 ill. ft., brossura Coll. Accademia toscana di scienze e lettere «La Colombaria» - Serie Studi, 47.

Figli di ferroviere rappresenta la piccola epopea di un popolo ormai scomparso. «A noi figli di ferroviere piaceva cambiare città, casa; allontanarci dai luoghi in cui stavamo e che non sentivamo mai nostri. Come se vivessimo sui treni, alla pari dei nomadi». Palermo, Sellerio Ed. 1999, cm.12x17, pp.156, brossura sopraccop.fig.a col. Coll.La Memoria,446. Ugo Pirro, soggettista e sceneggiatore (Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, A ciascuno il suo, Il giardino dei Finzi Contini, La classe operaia va in paradiso, Metello, Il giorno della civetta, tra i suoi film più noti), come opere di narrativa e saggistica ha scritto, tra l’altro, Le soldatesse (1956), Jovanka e le altre (1959), Mio figlio non sa leggere (1981), Celluloide (1983), Il luogo dei delitti (1991) e Soltanto un nome sui titoli di testa (1998). Con questa casa editrice ha pubblicato Osteria dei pittori (1994) e Figli di ferroviere (1999).