Rime.

Edidit Carlo Godi. Padova, Ed.Antenore 1983, cm.17,5x25, pp.X,382, brossura a fogli chiusi. Coll.Medioevo e Umanesimo,52.

Scelta dal testo integrale di Francesco Flora. Milano, Arnoldo Mondadori Editore 1950, cm.11,5x18, pp.153, legatura ed.cartonata, sovraccop.fig. Coll.BMM,110.

Disegni di Impero Nigiani. Roma, Newton & Compton Ed. 1996, cm.15,5x22,5, pp.187, con num.diss.bn.nt. legatura editoriale con sopraccoperta figurata a colori. Coll.Quest'Italia. In un Cinquecento carico di colori e al tempo stesso di oscure e torbide trame si muove Giuliano Altoviti, nobile fiorentino protagonista di queste pagine in cui si intrecciano strettamente storia e romanzo. Da enfant gaté, prediletto della buona società, Altoviti diviene spia della regina di Francia, Caterina, tra avventure di ogni sorta che hanno come palcoscenico soprattutto Firenze, ma anche Roma, Venezie, Ferrara, Monmtpellier, Parigi. Renata d'Este, Elena Bonaiuti, Cistanza Rideau, Clarice Mozzi, Adriana Tornaquinci, Luisa Gherardini, Olimpia Hoenems sono le presenze femminili di spicco di una storia dal finale inaspettato, quasi da "giallo".

Firenze, Olschki Ed. 1996, cm.18x25,5, 260 pp. con 20 ill. f.t., Coll. Storia dei teatri italiani, 4. Attraverso un’indagine sistematica su diversi tipi di fonti sono ricostruite le vicende del teatro musicale a Perugia nei primi decenni dell’Ottocento: opere, musicisti, cantanti, ballerini e scenografi, ma anche impresari, organizzazione della vita teatr Through a systematical investigation of various source types, the events of Perugia’s musical theatre in the first decades of the nineteenth century have been reconstructed: operas, musicians, singers, dancers and scene-painters but also impresarios, the

Comune di Quistello, Pinacoteca Comunale, 14 aprile-3 giugno 2001. A cura di Ferdinando Capisani. Quistello (MN), Comune di Quistello - Officina Grafica Ceschi 2001, cm.15x21, pp.64, brossura, cop.fig. Statodi nuovo.

A cura di Antonella Gioli. Firenze, Edifir 2015, cm.16x24, pp.240, alcune figg.bn.nt. brossura copertina figurata a colori. Coll.Le Voci del Museo,33. Collana di Museologia e Museografia. Il libro ricostruisce fasi, modalità e problematiche dell'utilizzo della Certosa di Calci, già dichiarata "monumentale" e aperta alle visite del pubblico, come caserma (1915), Ospedale di riserva (1916) e Ospedale per prigionieri di guerra dell'esercito austro-ungarico (1917-1919), e le sue conseguenze sulla conservazione e musealizzazione del complesso. Infine, l'oggi della Certosa di Calci: storia e attività del Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa, erede della Galleria del Giardino dei Semplici di fine Cinquecento, e del Museo Nazionale della Certosa di Calci, che comprende gli ambienti più significativi del complesso.