Russo,Emilio.
Marino.
Roma, Salerno Edit.
2008,
cm.15x21,
pp.392,
brossura copertina figurata a colori.
Coll.Sestante,16.
Vittima per tre secoli di una svalutazione critica che ha allargato l'ombra in cui già lo aveva posto la condanna all'Indice del poema maggiore, Giovan Battista Marino (1569-1625) è un autore ancora in parte misconosciuto. Nel volume di Emilie Russo egli viene promosso a vero classico della letteratura italiana, in uno studio attento all'esame della vicenda biografica, spesso burrascosa, e al progressivo sviluppo delle opere, alla luce di ricerche documentarie su materiali inediti. Ne risulta un'immagine di poeta sensibile alla novità della poesia contemporanea, ma anche capace di assimilare e riscrivere un repertorio di fonti classiche riposte, in una sintesi originalissima. Muovendo dagli ultimi approdi della poesia del Tasso, il napoletano compì un esordio d'eccezione nelle Rime del 1602, e fu poi protagonista di un articolato attraversamento del generi: liriche, prose sacre, poesie encomiastiche, panegirici ed epitalami, lettere (familiari, burlesche e amorose), idilli e un impegno epico continuamente rimandato.
EAN:
9788884026309