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Il mito della rivoluzione massonica. Massoni e Rivoluzione Francese , le origini della Massoneria moderna.

Autore:
Curatore: Traduzione di N.Ambrosioni.
Editore: Marco Tropea Ed.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.I Trofei.
Dettagli: cm.14x21,5, pp.219, brossura cop.fig.a col.con bandelle. Coll.I Trofei.

Abstract: Una tesi storica largamente diffusa e riconosciuta indica la massoneria come il vero strumento strategico che ha assicurato il successo della Rivoluzione francese: le logge, permeate dallo spirito anticlericale di correnti interne come quella degli Illuminati di Baviera, avrebbero rappresentato il centro di una cospirazione contro il trono e l'altare. Il sorprendente studio di Eduardo R. Callaey segue l'evoluzione dell'Ordine attraverso il Diciottesimo secolo per sfatare quello che lui dimostra essere un mito. La massoneria non fu affatto l'ispiratrice e l'artefice della Rivoluzione francese - e della violenza sanguinaria che ne macchiò l'epilogo. In realtà, se è vero che nelle logge del Settecento circolavano ideali repubblicani e progressisti e che molti illuministi e giacobini avevano gravitato al loro interno, i fatti dimostrano che la massoneria tradizionale, di origine giudaico-cristiana e iniziatica, fu una vittima del Terrore rivoluzionario e venne annientata in una guerra fratricida. Dalle sue ceneri sarebbe rinata una nuova organizzazione, più vicina a un partito politico che a una "scuola di misteri", in cui la dea Ragione avrebbe preso il posto dei Gran maestri dei riti esoterici. E fu proprio questa massoneria razionalista, figlia del "secolo dei lumi", a perpetuare il mito rivoluzionario e complottista, oscurando arbitrariamente l'altra anima dell'Ordine.

EAN: 9788855801003
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Traduzione di Piero Corradini. Firenze, Sansoni 1966, cm.24x28,5, pp.160, 156 figg.bn.in tavv. legatura ed.sopracop.fig.a col.
EUR 43.00
2 copie
#110258 Filosofia
Traduz.di Pina Lalli. Milano, SE Ediz. 2021, cm.13x22,5, pp.187, brossura con bandelle, copertina figurata a colori. Coll.Testi e Documenti del Novecento,71. «Un destino ineluttabile grava sulla seduzione. Stregonesca o amorosa che fosse, per la religione rappresentò sempre la strategia del demonio. La seduzione è sempre riferita al male. O al mondo. È l'artificio del mondo. Questa maledizione si è mantenuta inalterata attraverso la morale e la filosofia, e oggi attraverso la psicoanalisi e la "liberazione del desiderio". Può apparire paradossale che proprio oggi, nel momento in cui i valori del sesso, del male e della perversione sono divenuti promozionali e tutto quel che è stato maledetto festeggia la propria risurrezione spesso programmata, la seduzione sia comunque rimasta nell'ombra - vi sia definitivamente rientrata. [...] La seduzione è sempre all'erta, pronta a distruggere ogni ordine divino, foss'anche quello della produzione o del desiderio. Per tutte le ortodossie la seduzione continua a rappresentare il maleficio e l'artificio, una magia nera che perverte tutte le verità, una congiura di segni, un'esaltazione dei segni nella loro utilizzazione malefica. Ogni discorso è minacciato da questa improvvisa reversibilità o assorbimento nei propri segni, senza traccia di senso. È per questo che tutte le discipline, il cui assioma sia costituito dalla coerenza e dalla finalità del proprio discorso, non possono che esorcizzarla. Ed è qui che seduzione e femminilità si confondono, si sono sempre confuse. L'incubo del maschile è sempre stata la possibilità improvvisa di reversione nel femminile. Seduzione e femminilità sono ineluttabili come il rovescio stesso del sesso, del senso, del potere. Oggi l'esorcismo si fa più violento, più sistematico. Entriamo nell'era delle soluzioni finali, ad esempio quella della rivoluzione sessuale, della produzione e della gestione di tutti i godimenti liminali e subliminali, micro-processione del desiderio di cui la donna, produttrice di se stessa come donna e come sesso, è l'ultima incarnazione. Fine della seduzione. Oppure trionfo della seduzione molle, femminilizzazione ed erotizzazione bianca e diffusa di tutti i rapporti, in un universo sociale ormai esaurito. Oppure, ancora, niente di tutto questo. Perché niente potrebbe esser più grande della seduzione stessa, neppure l'ordine che la distrugge».

EAN: 9788867236596
EUR 22.00
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EUR 14.00
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México, Museo del Vidrio en Monterrey, 5 aprile - 5 luglio 2005. A cura di Marisa Zaccagnini. Firenze, Centro Di 2005, cm.22x29, pp.144, 205 ill.a col.nt., brossura, cop.fig.a col con bandelle. Stato di nuovo. Ediz.bilingue ( italiano, spagnolo).

EAN: 9788870384222
EUR 35.00
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EUR 24.00
Ultima copia
#247681 Firenze
Con uno scritto di Matilde Paoli. Firenze, Polistampa 2011, cm.16x24, pp.230, alcune figg.bn.nt. brossura cop.fig. Frutto di accurate ricerche su documenti storici e di approfondite ricognizioni sul campo, il volume è un compendio del linguaggio usato nelle fornaci di terracotta tradizionali a produzione esclusivamente manuale, ancora vive fino a poche decine di anni fa nel contado intorno a Firenze.Analizzando i nomi di centinaia di prodotti di terracotta (tegoli, gronde, embrici, conche, orcioli, véggioli) e riportando modi di dire e detti proverbiali ormai in disuso, l'opera racconta gli aspetti della vita lavorativa all'interno dei forni, consentendoci di riscoprire il patrimonio d'esperienze lasciate in eredità da generazioni di fornaciai che per la vita e la bellezza delle nostre città hanno dato sudore e fatica. E permettendo non solo di valorizzare una realtà specifica del territorio fiorentino, ma di ricostruire la storia di un popolo, ben definita nella sua specificità linguistica e lavorativa.

EAN: 9788859608974
EUR 19.00
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EUR 13.00
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