L'automobile. Produzione e design a Milano. 1879-1949.

Presentaz.di A.Stopani. Firenze, Centro di Studi Chiantigiani 1999, cm.17x24, pp.45,+ una carte ripieg.di cm.50x100. brossura Coll.Clante.

Trad.e Pref. Ammiraglio Aldo Cocchia. MIlano, Longanesi 1966, cm.12x19, pp.290, brossura copertina figurata. Coll.I Libri Pocket,51.

Con iul contributo della Banca di Credito Cooperativo. San Pietro in Vincio, MG edizioni 2003, cm.23x30, pp.230 ill.a colori. legatura editoriale cartonata sopracoperta figurata a colori. Prima edizione. Ha vinto 9 titoli europei e 17 campionati italiani. Autentica leggenda delle corse automobilistiche in salita, Mauro Nesti è senza dubbio un’icona della specialità. Toscano della Montagna Pistoiese, per trent’anni ha dettato legge sulle “rampe” del Vecchio Continente. Imprese leggendarie per un personaggio che incarna tutte le caratteristiche della terra dove è nato e dalla quale non si è mai distaccato. Grazie alla rigorosa opera di ricostruzione della vita del campionissimo pistoiese, elaborata dal giornalista Alessandro Tonarelli, è scaturito il libro sulla sua grande opera corsaiola. Storie da corsa e insospettabili retroscena. Curiosità. E frasi ad effetto: “Ho fatto tre curve alla grande: peccato che non c’era il bar. Mi sarei pagato da bere”. Paure e terribili crash. “A volte mi è sembrato di essere immortale”. Ma soprattutto è il condensato di un’esistenza sempre sopra le righe alla costante ricerca di un limite. Scuderia Centro Sud propone la ristampa aggiornata ad oggi del libro che racconta la vita agonistica del grande campione pistoiese, che purtroppo ci ha lasciati nel novembre scorso. Rinnovato nel formato e nel taglio delle foto.

Milano, Rizzoli Ed. 2017, cm.15x24, pp.320, legatura ed.soprac.fig.col. "L’Italia non c’è più" di Giampaolo Pansa è un omaggio a un giornalismo che ha visto nella Prima Repubblica una periodo florido e doloroso. Il giornalista e scrittore che, negli ultimi anni, si è impegnato a riscrivere la storia, ci racconta quella stagione anche attraverso una serie di cammei dedicati ad alcuni grandi colleghi. Innanzitutto Walter Tobagi, il giornalista del Corriere ucciso il 28 maggio 1980 da un commando di terroristi di cui facevano parte due figli della borghesia intellettuale milanese. Poi Claudio Rinaldi, il direttore dell’Espresso ucciso dalla sclerosi multipla che aveva fatto del giornalismo una missione. E Giorgio Bocca, il giornalista partigiano che attaccò duramente Il sangue dei vinti, ma al quale Pansa sa dedicare pagine di stima, come spetta a chi agli inizi della professione gli fu maestro. Il giornalista qui si racconta a Carlotta, una ventenne bella e ignorante che poco sa del suo passato. Così Giampaolo a lei si confida e narra di una nazione che non ha più dignità, né forza, né punti di appiglio. Dall’infanzia sotto il fascismo, fino ai primi amori e alle prime esperienze sessuali per poi passare agli anni da cronista del Vajont ai fatti della Banca dell’Agricoltura. L’Italia non c’è più è un memoir, ma anche un resoconto storico necessario per affrontare il presente.